"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

sabato 31 ottobre 2009

La parola politica 3



La parola politica 2

Pubblico il contributo offerto da un amico a questo blog. Certo, non condivido tutto di quello che si dice, ma credo che la filosofia dei contenuti e lo spirito sia unanimemente condivisibile.
"Caro Paolo, offro a e te a al tuo blog questi miei semplici pensieri.
Cosa c’è di diverso tra la vicenda Marrazzo-Berlusconi in tema irruzione della politica in vicende private? Nessuna. Lasciamo perdere candidature di escort il liste comunali che hanno prodotto 7 (dico sette) voti. La politica ha perso la bussola. Non ha più’ riferimenti filosofici e progettuali di alto profilo. La sinistra ha dovuto registrare il fallimento di un sogno egalitario che è naufragato miseramente nella sua attuazione reale. La destra ha rinunciato a tutti i suoi ideali di ‘ patria, famiglia libertà’, lasciandosi intrappolare da una cultura di ‘democrazia operativa’ che insegue i desideri della gente. Ciò che contraddistingue la cultura politica, non solo in Italia, è l’essere ANTI. Si ha l’impressione che l’esercizio migliore di tutti i politici sia contraddire ‘aprioristicamente’ il proprio avversario. Basta fermarsi a pensare un attimo serenamente: c’è qualcuno in Italia che non ritenga urgente riformare il sistema elettorale? Il sistema organizzativo dello stato? il sistema delle pensioni? Il sistema del pubblico impiego? Il sistema del bicameralismo perfetto? il sistema giudiziario? Ecc. ecc. E c’è ancora qualcuno che non sarebbe d’accordo ad un sistema elettorale proporzionale con sbarramento e indicazione delle preferenze? E c’è ancora qualcuno che non ritiene opportuno che l’indicazione del capo del governo venga fatta attraverso una elezione diretta? E ‘c’è ancora qualcuno che non ritenga necessario innalzare l’età pensionabile (con i dovuti distinguo per i lavori usuranti)? O che non ritenga necessaria una maggiore produttività degli operatori del pubblico impiego? Invece noi ci troviamo qui a discutere dei gusti e dei divertimenti sessuali dei nostri politici. Ma che ce ne frega di quello che fanno a letto. Cosa ce ne importa se amano le donne gli uomini o l’autoerotismo. E se proprio dobbiamo dirla tutta, che ce ne importa se utilizzano la chimica per migliorare le proprie performance. La politica, sconfitta nel campo progettuale, ha fatto irruzione nell’etica. Ma l’etica fino a poco tempo fa era appannaggio totale della Chiesa. Che sapeva gestirla. La chiesa era (ed è) la guida etica dell’umanità. Il sesto comandamento era tradotto nella maniera più ermetica possibile in modo da offrire un ampia gamma di variazioni, utilizzabili a seconda delle necessità: NON FORNICARE. Ci abbiamo messo anni per capire di cosa si trattava. NON DESIDERARE LA DONNA D’ALTRI: se passa una bella donna e desideri farci una ‘chiacchierata approfondita’ commetti peccato. E che ne so se è ‘D’ALTRI’ o no. Ma almeno la chiesa offre i suoi vantaggi: se ti comporti bene vai in paradiso. Se ti fai scoprire con comportamenti imprudenti (la prudenza è una delle virtù cardinali) guadagni il Paradiso, però devi farti perdonare . La politica non avendo più ideali ‘politici’ ha pensato bene di trasformarsi in chiesa. Senza il vantaggi del Paradiso. Ecco che allora la proposta politica viene giudicata non sul contenuto, bensì in base al giudizio etico di colui il quale la propone. E non ci si rende conto di quanto sia ridicolo questo atteggiamento. E se è ridicolo ecco che i comici possono diventare leader politici: loro fanno ridere per professione. Cesare, Napoleone, Vittorio Emanuele II, III, IV, Mitterand, Togliatti,Mussolini, Clinton, Kennedy li giudichiamo sulla base delle loro performance sessuali? Cosa ce ne importa se i Kennedy si trastullavano la Marilyn: beati loro dico io. Certo il giudizio di Niky Vendola sarà diverso. Ma che me ne importa. Io so che Kennedy è stato un grande uomo politico. Se poi era una sorta di Rocco Siffredi devo dedurre che la serenità post-Marilyn lo aiutava a prendere decisioni giuste ed importanti. Da ‘I Promessi Sposi’ di Manzoni “Si racconta che il principe di Condé dormì profondamente la notte avanti la giornata di Rocroi” e secondo voi dormì soltanto ?. E se prima della battaglia avesse avuto un rapporto omosessuale con il suo capitano ?. Berlusconi fa sesso prima di parlare con Obama ? sarà piu’ tranquillo, sereno e sicuro di se. Marrazzo prima di decidere di chiudere un Ospedale ha bisogno di un ‘sesso trasgressivo’? e quale è il problema. L’importante è che chiuda gli ospedali inutili. E’ proprio così difficile ragionare serenamente senza dare ‘buoni consigli sentendosi come ‘Gesù nel Tempio’? (Bocca di Rosa: Frabrizio d’Andrè). Fulvio Moramarco"

martedì 27 ottobre 2009

La parola politica

Oggi ho sentito nominare la parola politica. Nel senso che le notizie principali parlano di politica, sia per quello che è successo al governatore del Lazio, sia per quello che accade nel PDL, a proposito della nomina di Tremonti a vicepremier, sia per la campagna ormai iniziata per le elezioni regionali. Io credo che tutto questo non sia politica. La politica, in questi tempi bui, è sparita dalle cronache e dalle notizie che ci vengono fornite dalla stampa. Non è politica il tatticismo, di cui si dovrebbe parlare solo in funzione del servizio che un uomo piuttosto che un altro può rendere ai cittadini. Ma cosa può dare di più ad un governo un nuovo vicepremier, come devo leggere in questa notizia un servizio ai cittadini? E le vicende del Lazio. Cosa ha dato ai cittadini la sospensione, e le probabili dimissioni, del governatore travolto da uno scandalo, se non un probabile anticipo delle elezioni di appena qualche settimana rispetto alla scadenza naturale. Cosa cambia dunque per i cittadini, se non il semplice nome del candidato del centro-sinistra, che è la coalizione colpita dallo scandalo? Cosa ci importa infine di una politica che sempre di più è autoreferenziale, basata sulle passerelle dei personaggi che vi partecipano, i quali si guardano bene dal riempire di contenuti le loro passerelle, fanno annunci come se stessero al bar con gli amici, per ottenere il consenso, come se stessero in perenne campagna elettorale, ben sapendo che quello che dicono non lo possono fare, perché sono tutti ricattabili. Tutti nessuno escluso. In primo luogo il presidente del consiglio, che è il più longevo della storia dell'Italia repubblicana e non è ancora stato capace di fare la riforma della giustizia che ha nel cuore, sia perché non vuole scontentare nessuno, sia perché sa benissimo che, una volta fatta la riforma non potrà più minacciare i magistrati di farla per davvero. O una seria riforma fiscale che prenda definitivamente il posto degli infiniti condoni. O una riforma della pubblica amministrazione che prescinda dalle sterili e inconcludenti offese ai dipendenti pubblici. O una riforma dell'immigrazione che guardi oltre le barche dei poveri cristi e cominci a dire chiaramente che queste rappresentano solo il 15 per cento dell'immigrazione e che si deve agire con professionalità anche sull'altro 85 per cento. O una seria riforma della scuola, dello stato sociale, della sanità, e così via discorrendo.
Ma anche una riforma della Costituzione e della politica, che costa troppo e funziona male. Allora mi viene in mente Beppe Grillo, i suoi temi veramente politici e il primo V-day, in cui, tra l'altro, si è detto chiaramente che si può candidare solo chi ha un fuoco dentro, una passione, ma soprattutto un'idea. E poi, trascorse al massimo due legislature, attuata, se possibile, quell'idea, si torna a fare quello che si faceva prima. Perché il vero male dell'Italia è la sedentarietà degli incarichi, a qualunque livello, ma sopprattuto al livello politico, perchè è lì che si genera la corruzione e il malaffare.

lunedì 26 ottobre 2009

Basta manfrine, bisogna ridare credibilità alla politica.

