"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

martedì 17 marzo 2009

Sesso imprudente tra i giovani

Tornano tra i giovani malattie sessuali che sembravano dimenticate. Sono in crescita, infatti, sifilide e gonorrea, con aumenti percentuali elevatissimi anche se i numeri assoluti restano limitati. Colpa dell'imprudenza dei ragazzi italiani, poco inclini a rapporti sessuali protetti. Lo rivelano i dati del Rapporto Osserva salute 2008. I dati derivano dal lavoro di 266 ricercatori distribuiti su tutto il territorio italiano, che collaborano con l'Osservatorio nazionale sulla salute nelle Regioni italiane, con sede all'università Cattolica di Roma. "L'aumento di sifilide e la gonorrea - spiega Walter Ricciardi, direttore dell'Istituto di Igiene presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, coordinatore del Rapporto - non preoccupa per i numeri, che restano limitati. Ma perché segna un trend rispetto alle abitudini sessuali dei giovani italiani: dopo un periodo di grande paura per l'Aids, infatti, si sta attenuando l'attenzione ad avere rapporti protetti, soprattutto tra ragazzi. E poiché questi germi ci sono e ci saranno sempre le malattie riemergono". Tra il 2000-2006, secondo i dati del Rapporto, si è osservato un aumento generale delle due patologie, più marcato, però, per la sifilide (+146,3% su base nazionale nella classe 15-24 anni e +199,2% nella classe 25-64 anni) rispetto alla gonorrea (+100,6% su base nazionale nella classe 15-24 e +26,5% nella classe 25-64 anni). Concretamente, però, i casi di sifilide, poco più frequente della gonorrea, tra i 15 e i 24 anni sono 1,7 su 100mila abitanti (Contro 1, 6 degli anni precedenti) e 2,4 casi su 100mila abitanti tra i 24 e i 64 anni (contro 0,9). Rispetto alle malattie infettive di 'ritorno', gli esperti sono più preoccupati per il riemergere della tubercolosi. "Preoccupa in particolare - spiega Ricciardi - l'emendamento al decreto sicurezza, che prevede la possibilità per i medici di denunciare i pazienti immigrati irregolari. Se queste persone, quando hanno la Tbc, non si fanno curare per paura della denuncia - conclude - possono diffondere la malattia, che si trasmette per via respiratoria, vanificando gli sforzi della sanità pubblica di tenerla sotto controllo".
Come sappiamo daslle cronache degli ultimi giorni, questa non è solo un'ipotesi, ma è una realtà già purtroppo accertata in occasione della morte di una prostituta di Bari.

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