C'è una parola che è molto di moda in questo periodo. Nel post precedente avevo parlato della parola responsabili,oggi mi è venuto in mente che un'altra parola, forse più importante di quella, è in giro: FIDUCIA.
Un vecchio slogan diceva che la fiducia è una cosa seria e si dà alle cose serie. E io aggiungo che si da alle persone serie e giuste al momento giusto. Bersani non ricorda a sé stesso che, per quanto lui possa essere una persona innocua e tutto sommato seria, è espressione del dalemismo che impera nel PD. Derivando quindi da quella corrente, come può sperare di avere un qualche potere decisionale, una certa autonomia che non sia condita da secondi fini legati a vantaggi per il partito che per vent'anni ha fatto accordi con il Forza Italia prima e il PDL dopo? Non dimentichiamo mai che D'alema ha proposto la bicamerale e con essa ha salvato il leader del centro-destra da sicura fine politica. Non solo, ma il centro-sinistra ha avuto due anni per cambiare questa legge elettorale tanto nociva e all'apparenza tanto odiata. Ma anche nel corso di quest'ultimo anno avrebbero potuto farlo, avendo una larga maggioranza e la copertura di un geverno tecnico. Niente, non hanno voluto fare niente, come pretendono oggi di avere la fiducia, dopo tutto questo curriculum? Quale fiducia può accordargli un gruppo di cittadini che, vilipeso per anni, è salito nelle stanze del potere con il determinato obiettivo di fare piazza pulita di tutte quelle ridicole strategie che hanno condotto il nostrto paese ad essere il peggiore della zona dei paesi indistrializzati e forse ad essere superato anche da molti paesi che indistrializzati non sono, almeno in alcuni settori della vita pubblica, come informazione e libertà di stampa? Niente fiducia, Bersani, spero con tutto il cuore che il Movimento 5 Stelle faccia quadrato e riesca a non cedere a tutti quei ricatti che sono una costante di questa stramaledetta seconda repubblica ormai al tramonto. Finita questa pantomima, se il Presidente della Repubblica avrà il coraggio degli uomini migliori, proporrà un Presidente del Consiglio di alto profilo che sia garante del programma dei cittadini a 5 Stelle, magari gradito al centro-sinistra, che faccia le cose che si possono fare fin dai primi cento giorni e, perché no, magari governare in maniera decisa verso l'uscita dal baratro per qualche anno. Altrimenti si metta fine a questa tortura e si vada a votare. Se dev'essere terza repubblica, che terza repubblica sia.