Volevo ritornare sulla vicenda Marrazzo. Qualcuno mi dovrebbe spiegare che cosa c'è di diverso dallo scandalo puttanopoli che ha coinvolto il presidente del consiglio. Credo che non cambi nulla, tranne che i trans di Marrazzo non sono stati inseriti in nessuna lista elettorale e tanto meno si sono mai sognati di ricattare il politico, come invece avevano fatto le escort. Certo, anche Marrazzo, sulle prime, qualche bugia l'aveva raccontata, ma vedo la cosa come umanamente comprensibile, anche se non giustificabile. E infine le dimissioni. E qui il punto dolens della vicenda. Io credo che potevano anche non essere date, perchè, al contrario di puttanopoli, non c'era alcun aggancio con la politica, era una vicenda privata che, certo, avrebbe portato scompiglio nel partito. Diciamo che potevano essere un fatto di opportunità politica o, se si preferisce, di iposcrisia politica. Far vedere che è stata fatta pulizia. Ma niente di più. Questa linea è quella che è stata chiesta dal segretario uscente del partito e sarebbe stata sicuramente vanificata se Marrazzo avesse dato le dimissioni. Certo, perché se la strada scelta è quella di salvaguardare il partito, certamente questo può avvenire solo dando al partito stesso la possibilità di riorganizzarsi. Non che la destra, a sua volta abbia già scelto un candidato per le regionali, ma intanto per il PD, questo è stato sicuramente un fulmine a ciel sereno. Così, il parafulmine Marrazzo, statuto alla mano, che all'art. 45 comma 2, dice che, in caso di impedimento temporaneo, il vicepresidente sostituisce il presidente, si è autospeso. Una via di mezzo all'italiana, tra il rimanere al suo posto e il dimettersi e far cadere la giunta, secondo quanto previsto nel dettato costituzionale. Certo, ora si tratta però di evitare manfrine, un po' alla Villari, tanto per intenderci. Una volta espletato il suo compito, Marrazzo se ne deve andare, pena un ennesimo crollo di credibilità, qualora ce ne fosse ancora bisogno.

domenica 25 ottobre 2009

Per non dimenticare; i morti sul lavoro dall'8 al 21 ottobre

Continua il viaggio intrapreso da questo blog nel mondo delle mortalità sul lavoro. L'obiettivo è quello di rendere omaggio a quei piccoli eroi quotidiani, vittime di tante cause, ma anche, e a volte soprattutto, di una politica che disattende i propri doveri, per inseguire spesso obiettivi a breve scadenza e con mera finalità elettorale. Per loro chiedo un pensiero e, per chi ci crede, una preghiera durante la messa domenicale.
Maurizio Fagone, 43 anni, marinaio, Giulianova21 10 2009
Ritrovato il corpo di Maurizio Fagone, marinaio di 43 anni, disperso nel naufragio del peschereccio “Diana Madre” all’imboccatura del porto di Giulianova, lunedi’ 12 ottobre, durante un violento fortunale. Categorie : marche, pesca
Gennaro D’Agostino, 35 anni, operaio, Sant’Antimo19 10 2009
Gennaro D’Agostino, operaio 35enne, è morto cadendo da un terrapieno e rimanendo trafitto da un ferro, in cantiere edile a Sant’Antimo. Categorie : campania, edilizia
Giuseppe Busetti, 59 anni, manovale, Paderno Dugnano19 10 2009
Giuseppe Busetti, 59 anni manovale, è morto per essere caduto da una impalcatura posizionata a circa tre metri dal suolo in un cantiere a Paderno Dugnano. Categorie : edilizia, lombardia
Walter Aquilini, 43 anni, operaio, Santa Palomba16 10 2009
Walter Aquilini, operaio 43enne, è morto schiacciato dalla ruspa con cui stava lavorando in una cava di pozzolana a Santa Palomba. Categorie : estrazioni minerarie, lazio
Necula Manolache, 55 anni, operaio, Prato16 10 2009
Necula Manolache, operaio rumeno di 55 anni, è morto cadendo da un altezza di circa dieci metri mentre stava lavorando alla bonifica di un tetto in eternit per l’installazione di una copertura fotovoltaica a Prato. Categorie : edilizia, toscana
Evaristo Fabrucci, 59 anni, operaio, Cesena13 10 2009
Evaristo Fabrucci, operaio di 59 anni della Titancall di Galazzano (San Marino) è morto in ospedale a Cesena, dopo essere stato travolto da un carico di materiale ferroso sospeso del peso di circa 300 chilogrammi Categorie : emilia romagna, meccanica
Giuseppe De Gregorio, 44 anni, operaio, Palermo13 10 2009
Giuseppe De Gregorio, 44 anni, operaio di una ditta edile, è morto cadendo per 15 metri dalla terrazza di un appartamento durante i lavori di rifacimento di una palazzina a Palermo. Categorie : edilizia, sicilia
Anonimo, operaio, Colle San Lorenzo di Narni12 10 2009
Un incidente sul lavoro diretta conseguenza del maltempo, si e’ verificato nel pomeriggio a Colle San Lorenzo di Narni, mentre era in atto un violentissimo temporale. Per le forti raffiche di vento un silos di una azienda edile, e’ stato sollevato e fatto cadere a terra investendo un operaio che e’ deceduto. Categorie : lavori vari, umbria
Giuseppe Vaccarino, 63 anni, operaio, Messina12 10 2009
Giuseppe Vaccarino, 63 anni, è morto mentre effettuava lavori di ristrutturazione in un appartamento a Messina, precipitando da una impalcatura a circa tre metri dal suolo. Categorie : edilizia, sicilia
Erion Gurra, 19 anni, operaio, Aprilia12 10 2009
Due giovani operai sono morti folgorati da un cavo dell’alta tensione ad Aprilia. Le vittime sono un 28enne di Aprilia, Alessandro Protettore responsabile della ditta di manutenzione che stava effettuando dei lavori in una villa, e un operaio albanese di 19, Erion Gurra. Da una prima ricostruzione sembra che i due, mentre stavano tinteggiando una facciata dell’abitazione, hanno spostato l’impalcatura mobile sulla quale stavano lavorando urtando un filo dell’alta tensione da 70mila volt che li ha folgorati. Categorie : edilizia, lazio
Alessandro Protettore , 28 anni, operaio, Aprilia12 10 2009
Due giovani operai sono morti folgorati da un cavo dell’alta tensione ad Aprilia. Le vittime sono un 28enne di Aprilia, Alessandro Protettore responsabile della ditta di manutenzione che stava effettuando dei lavori in una villa, e un operaio albanese di 19, Erion Gurra. Da una prima ricostruzione sembra che i due, mentre stavano tinteggiando una facciata dell’abitazione, hanno spostato l’impalcatura mobile sulla quale stavano lavorando urtando un filo dell’alta tensione da 70mila volt che li ha folgorati. Categorie : edilizia, lazio
R.M., 44 anni, autotrasportatore, Matinella10 10 2009
R.M. camionista di 44 anni è morto a Matinella, frazione nella Piana del Sele, in provincia di Salerno, schiacciato da un trattore, capovoltosi durante le operazioni di scarico del cingolato da un camion. Categorie : campania, trasporti
Francesco Miclini, 65 anni, agricoltore, Darfo9 10 2009
Francesco Miclini, agricoltore di 65 anni, è morto schiacciato dal mezzo agricolo che stava guidando. Categorie : agricoltura, lombardia

