Si è chiuso ieri il congresso fondativo del P.D.L. e, contrariamente a quello che si aspetterebbe chi segue questo blog, personalmente ho rilevato qualche nota di speranza per il futuro. In particolare vi sono stati due passaggi che mi hanno fatto in qualche modo sperare che qualcosa si stia muovendo. In primo luogo, nel discorso di Gianfranco Fini si è parlato del testamento biologico e il Presidente della Camera ha affermato che la legge approvata dal Senato non è in linea con la laicità dello Stato ma è da Stato etico. Una critica frontale dunque in vista della discussione che si terrà alla Camera. Di fatto in quel passaggio è stato sconfessato il voto unanime espresso al Senato dal centro-destra e si è chiesto di rivedere alcuni concetti di fondo, che risulterebbero limitativi della libertà individuale. Un altro passaggio che mi ha colpito era nel discorso di Giorgia Meloni, attuale Ministra della Gioventù, la quale ha affermato che l'acronimo P.D.L. significa Popolo delle Libertà, ma potrebbe e dovrebbe significare anche popolo della legalità, perché la legalità è importante, e così via discorrendo. Ora, d'istinto, verrebbe da pensare che questi due signori sono degli ingenui, che non conoscono la storia del partito del quale fanno parte, ma non sarebbe una risposta convincente. Il Presidente della Camera e un Ministro non possono essere degli sprovveduti. Allora forse sono degli ipocriti, dicono una cosa e ne pensano un'altra, ma anche qui la risposta non può essere pienamente convincente. Certo, spesso siamo abituati alle bugie dei politici, ma così grosse e così eclatanti, forse sarebbe stato meglio se fossero stati zitti.
A mio avviso, invece, la risposta è un'altra ed è da ricercare anche nella nomina per acclamazione del presidente del partito, una cosa da far impallidire le cosiddette maggioranze bulgare. La storia ci insegna che nei regimi totalitari, le svolte si hanno, non per le pressioni dall'esterno, non per il lavoro di diplomatici o di organismi internazionali che dialogano. Il rovesciamento di un regime si ha soprattuto a causa di rivoluzioni interne. Ed io, nei citati passaggi del congresso istitutivo del P.D.L., ho letto un tentativo di dire delle cose diverse, anche a dispetto della mentalità prevalente. Io spero che, lentamente in quel partito si possano diffondere delle idee positive, buone, in grado di emarginare la parte marcia, di convincere i più che la via intrapresa non porta da nessuna parte. Io spero che col tempo possa nascere per davvero una destra democratica e liberale, moderna e credibile, in grado di dare vita ad una democrazia dell'alternanza, che sarebbe tanto utile ai cittadini e al Paese. Io ho questo piccolo sogno romantico. Vi prego non svegliatemi.
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