Nella giornata di ieri questo pessimo governo, che ormai non ci rappresenta più (e spiegherò in questo post perché), ha avuto due iniziative.
In primo luogo c'è stata l'inaugurazione del nuovo impianto di incenerimento dei rifiuti ad Acerra, in provincia di Napoli. Tale iniziativa era stata per lungo tempo osteggiata e anche ieri non sono mancate manifestazioni da parte di cittadini che, come ormai accade sistematicamente in questi tempi bui, sono stati regolarmente caricati da poliziotti in tenuta di sommossa. La contrarietà, però, non è stata solo espressa da comuni cittadini, ma anche dall'arcivescovo, che si è rifiutato, non solo di partecipare all'iniziativa, ma ha pubblicamente dichiarato che non intende benedire l'impianto, in quanto portatore di malattie e morte per gli abitanti della zona, e tutto questo senza che sia stata avviata una decente raccolta differenziata dei rifiuti. Dunque lo Stato ha legittimamente preso una decisione anche in contrasto con le intenzioni dell'autorità religiosa. Parallelamente, a Roma veniva approvata dal Senato la nuova legge sul testamento biologico. Questo blog si è espresso a più riprese sull'argomento, quindi non voglio essere ripetitivo, chi ha interesse per l'argomento può trovare materiale a sufficienza. In corso di approvazione sono stati respinti gli emendamenti che andavano verso una maggiore laicizzazione del testo, in particolare quella parte che riguardava la possibilità o meno di sospendere la nutrizione e l'idratazione artificiale. Mentre invece è stato accolto un emendamento che andava verso la limitazione dei diritti civili, in quanto non rende vinvcolanti le dichiarazioni di volontà, per cui saranno sempre i medici a poter dire l'ultima parola sul da farsi, anche in contrasto con le dicisioni del paziente. In questo caso l'azione del governo e del parlamento si è mossa in piena sintonia con i desiderata della Chiesa.
Queste due iniziative, ripeto, solo apparentemente sono in contrasto fra di loro. E vediamo perché. Quello attuale è un governo che vive di sondaggi, per cui ha capito che a Napoli comanda la camorra. E' qui utile ricordare che nella zona è stato assassinato don Giuseppe Diana senza che nessuno avesse mosso un dito. La Chiesa, a Napoli, conta molto poco o, in ogni caso, meno della camorra. Invece, a Roma, comanda il Vaticano. E' lì a due passi e influenza praticamente tutte le decisioni dei nostri governanti. Dunque, a ben guardare, i nostri governanti, anche nella giornata di ieri, non sono stati contraddittori, hanno semplicemente applicato il loro programma: seguire il vento del potere, a dispetto di quelle che sono le reali esigenze dei cittadini. Quindi questo governo e questo parlamento non ci rappresentano più. 'A che serve il poter, se non s'abusa?'
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