venerdì 23 ottobre 2009

Una proposta degna di nota. Si apre il dibattito sul medico degli anziani

L'età media della popolazione, soprattutto in Italia, aumenta così prende corpo in questi giorni un tema di possibile organizzazione futura del SSN.
"Dobbiamo investire anche a livello universitario su specialisti in geriatria e lancio l'idea della possibilità di sviluppare specifiche convenzioni per la medicina territoriale con geriatri che possano occuparsi in maniera competente di un preciso segmento di popolazione. D'altronde, esiste già il pediatra di famiglia, facciamo anche il geriatra di famiglia" Lo ha proposto il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, partecipando a Roma al convegno 'Terza età' . Secondo Martini, "c'è una popolazione anziana che presenta complessità per la presenza di patologie croniche, che spesso si manifestano anche contemporaneamente. In questo senso lo spostamento dall'ospedale al territorio, con la possibilità di una presa in carico territoriale e domiciliare del paziente, diventa il modo per mantenere un Servizio sanitario nazionale (Ssn) che guardi alla persona. Ci sono situazioni di resistenza a questa modalità di spostamento di risorse, di personale, di servizi. La centralità dell'ospedale, che è stata negli anni '70 la filosofia su cui si è sviluppato il Ssn, ora viene meno rispetto alla centralità fortissima del territorio. La sfida della longevità ci pone questa come strada necessaria, con molto terreno da recuperare", ha sottolineato.
La proposta è stata rispedita al mittente da Mauro Martini, presidente del Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami), che ricorda come gli assistiti del medico di medicina generale siano "almeno per il 20% ultra75enni, con un accesso medio in studio molto maggiore rispetto alle categorie d'età inferiore: il medico di famiglia è quindi di fatto un medico dell'anziano". Lo Snami avanza invece una controproposta: "forniamo invece ai medici di famiglia ulteriori specifiche competenze sulla popolazione anziana". "Non sentiamo il bisogno - prosegue - di un nuovo 'dottore' per l'anziano: i medici di famiglia già seguono gli 'over 65' tra i loro assistiti e si tratta di pazienti che accedono massicciamente agli studi della medicina generale per i problemi quotidiani. Il geriatra è uno specialista e come tale ha un suo preciso posizionamento di consulente in situazioni difficili, come nei casi di gestione dell'anziano con pluripatologie. Forniamo invece ai medici di famiglia attuali ulteriori specifiche competenze nei confronti della popolazione anziana, soprattutto, per citarne alcune, sulla prevenzione del rischio cerebrovascolare o delle fratture oppure sull'ottimizzazione dell'uso dei farmaci, la depressione e quant'altro". Secondo Mauro Martini, "spezzettare la medicina di famiglia porterebbe a una parcellizzazione delle figure sanitarie. Si vorrebbe per caso istituire anche il cardiologo di famiglia, il diabetologo di famiglia o l'ortopedico di famiglia per l'iperteso, il diabetico non complicato, l'artrosico, tutti malati gestiti in prima persona dalla medicina generale?", si chiede in conclusione il presidente Snami.
Il sasso è lanciato, speriamo solo che non sia il solito proclama 'elettorale', che porta alla difesa ad oltranza di privilegi personali e che, invece, qualunque conclusione venga presa, sia per il benessere e la tutela dei pazienti.

giovedì 22 ottobre 2009

Quattro amici al bar e le solite dichiarazioni di regime.

Ci sono notizie che, per quanto le mandi giù, riaffiorano su, per amore o per forza. Ieri, l'intervento di Alfano che, strano ma vero, è il nostro ministro della giustizia, ha fatto riaffiorare in me due-tre idee che avevo tentato di ricacciare nel mare del mio inconscio.
Mi ha fatto ripensare al dialogo tra due miei amici di destra, convinti e felici di esserlo, riguardo al pedinamento del giudice Mesiano. Secondo loro si è trattato di un banale pedinamento, molto più lieve delle foto di Zappadu a Villa Certosa. Se non fosse che Zappadu era un fotografo che, nella peggiore delle ipotesi, era a caccia di scoop e di soldi ed è riuscito a trovare notizie, per le quali si è aperta anche l'inchiesta sui voli di stato. Mentre nel caso del pedinamento era una vendetta di un uomo delle istituzioni che si è piegato ad un comportamento tra il mafioso e il terroristico e non cercava notizie, o perlomeno non solo, voleva soprattutto intimidire. Perché, pur non avendo trovato di fatto le notizie che cercava, ha pubblicato ugualmente il servizio, quasi a dire attento che ti teniamo d'occhio. Non ho risposto, li ho lasciati discutere, anche perché avevano esordito dicendo che Mesiano è quello che è stato promosso per la sentenza Mondadori. Erano così lontani dal mio modo di sentire che sarebbe stato impossibile cercare di fargli cambiare idea, cercare di spiegargli che la pratica della promozione era stata avviata ad aprile, ratificata a maggio, comunicata a settembre e diffusa ad ottobre dai media di regime, subito dopo la sentenza.
Poi, il nostro ministro, dopo aver minimizzato l'episodio del pedinamento considerandolo chiuso con le scuse del sedicente giornalista responsabile, ha enfatizzato le cosiddette minacce su facebook al primo ministro, suo capo. Ora, io frequento facebook e so che lì nascono migliaia di gruppi ogni giorno e chi ci si iscrive lo fa spesso per spitrito goliardico, soprattutto quando si tratta di cose di questo genere. Certo la morte non si augura a nessuno e io sono il primo a stigmatizzare la faccenda, ma addirittura avviare un'indagine della procura per questa cosa, con tutti i clandestini che hanno da arrestare, mi sembra un po' eccessivo, Forse il ministro della giustizia dimentica che il suo capo ha mimato il gesto del mitra ad una giornalista che aveva fatto una domanda scomoda a Putin, fresco di sospetto per aver fatto ammazzare, oltre che 200 giornalisti del suo Paese, anche Anna Politkovskaja, firma prestigiosa del conflitto con la Georgia (e poi dicono il nobel per la pace). Ma su quell'episodio, chissà perché, il ministro non si è mai espresso.
E' inutile, io sono fatto così, se non le dico le cose poi mi vanno di traverso e non riesco a digerirle.

mercoledì 21 ottobre 2009

Cattolici, anglicani, ortodossi. Casa comune, regole diverse.

E' di questi giorni una notizia rimasta impigliata tra le pieghe dei siti di infomazione e, personalmente, mal digerita. Benedetto XVI ha approvato una Costituzione Apostolica, di prossima pubblicazione, per rispondere alle numerose richieste di chierici e fedeli anglicani che desiderano entrare “nella piena e visibile comunione” con la Chiesa cattolica. Lo ha annunciato lunedì, durante un briefing nella Sala Stampa della Santa Sede, il cardinale William Joseph Levada, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. La decisione del Papa, tra l’altro, "prevede la possibilità dell'ordinazione di chierici sposati già anglicani, come sacerdoti cattolici. Ragioni storiche ed ecumeniche - sottolinea la nota della Congregazione per la dottrina della fede - non permettono l'ordinazione di uomini sposati a vescovi sia nella Chiesa Cattolica come in quelle Ortodosse. Pertanto, la Costituzione determina che l'Ordinario possa essere o un sacerdote o un vescovo non coniugato". Già in altre occasioni questo blog si è occupato della posizione della Chiesa cattolica riguardo al matrimonio dei preti . Non c'è dubbio che su questo tema si gioca molto della credibilità della Chiesa cattolica e per questo è opportuno parlarne e tirare giù qualche considerazione piuttosto che archiviare frettolosamente la notizia.
Pochi lo sanno, ma il clero sposato, che è tipico delle Chiese ortodosse 'scismatiche', esiste anche dentro la Chiesa cattolica. Non vi sono statistiche precise, ma si presume che nella Chiesa cattolica i preti sposati si avvicinino ai 4 mila. Su un totale in tutto il mondo di 260 mila preti diocesani. La gran parte dei preti cattolici sposati sono di rito orientale. Nella sola Ucraina, ad esempio, se ne contano circa 1.800. Ma di preti cattolici di rito orientale ce n'è anche in Italia. E infatti le diocesi di rito greco albanese della Sicilia e del meridione hanno clero sia celibe che sposato. I loro parroci con famiglia sono una dozzina. E ora arriveranno anche gli anglicani. Cosa penseranno tutti quei preti che hanno rinunciato al matrimonio pur di abbracciare la veste, perché il sinodo dei vescovi ha bocciato, anche recentemente e all'unanimità, la possibilità di abolire il celibato dei sacerdoti nella chiesa cattolica. Non lo so, sta di fatto che tutto questo ha il sapore dell'ipocrisia, soprattutto se penso che un sacerdote cattolico ora ha la possibilità di fare il furbo abbracciando una religione cugina, uscire dalla porta e rientrare nella religione madre dalla finestra regolarmente sposato. E' come se uno portasse i capitali all'estero evitando di pagare le tasse e poi li fa rienterare con lo scudo fiscale che gli fa pagare solo il 5% anziché il 45%. Io credo che sia urgente che la Chiesa cattolica prenda una decisione chiara in merito al problema prima che gli scoppi in mano un altro caso Milingo e allora sarà completamente inutile piangere sul latte versato.

martedì 20 ottobre 2009

Una buona notizia.

Anche l'Italia, seppur con vent'anni di ritardo rispetto ad altri Paesi europei, sblocca il percorso della Ru486. Ieri, infatti, il Consiglio di amministrazione dell'Agenzia del farmaco italiana (Aifa) ha dato il nulla osta per l'immissione in commercio del Mifegyne (Mifeprostone), prodotto dalla ditta Exelgyne, "dopo aver espletato gli adempimenti previsti". Lo ha comunicato la stessa Agenzia in una nota, sottolineando che "il percorso seguito è stato assolutamente rispettoso dell'iter procedurale previsto dall'Emea (l'Ente regolatorio europeo) per il mutuo riconoscimento di un farmaco, verificandone efficacia, sicurezza e compatibilità con le leggi nazionali nel rispetto e a tutela della salute della donna. Condividendo le preoccupazioni di carattere etico che anche questo metodo di interruzione volontaria della gravidanza comporta, la Determina che verrà pubblicata in Gazzetta Ufficiale - prosegue l'Aifa - rimanda a Stato e Regioni le disposizioni per il corretto percorso di utilizzo clinico del farmaco all'interno del servizio ospedaliero pubblico, così come previsto dagli articoli 8 e 15 della legge 194 del 1978, e di cui l'Aifa non ha titolarità". Una decisione giunta "dopo uno scrupoloso iter di verifiche scientifiche, tecniche e legislative che ha richiesto molto tempo", rileva l'Aifa. "Sono state disposte restrizioni importanti all'utilizzo del farmaco, al solo fine della massima tutela della salute del cittadino, compito primario dell'Agenzia". Il disco verde del Cda "pone finalmente fine al possibile utilizzo improprio del farmaco e sgombra il campo da qualsiasi possibile interpretazione di banalizzazione dell'aborto e dal suo impiego come metodo contraccettivo". L'Aifa "naturalmente continuerà a offrire la propria competenza tecnico-scientifica alle Istituzioni, e al Senato in primis, per quanto concerne il percorso applicativo del provvedimento adottato".
Anche da noi, dunque, si dà l'avvio alla modalità non invasiva di interruzione della gravidanza, seppur con maggiori restrizioni che non in altri Paesi, non ultima la possibilità di utilizzo entro le prime sette settimane, anziché nove. E se è vero che questo va nella direzione della maggiore tutela della salute delle donne non possiamo che esserne lieti, indipendentemente da quello che uno può decidere o semplicemente pensare nella prospettiva di un aborto. Sicuramente questa è una buona notizia, diminuiranno gli interventi chirurgici, i traumi, pur nella salvaguardia fornita dalle strutture ospedaliere, perché è solo lì che si può somministrare il nuovo farmaco, nel rispetto di quanto prescritto nella 194. Una bella giornata di democrazia e di diritti, dunque. Speriamo che nel prossimo futuro, di queste giornate, ce ne possano essere altre.

lunedì 19 ottobre 2009

Le mozioni dei candidati alla segreteria del PD. Quarta e ultima parte.

Completo, con il presente post, la disamina dei programmi proposti dai candidati alla segreteria del PD. Oggi presento la quarta e ultima parte, potrete trovare nei link indicati di seguito la prima, la seconda e la terza, di un documento scritto da una persona di nome Alice Bassi, che non conosco e che comunque ha dato l'autorizzazione ad usufruire del suo lavoro in quanto la cosa non può che farle piacere. I punti di seguito elencati sono stati estrapolati e sintetizzati dalle mozioni dei singoli candidati. Buona lettura.
1. Lavoro e Welfare.
Franceschini: Sviluppare istituti di WELFARE non solo statali ma territoriali e sociali; PARITA' TRA I GENERI garantita da una selezione basata SUL TALENTO; QUOTE ROSA; SOSTEGNO DELL'OCCUPAZIONE FEMMINILE; RIFORMA PENSIONI -> all'interno di una fascia di età comune per uomini e donne, ognuno sceglie il proprio pensionamento in base alle proprie condizioni di lavoro e familiari; DISINCENTIVI AL PRECARIATO.
Marino: RIFORMA SOCIETA' -> non più basata su raccomandazioni, ma sul MERITO; PARITA' TRA I GENERI garantita da una selezione basata sul TALENTO; RIFORMA DEL LAVORO -> dal precariato si passa al lavoro FLESSIBILE, che permette l'impiego della professionalità di ciascuno e un arricchimento personale; SALARIO MINIMO per chi perde il lavoro; CONTRATTO UNICO A TEMPO INDETERMINATO CON SALARIO MINIMO GARANTITO; FORMAZIONE CONTINUA; CONGEDO PARENTALE OBBLIGATORIO ANCHE PER I PADRI.
Bersani: SOSTEGNO ALL'IMPIEGO FEMMINILE; innalzare la qualità dei SERVIZI; REDDITO MINIMO di inserimento; SALARIO MINIMO per chi perde o non trova lavoro; INNALZAMENTO FLESSIBILE E VOLONTARIO DELL'ETA' PENSIONISTICA.
Conclusioni: su questo punto, i tre candidati parlano in modo molto simile. Franceschini parla degli istituti del Welfare, Marino propone riforme del mondo del lavoro e della società e Bersani, come gli altri due, punta anche sul sostegno all'impiego femminile e nell'inserimento dei giovani.Non ci sono, fra i tre, sostanziali differenze.
2. Ambiente ed energia.
Franceschini: TECNOLOGIA, ADATTABILITA' DEL SISTEMA PRODUTTIVO; investire sull'AMBIENTE per tutelare l'economia italiana.
Marino: ECOLOGISMO; ENERGIE RINNOVABILI; NO AL NUCLEARE; RIUSO-RICICLO-DISTRUZIONE; SOSTEGNO COSTANTE al MEZZOGIORNO con ogni mezzo; RIFIUTI ZERO; INCENTIVI per la RIDUZIONE dell'EMISSIONE di AGENTI INQUINANTI; CARBON TAX; NUOVE TECNOLOGIE: eolico d'alta quota, solare a concentrazione, produzione energia dagli scarti dell'agricoltura, energia geotermica di terza generazione; TRATTAMENTO RIFIUTI per ridurre all'osso la parte da incenerire -> avvicinamento all'obiettivo dei "rifiuti zero"; RIDUZIONE IVA sui PRODOTTI ECOLOGICI; TASSARE LE AUTO MAGGIORMENTE INQUINANTI; INCENTIVI locali perché le compagnie edilizie si concentrino sulla RISTRUTTURAZIONE e sull'ADEGUAMENTO ENERGETICO-AMBIENTALE degli edifici già esistenti; PIANO SCUOLA NAZIONALE per promuovere la cultura dell'eco-sostenibilità; APPALTI VERDI in tutte le forniture della PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.
Bersani: TECNOLOGIA, GREEN ECONOMY; FONTI RINNOVABILI e programma di crescita per il MEZZOGIORNO; difesa e rispetto per l'AMBIENTE come rispetto verso la nostra stessa casa.
Conclusioni: tutti e tre i candidati propongono programmi su basi ambientaliste; in particolare, i programmi di Franceschini e Bersani risultano molto simili fra loro. Marino conferma ciò che contengono le mozioni dei suoi due colleghi ed offre alternative e proposte: no al nucleare, energie rinnovabili e nuove tecnologie, riforma dello stoccaggio dei rifiuti, incentivi al riciclaggio, incentivi/disincentivi per chi utilizza o non utilizza i prodotti ecologici, adeguamento energetico-ambientale degli edifici, promozione dell'eco-sostenibilità fin dalla prima infanzia, progetti verdi per le città.
3. Nucleare.
Franceschini: NO AL NUCLEARE DEL PASSATO, troppo costoso e pericoloso.
Marino: NO AL NUCLEARE IN OGNI FORMA, scorie radioattive non gestibili e dannosissime; FINANZIARE LA RICERCA per un PIANO ENERGETICO NAZIONALE che punti sulle ENERGIE RINNOVABILI; INCENTIVI/DISINCENTIVI FISCALI per quanto riguarda i processi produttivi.
Bersani: non ne parla.
Conclusioni: Bersani non tocca neppure l'argomento, mentre Franceschini e Marino si pronunciano in sfavore del nucleare. Da una parte, Franceschini si dice contrario al nucleare del passato perché troppo dannoso e costoso, mentre Marino propone alternative e si dice contrario a qualsiasi forma di energia nucleare: citando Carlo Rubbia, premio Nobel per la Fisica, l'uomo non è in grado di gestire lo stoccaggio delle scorie radioattive, che restano dannosissime per milioni di anni.

domenica 18 ottobre 2009

Per non dimenticare; i morti sul lavoro dal 24 settembre al 7 ottobre

Continua il viaggio intrapreso da questo blog nel mondo delle mortalità sul lavoro. L'obiettivo è quello di rendere omaggio a quei piccoli eroi quotidiani, vittime di tante cause, ma anche, e a volte soprattutto, di una politica che disattende i propri doveri, per inseguire spesso obiettivi a breve scadenza e con mera finalità elettorale. Per loro chiedo un pensiero e, per chi ci crede, una preghiera durante la messa domenicale.
Mariano Bortoli, 55 anni, agricoltore, Piovene Rocchette 7/10/2009 Mariano Bortoli, 55 anni, titolare di un’azienda agricola, è rimasto schiacciato da tre pannelli di legno pressato del peso di 4 quintali ciascuno mentre lavorava nella sua azienda agricola a Piovene Rocchette. Categorie : agricoltura, veneto
Francesco Gallo, 61 anni, operaio, Caserta 6/10/2009 Francesco Gallo, operaio di 61 anni. è morto all’ospedale di Caserta in seguito ad un incidente sul lavoro: mentre raccoglieva del materiale edile sarebbe stato investito da un muletto, guidato in retromarcia da un collega. Categorie : campania, edilizia
Andrea Angelucci, 35 anni, carabiniere, Foligno 2/10/2009 Andrea Angelucci, maresciallo dei carabinieri, è morto all’ospedale di Foligno in seguito alle ferite riportate i giorno prima per essere stato travolto da un auto in fuga. Categorie : sicurezza, umbria
Domenico Di Giovannantonio, 70 anni, meccanico, Castelnuovo Vomano 29/09/2009 Domenico Di Giovannantonio, 70 anni, è morto schiacciato dal ponte elevatore della sua officina meccanica situata a Castelnuovo Vomano. Categorie : campania, meccanica
Ugo Morcelli, 56 anni, operaio, Livigno 27/09/2009 Ugo Morcelli, operaio di 56 anni, è morto per le ferite riportate sabato cadendo da un muro mentre stava lavorando in un cantiere nei pressi degli impianti di risalita a Livigno. Categorie : edilizia, lombardia
Giancarlo Galeri, 47 anni, operaio, Brescia 27/09/2009 E’ morto all’ospedale di Brescia Giancarlo Galeri, 47 anni, caduto il 21 settembre a Manerbio da un’altezza di tre metri mentre sistemava serramenti per conto di una ditta. Categorie : edilizia, lombardia
Wen Gaobo, 32 anni, operaio, Sesto Fiorentino 26/09/2009 Wen Gaobo, operaio di nazionalità cinese di 32 anni, è morto schiacciato da un portone in ferro di un magazzino di Sesto Fiorentino. Lavori vari, toscana
Roberto Molon, 44 anni, operaio, Vigevano 26/09/2009 Roberto Molon, operaio di 44 anni, è morto all’ospedale di Vigevano in seguito ad un grave incidente sul lavoro che si è verificato venerdì in tangenziale: l’uomo era stato travolto in retromarcia da una schiacciasassi mentre stava stendendo l’asfalto con un badile. Categorie : lavori stradali, lombardia
Gianluca Bonfini, 32 anni, operaio, Teverola 25/09/2009 Gianluca Bonfini, operaio di 32 anni, è morto schiacciato da un muro prefabbricato di un edificio in costruzione, mentre stava scaricando dei pannelli di legno dal camion della ditta presso la quale lavorava: un colpo di vento avrebbe fatto cadere il muro della struttura schiacciando il giovane che è morto sul colpo. Categorie : campania, edilizia
Walter Cabiddu, 34 anni, operaio, Macchiareddu 24/09/2009 Un operaio di 34 anni, Walter Cabiddu è morto in un’azienda cartaria nella zona industriale di Macchiareddu, travolto da un macchinario mentre spostava delle bobine di carta. Categorie : industria della carta, sardegna
Valerio Messuti,21 anni, operaio, Tarsia 24/09/2009 L’operaio Valerio Messuti, di 21 anni, è morto mentre lavorava con altri due colleghi sul cestello elevatore all’interno di una galleria autostradale in costruzione a Tarsia sulla A3 Salerno – Reggio Calabria, colpito alla testa da un blocco di argila staccatosi dallo scavo. Categorie : calabria, lavori stradali
(fonte http://mortisullavoro.wordpress.com/)

venerdì 16 ottobre 2009

La politica delle cose semplici

Ieri mio figlio mi ha chiesto di spiegargli la geografia. Io, prontamente, ho cominciato prima a leggere e poi a parlare, articolando un discorso pieno di esempi, in modo da permettergli di entrare nell'argomento. Lui mi ha chiesto di non allungare il brodo, perchè così non riusciva a seguirmi e poi aveva altro da fare, quindi ci dovevamo sbrigare. Insomma voleva una sintesi stringata e comprensibile, senza tanti ghirigori, pena l'inutilità del lavoro. Racconto quest'aneddoto per parlare dell'attualità della politica in Italia.
Complice il lavoro dei media, che spesso offrono un palinsesto aculturale, legato a varietà di basso livello. Complice anche una società basata su finti impegni, per cui tutti si sentono in dovere di correre dalla mattina alla sera, pena l'emarginazione da una società, in cui si riesce a consumare anche il tempo. Nessuno ha più tempo e voglia di pensare, di fermarsi un attimo a prendere in considerazione le notizie. In questo clima infernale si leggono solo i titoli e al massimo i sottotitoli. Si cerca di rubacchiare qualche parola qua e là, tra le dichiarazioni dei vari leader, convinti del proprio pensiero politico e convinti più che mai che non vi possono essere cose talmente importanti da portarci troppo lontano dal nostro modo di pensare. Un pò come accade quando uno tifa per una squadra. E' difficile che ammetta la inconsistenza dei calciatori che la compongono e comunque ogni critica ha sempre un carattere affettivo e non porta mai a cambiare il proprio sostegno in favore di una squadra diversa. Ma torniamo alla politica, perché questo discorso. lo faccio per cercare di spiegare il successo apparentemente inspiegabile dell'attuale presidente del consiglio italiano. Lui parla in maniera diretta, sintetica, magari dicendo cose non perfette. Intanto dice quello che deve dire in poche parole, poi a rettificare, o a precisare, c'è sempre tempo. E' questo che piace alla gente, che non ha voglia di perdere tempo e di sforzare il cervello. E' questo che dovrebbe fare la sinistra per cercare di competere. E' inutile dire 'partito a vocazione maggioritaria', bisogna trovare parole più semplici ma ugualmente sintetiche, capaci di calamitare l'attenzione, immediatamente fruibili da una platea sempre più in preda ad una decadenza intellettuale. Ma bisogna fare in fretta, prima che il processo di degrado innescato in questa nostra società diventi ireversibile. E' questo l'arduo compito che spetterà al segretario del PD o a chiunque voglia porsi come punta di diamante dell'opposizione.

giovedì 15 ottobre 2009

Gulliver Obama e le politiche lillipuziane dell'Italia.

Ieri sono accadute delle cose che dovrebbero farci rabbrividire, non per i fatti in sè ma per quello che gli stessi fatti rappresetnano. Andiamo per ordine.
In America il senato approva il progetto di Obama per una nuova sanità. In pratica, il presidente degli stati Uniti aveva promesso una riforma della sanità e lo aveva fatto ai suoi potenziali elettori, in campagna elettorale. Sappiamo tutti chi erano stati gli elettori di Obama, e i suoi finanziatori. Molti soldi erano arrivati dalla rete e non dai soliti grandi finanziatori che poi, a elezioni concluse, passano a battere cassa al nuovo esecutivo. Questa volta gli elettori e i finanziatori del presidente della repubbubblica americana erano stati la gente comune. E a loro Obama sta rispondendo, passo dopo passo, nonostante le pressioni delle lobbies, mantenendo le promesse fatte in campagna elettorale e anche a costo di perdere qualche punto percentuale in termini di consenso elettorale immediato, ma con la lungimiranza di poterlo riacquistare nel lungo periodo. In Italia, nel frattempo, viene bocciata la proposta di abolire le province. Era stata una promessa elettorale della destra e della sinistra e, alla prima occasione, è stata sonoramente bocciata dalla destra e dalla sinistra, con le sole eccezioni di Italia dei Valori e UDC. Per inciso, ricordo che, con l'abolizione delle province, si risparmierebbero 16 miliardi di euro, più del beneficio potenziale dello scudo fiscale, quasi una finanziaria. Sarebbe stato lodevole cominciare il cammino di riforma della costituzione, visto che non si fa che parlare di questo. Ma forse ai nostri politici, non solo a chi governa, interessano ben altre cose e ben altre riforme, come per esempio il ripristino dell'l'immunità parlamentare.
Un'altra chicca della giornata di ieri, la ciliegina sulla torta, è stata la bocciatura della legge contro l'omofobia, dopo tutti gli attacchi omofobi che si susseguono nel Paese e a dispetto del comune sentire della comunità internazionale, che non ha perso tempo per definire l'accaduto un altro passo indietro dell'Italia. Per inciso, in America , è stata votata una legge che permette l'ingresso nell'esercito dei gay. Per ora basta così, risulta ormai difficile trattenere i conati di vomito.

mercoledì 14 ottobre 2009

Le mozioni dei candidati alla segreteria del PD. Terza parte.

Prosegue la disamina, in sintesi e suddivisa in più post, dei programmi proposti dai candidati alla segreteria del PD. Oggi presento la terza parte (qui e qui potrete trovare le prime due) di un documento scritto da una persona di nome Alice Bassi, che non conosco e che comunque ha dato l'autorizzazione ad usufruire del suo lavoro in quanto la cosa non può che farle piacere. I punti di seguito elencati sono stati estrapolati e sintetizzati dalle mozioni dei singoli candidati. Buona lettura.
1. Laicità.
Franceschini: LAICITA' COME PRINCIPIO -> Tutti possono esprimere la propria opinione personale, in totale libertà, anche che vada contro il principio della laicità stessa; dialogo, LAICITA' TEORICA; riconoscimento coppie di fatto, che sono però non assimilabili alle famiglie classiche.
Marino: LAICITA' COME METODO -> Apprendimento e dialogo costante e reciproco; laicità come bussola, metodo ed obiettivo; interesse concreto e promozione legislativa di misure in difesa dei DIRITTI CIVILI, INDIVIDUALI E COLLETTIVI = diritto a non partorire, diritto a fecondare artificialmente, diritto alla ricerca, diritto di unirsi civilmente (omosessuali ed eterosessuali), diritto a morire; DIRITTO DI LIBERA SCELTA DI COSA FARE DELLA PROPRIA VITA.
Bersani: LAICITA' COME PRINCIPIO -> Tutti possono esprimere la propria opinione personale, in totale libertà, anche che vada contro il principio della laicità stessa; dialogo, LAICITA' TEORICA; riconoscimento coppie di fatto, che sono però non assimilabili alle famiglie classiche.
Conclusioni: Bersani e Franceschini si muovono su strade identiche: la laicità resta teorica, un principio da seguire ma che non vincola a determinate scelte legislative. Per entrambi, le coppie di fatto non sono assimilabili alle famiglie "normali", anche se si propongono di riconoscerle e fornire un contratto di convivenza. Marino è di avviso diverso: la laicità deve essere il metodo, non solo un principio al quale ispirarsi ma anche un vincolo per la promozione di leggi in difesa dei diritti civili, individuali e collettivi di tutte le persone. In merito alle coppie di fatto, auspica un completo riconoscimento e un complesso di leggi che porti alla parificazione dei loro diritti giuridici rispetto a quelli di tutte le altre famiglie. Vuole istituire le unioni civili sullo stampo delle Civil Partnerships inglesi per le coppie omosessuali e legalizzare l'adozione anche per gli individui single.
2. Politica e Giustizia:
Franceschini: RECIDERE I RAPPORTI TRA MAFIA E POLITICA; CERTEZZA DELLA PENA per i delinquenti; risolvere il CONFLITTO D'INTERESSI; LOTTA AL DDL INTERCETTAZIONI; favorire l'efficienza ma non la politicizzazione della MAGISTRATURA.
Marino: RECIDERE I RAPPORTI TRA MAFIA E POLITICA; CERTEZZA DELLA PENA per i delinquenti; risolvere il CONFLITTO D'INTERESSI; LOTTA AL DDL INTERCETTAZIONI; favorire l'efficienza ma non la politicizzazione della MAGISTRATURA; DIFESA del PLURALISMO E LIBERTA' dell'INFORMAZIONE.
Bersani: UGUAGLIANZA di tutti di fronte alla LEGGE; risolvere il CONFLITTO D'INTERESSI; LIBERTA' D'INFORMAZIONE; i vertici del Governo devono dare il BUON ESEMPIO alla Pubblica Amministrazione, che va riformata per garantire un SISTEMA MODERNO di certezze e GARANZIE GIURIDICHE.
Conclusioni: Le tre mozioni sono simili, su questo punto; una differenza è la sottolineatura che Marino e Bersani pongono in favore del pluralismo e della libertà d'informazione, mentre Franceschini non ne parla.Bersani, inoltre, conduce un'analisi approfondita sulla necessità di riforma della Pubblica Amministrazione e sul buon esempio che i vertici di un Governo devono dare ai funzionari pubblici, in modo che il rapporto fra sicurezza e legalità possa trarne proficuo vantaggio.

martedì 13 ottobre 2009

Menzogne, ricatti e un sistema che non si regge più in piedi

Tiriamo un po' le fila. Il miglior presdiente degli ultimi 150 anni ha dichiarato che lui è stato eletto dal popolo e in nome di quest'ultimo deve continuare a governare perchè il 68% del popolo è con lui. In questa semplice frase sono state dette non una ma più falsità. Lui non è stato eletto dal popolo in quanto, essendo l'Italia una repubblica parlamentare e non presidenziale, come vogliono farci credere, il presidente del consiglio viene nominato dal capo dello stato che, a sua volta, è nominato dal parlamento, e sempre il parlamento dà al governo la fiducia per governare. Per quanto riguarda poi la perentuale di consenso, bisogna ricordare che alle ultime elezioni europee ha votato circa l'80% dell'elettorato potenziale, e di questi solo il 35 per cento ha votato, non per il presidente del consiglio, ma per il PDL, che è composto da diversi partiti e da diversi candidati all'interno dei singoli partiti. Quindi del 28 % di voti sul potenziale elettorato, non su tutti gli italiani, una certa percentuale, imponderabile, ha votato espressamente per lui e questa percentuale non è certo il 68%. Senza contare il flop alla trasmissione Porta a Porta sul terremoto, nonostante il vuoto mediatico che si era cereato intorno ad essa e le varie contestazioni che si succedono tutti i giorni nelle varie uscite del nostro imbonitore. Per non dire del suo concetto di governare, che per lui significa comandare, non mettersi al servizio, anche su cose che non gli competono.
Una serie di gaffes, strafalcioni, bugie, dunque, che lui continua a dire e a fare finché troverà quattro gatti ad applaudirlo ed istituzioni compiacenti che gli vanno dietro. Come ad esempio l'ultima sulla presidenza della repubblica che sembra aver contribuito sulla stesura della legge Alfano, quando il dettato costituzionale che, ripeto, appartiene ad una repubblica parlamentare, dice che il presidente della repubblica deve solo vedere il lavoro finito del governo e del parlamento e solo su di esso esprimere un giudizio. Il sospetto c'era stato e la conferma è arrivata, e non solo dal Giornale, ma dallo stesso presidente. A furia di fare propaganda, di dire cose non vere, e di fare cose non dovute, insomma, si stanno stravolgendo le regole fissate dai padri costituenti in ragione della formalizzazione di altre regole, non scritte, che espongono chi agisce, creando il precedente, al ricatto di chi aveva proposto percorsi alternativi, nella speranza di trovare soggetti compiacenti.
La menzogna e il ricatto sono dunque le armi usate in questo periodo per tirare a campare un sistema che ormai non ha proprio più nessuna ragione di esistere.

lunedì 12 ottobre 2009

Ricordiamoci di essere ancora in una democrazia.

Personalmente credo che, in una democrazia, ognuno abbia un ruolo e tutti sono controllori di qualcun altro, affinché nessuno possa decidere da solo, secondo il proprio interesse. Soprattutto in Italia, dove non siamo ancora riusciti a superare l'antifascismo. Mi spiego.
Chi ha scritto la nostra Costituzione ha predisposto regole talmente vincolanti che è difficile che qualcuno possa ripetere quanto accaduto durante il periodo fascista, salvo fare un palese colpo di stato. Così può accadere che le leggi vengano prima approvate da un organismo di controllo e poi bocciate da un altro. Parimenti può accadere che la magistratura emetta dei verdetti, seppur dopo tempi biblici, che sono sfavorevoli a chiunque, senza interpretare le leggi a seconda del ruolo che ricopre il destinatario di una certa sentenza. Allo stesso tempo può succedere che l'assemblea parlamentare voti determinate leggi o faccia opposizione, perché ci sono legittimamente persone che la pensano in maniera diversa e quindi dalla diversità emergano scontri politici, pur nel pieno rispetto delle reciproche posizioni. In una democrazia accade che la stampa veda una notizia e ne dia comunicazione alla gente, senza essere demonizzata, o tacciata di mancanza di rispetto. Il rispetto delle istituzioni, in democrazia, deve averlo prima di tutto chi ne ricopre il ruolo, innanzitutto evitando comportamenti disdicevoli che ne frantumano la credibilità, e poi rispondendo a chi chiede chiarimenti, se lo ritiene opportuno, perché la gente ha diritto di sapere. Conoscenza, cultura, istruzione e informazione, in democrazia, sono gli elementi fondanti per poter prendere, tutti insieme, le decisioni più oculate. In sostanza io credo che tutti, in democrazia, hanno un ruolo da svolgere e tutti hanno il dovere di svolgerlo senza essere continuamente accusati di mancanza di rispetto, di comportamento anti-italiano, di essere una cattiva opposizione, una cattiva stampa, una cattiva magistratura. Senza minacce, censure, denigrazioni o demonizzazioni. Il governo propone le leggi, il parlamento, se ci crede, le approva, il Capo delle Stato le promulga, la stampa ne parla, cercando di spiegarle alla gente, la magistratuira le applica. Ognuno ha un ruolo, se qualcuno non è daccordo, non deve gridare allo scandalo, demonizzando l'avversario, per trarre un mero consenso elettorale, ma ottenendo in cambio l'imbarbarimento della società e il discredito delle istituzioni. L'Italia, per fortuna, non è l'Iran, dove l'opposizione viene condannata a morte. Qui l'opposizione può e deve dire la sua serenamente, altrettanto devono fare gli altri attori. Ogni tanto ricordiamoci di essere in democrazia, altrimenti poi ce lo dimentichiamo.

domenica 11 ottobre 2009

Per non dimenticare; i morti sul lavoro dal 10 al 23 settembre

Continua il viaggio intrapreso da questo blog nel mondo delle mortalità sul lavoro. L'obiettivo è quello di rendere omaggio a quei piccoli eroi quotidiani, vittime di tante cause, ma anche, e a volte soprattutto, di una politica che disattende i propri doveri, per inseguire spesso obiettivi a breve scadenza e con mera finalità elettorale. Per loro chiedo un pensiero e, per chi ci crede, una preghiera durante la messa domenicale.
Giancarlo Relitti, 50 anni, giardiniere, Salsomaggiore23 09 2009
Giancarlo Relitti, giardiniere 50enne dipendente del Comune di Salsomaggiore, è morto per uno shock anafilattico causato dalle punture di diversi vespe mentre lavorava nei pressi di Costa Guarda. Categorie : emilia romagna
Mario Cuccu, 50 anni, operaio, Olbia23 09 2009
Mario Cuccu, di 50 anni, è morto dopo essere precipitato per nove metri a causa di un cedimento del ponteggio su cui stava lavorando con un collega, in un cantiere ad Olbia. Categorie : edilizia, sardegna
Said Karroui, 37 anni, operaio, Arco23 09 2009
Said Karroui, operaio marocchino di 37 anni, è morto decapitato dalla lama di una piccola ruspa, in un cantiere di Arco, sul lago di Garda, in Trentino, dopo essere caduto alla guida del mezzo lungo un pendio. Categorie : edilizia, trentino alto adige
Alberto Simoncelli, 43 anni, operaio, Brescia23 09 2009
Alberto Simoncelli, 43 anni, è morto precipitando per 15 metri dentro un cestello mentre riparava un tetto con un collega presso un’azienda di Brescia. Categorie : edilizia, lombardia
Fabio D’Ambretta, 26 anni, operaio, Gragnano23 09 2009
Fabio D’Ambretta, operaio 26enne, è morto schiacciato da una pedana di legno staccatasi da un un montacarichi, mentre lavorava nel settore dell’imballaggio in uno stabilimento di conserve di pomodoto a Gragnano. Categorie : campania, industria alimentare
Emanuel Depar, 29 anni, operaio, Verona22 09 2009
Emanuele Depar, 29 anni, operaio originario della Costa d’Avorio, è morto mentre lavorava al Quadrante Europa di Verona, colpito violentemente alla testa dal rimorchio di un Tir durante una manovra di retromarcia. Categorie : lavori vari, veneto
Agostino D’Azzo, 50 anni, operaio edile, Garlasco22 09 2009
Agostino D’Azzo, di 50 anni, è morto precipitando da un’altezza di sei metri, mentre lavorava alla costruzione del tetto in un’abitazione a Garlasco. Categorie : edilizia, lombardia
Anonimo, 61 anni, agricoltore, Valtopina18 09 2009
Un uomo di 61 anni è morto mentre stava lavorando in un campo di sua proprietà, ribaltandosi con la motozappa. Categorie : agricoltura, umbria
Simone Lazzarini, 35 anni, operaio, Padova15 09 2009
Simone Lazzarini, 35 anni, manutentore di ascensori è morto mentre stava lavorando alla manutenzione di un ascensore a Torre, quartiere di Padova, schiacciato dal movimento di un montacarichi. Categorie : edilizia, veneto
Fabrizio Boccato, 56 anni, operaio, Villafranca Padovana14 09 2009
Fabrizio Boccato, operaio di 56 anni, è morto mentre lavorava in una azienda di produzione vetro, schiacciato da tredici quintali di lastre di vetro cadute da un carrello trasportatore. Categorie : lavorazione del vetro, veneto
Celestino De Vincenzi, 44 anni, elettricista, Isola di Scala10 09 2009
Celestino De Vincenzi, 44 anni, elettricista, è morto folgorato mentre stava lavorando sull’impianto elettrico di un’azienda agricola ad Isola di Scala. Categorie : energia, veneto
Paolo Romano, 31 anni, operaio, Sora10 09 2009
Paolo Romano, operaio di 31 anni, è morto schiacciato da una bobina mentre stava lavorando in una cartiera di Sora. Categorie : industria della carta, lazio

venerdì 9 ottobre 2009

Le mozioni dei candidati alla segreteria del PD. Seconda parte.

In questo mese ci saranno le primarie all'interno del PD per decidere chi presiederà la segreteria e, di pari passo, sono stati fatti i primi passi della campagna elettorale per le prossime elezioni regionali. Che ci piaccia o no, che ci interessi o no, la politica italiana si muove, di pari passo con sentenze giudiziarie che potrebbero scompaginare i programmi dei protagonisti. In questo clima prosegue la disamina, in sintesi e suddivisa in più post, dei programmi proposti dai candidati alla segreteria del PD. E' un documento scritto da una persona di nome Alice Bassi, che non conosco e che comunque ha autorizzato tutti i partecipanti al forum ad usufruire del suo lavoro in quanto la cosa non può che farle piacere. I punti di seguito elencati sono stati estrapolati e sintetizzati dalle mozioni dei singoli candidati. Buona lettura.
1. PD e mondo del Lavoro.
Franceschini: ABBATTERE LE STORICHE BARRICATE che vedono contrapposti lavoratori e imprenditori e renderli protagonisti di un unico progetto comune, secondo un principio di solidarietà reciproca.
Marino: LOTTA ALLA PRECARIETA'; superamento della concezione di "lavoratore dipendente" in favore della diffusione di una cultura "auto-imprenditoriale" = ogni persona spende la propria professionalità e il proprio talento in un MERCATO DEL LAVORO FLESSIBILE; RIFORMA PROFONDA DEL MERCATO ITALIANO in senso meritocratico e liberale, puntando tutto sulla FORMAZIONE PROFESSIONALE del singolo individuo, premiato per il TALENTO E NON per una RACCOMANDAZIONE; riforma degli ammortizzatori sociali -> REDDITO e quindi potere d’acquisto A CHI SI RITROVA MOMENTANEAMENTE SENZA LAVORO.FLESSIBILITA', quindi, ma NON PRECARIETA'.
Bersani: ABBATTERE LE STORICHE BARRICATE che vedono contrapposti lavoratori e imprenditori e renderli protagonisti di un unico progetto comune, secondo un principio di solidarietà reciproca.
Conclusioni: I progetti di Franceschini e Bersani sono identici: i lavoratori e gli imprenditori devono collaborare a un progetto comune, superando le storiche differenze fra loro.Marino amplia il programma: vuole una riforma del mondo del lavoro, che deve diventare flessibile, rispettoso di chi vi entra e anche di chi vi esce. Reddito a chi resta senza lavoro. Selezioni e premi basati sul talento e non sulle raccomandazioni. Formazione professionale continua.
2. Sistema politico.
Franceschini: BIPOLARISMO e NON PARLAMENTARISMO; le alleanze vanno scelte prima dell'elezione al Parlamento; no al sistema proporzionale (che favorisce la rappresentatività ma anche la frammentarietà); sostiene il sistema MAGGIORITARIO (che favorisce la governabilità e la compattezza).
Marino: BIPOLARISMO; le alleanze vanno scelte prima dell'elezione al Parlamento; no al sistema proporzionale (che favorisce la rappresentatività ma anche la frammentarietà); sostiene il sistema MAGGIORITARIO (che favorisce la governabilità e la compattezza); COLLEGI UNINOMINALI -> i cittadini scelgono i propri rappresentanti; NO alle LISTE BLOCCATE.
Bersani: PARLAMENTARISMO RAFFORZATO -> Rafforzamento della funzione legislativa del Parlamento; no al sistema maggioritario (che favorisce la governabilità e la compattezza); sostiene il sistema PROPORZIONALE (che favorisce la rappresentatività ma anche la frammentarietà).
Conclusioni: Franceschini e Marino conducono un'analisi simile, con la differenza che Marino aggiunge il suo no alle liste bloccate e il sì alla possibilità dei cittadini di scegliere singolarmente tutti i loro rappresentanti.Bersani preferisce il sistema proporzionale alla tedesca, fortemente voluto da D'Alema, che favorisce la rappresentatività per più Partiti ma che - ne abbiamo avuto esperienza - frantuma la maggioranza e la governabilità del Paese.

giovedì 8 ottobre 2009

Lo strano caso della bocciatura della legge Alfano

Facciamo il punto. Cosa rimane di tutta questa brutta vicenda del cosiddetto lodo Alfano?
Intanto che non è un lodo ma, come ha definitivamente sancito la Corte Costituzionale, si tratta semplicemente di una legge, impropriamente chiamata Lodo, perchè si voleva forse far credere che fosse il frutto di un accordo condiviso, ma che tale non è. A meno di non sospettare un ennesimo inciucio tra maggioranza e opposizione o tra magistratura e politica o vattelapesca cosa. Ma questa strada credo che non sia percorribile. Una legge dunque, e per giunta incostituzionale. E qui si apre un altro scenario. La palesità della sua incostituzionalità è stata ribadita, questa volta senza se e senza ma. La Corte ha stabilito che non si possono fare cambiamenti, perchè è il principio di fondo ad essere sbagliato: la legge non può essere diversa tra i vari cittadini italiani e non può neanche incorrere, come diceva Ghedini, ad una diversa applicabilità, pur in presenza di una uguaglianza di principio. Ma questo significa che il Capo dello Stato ha commesso una leggerezza, e continua a commetterne se l'altro giorno, dopo la firma allo scudo fiscale, ha contestato ad un cittadino che protestava per questa sua ennesima solerzia, dicendo che della Costituzione non aveva capito nulla. E sapete con quali argomenti? "Se io non firmo me la rimandano indietro e allora sono costretto a firmarla". Io non credo che questo possa essere un argomento sostenibile. Certo che gliel'avrebbero rimaandata indietro, signor Presidente, ma lei intanto avrebbe dato un segnale di insofferenza. Come la mettiamo ora con questo schiaffo da parte della Corte? Se lei avesse provato ad ostacolare la legge Alfano, ora nessuno potrebbe dirle nulla, ma lei ha voluto firmare stabilendo il record del mondo in fatto di velocità.
E veniamo alle conserguenze. Io credo che non accadrà nulla, anche se mi sembra strano questo attaccamento alla notizia. Eppure la stessa cosa è successa nel 2004 e non mi pare che se ne sia parlato tanto, che ci fossero state tante pressioni attorno alla questione, o addirittura i clacson delle auto in giro per alcune città. Certo, forse è passato del tempo e io non ricordo bene, è possibile. Ma questa volta mi sembra un po' diversa la situazione. Una cosa è certa: è bene che le cose rimangano come stanno. A meno che il clima non sia creato ad arte per richiedere elezioni anticipate, che naturalmente favorirebbero e rafforzerebbero l'attuale premier. A questo punto la palla passerebbe, manco a dirlo, al Presidente della Repubblica, l'unico che ha il poterre di sciogliere le Camere. Che vi devo dire, io spero che, nell'eventualità, a mio avviso improbabile, di dimissioni del Premier, il Presdiente Napolitano questa volta si fermi a riflettere su tutte le conseguenze possibili, politiche, economiche e sociali, prima di prendere qualsiasi decisione.

mercoledì 7 ottobre 2009

Due parole sul nubifragio di Messina

Nell'alluvione di Messina sono morti, o ritenuti ormai tali, 35 persone, fra i quali ci sono, appunto, dieci dispersi di cui non si sa nulla, ma che certamente non hanno più speranza di essere ritrovati vivi. Una tragedia come ne succedono tante nel nostro Paese. Ed è la terza di quest'anno, dopo Viareggio e L'aquila, in cui vi sono state cause diciamo così accidentali, o naturali, ma pesante è anche e soprattutto la responsabilità di chi doveva salvaguardare la salute e la sicurezza dei nostri concittadini e non lo ha fatto. In questo caso, in particolare, da parte della protezione civile e di Bertolaso, è stata fatta passare l'idea che la colpa principale era stata delle abitazioni abusive, quindi i morti sono persone che non hanno rispettato delle regole. Per cui, credo a causa di questo messaggio subliminale, domenica le uniche partite cominciate con un minuto di ritardo sono state quelle delle squadre siciliane, nessuno si è impegnato, o perlomeno io non ne ho notizia, per aprire conti correnti in favore delle vittime e del territorio devastato dal cataclisma. Insomma, di questa tragedia, l'ennesima, ho come avuto l'impressione che le sue vittime siano di serie B rispetto ad altre e che i morti e i sopravvissuti si sono ridotti in queste condizioni per colpa loro. Bè, io non la penso così. Io credo che le istituzioni debbano essere un punto di riferimento per il popolo, l'ho detto tante altre volte in questo blog e lo ripeto. Il capo di un governo, un politico o un amministratore locale, devono guidare il popolo e porsi come punto di riferimento. Se uno chiede di costruire sugli argini di un fiume o in riva al mare io devo essere capace di dirgli di no. Non devo fare come ha fatto, ad esempio, Nino Strano, ve lo ricordate? Quello che festeggiò a spumante e mortadella la caduta del governo Prodi o quello stesso figuro che chiamò frocio e pezzo di merda un parlamentare che non si era allineato agli ordini del suo partito. E' chiaro che se uno mi viene a chiedere una licenza che è contro le regole, e mette in pericolo la sicurezza sua e di altri concittadini, io gli devo dire di no, non devo prendere la mazzetta e dirgli di sì. In quel caso non sbaglia la persona che chiede, ma sbaglia la persona che non conosce i pericoli e che ha pagato per ottenere qualcosa che riteneva scevro da pericoli ma che gli veniva vietato per chissà quali oscure ragioni. Anche perchè quel tipo di favori erano stati condonati da un governo altrettanto scellerato, che nel frattempo aveva inviato mesaggi possibilisti ai suoi cittadini. In definitiva, io non credo che la croce di quanto è successo la debbano come al solito portare i poveri cittadini, ma debba essere data, con tutte le motivazioni del caso, a chi non ha saputo governare per la gente ma per il proprio portafoglio e per il proprio tornaconto personale.

martedì 6 ottobre 2009

I candidati alla segreteria del PD. 1° puntata.

Questo mese di ottobre è importantissimo per la politica italiana. E' iniziato col botto della sentenza sul lodo Mondadori, proseguitrà con la decisione sul lodo Alfano, ci saranno le primarie allì'interno del PD per decidere chi presiederà la segreteria e, di pari passo, sono stati fatti i primi passi della campaghna elettorale per le prossime elezioni regionali. Che ci piaccia o no, che ci interessi o no, la politica itasliana si muove, di pari passo con sentenze giudiziarie che potrebbero scompaginare i programmi dei protagonisti.In questo clima voglio proporvi una sintesi, suddivisa in più post, dei programmi proposti dai candidati alla segreteria del PD. E' un documento scritto da una persona di nome Alice Bassi, che non conosco e che comunque ha autorizzato tutti i partecipanti al forum ad usufruire del suo lavoro in quanto la cosa non può che farle piacere. I punti di seguito elencati sono stati estrapolati e sintetizzati dalle mozioni dei singoli candidati. Buona lettura.
1. La forma del Partito Democratico.
Franceschini: DIFESA DELLE PRIMARIE sia per l'elezione del Segretario nazionale che per quelli delle singole Regioni e locali; gli elettori non iscritti al PD contribuiscono in occasione delle grandi scelte. Restituire pieni poteri all'assemblea costituente, che viene eletta con le Primarie dai cittadini, e che invece ultimamente è stata sostituita dalla "Direzione Nazionale".
Marino: DIFESA DELLE PRIMARIE; COINVOLGIMENTO E COSTANTE APERTURA DEL PARTITO a tutti i suoi aderenti e sostenitori; partecipazione costante dei cittadini alle decisioni del Partito, anche attraverso gli strumenti che la nostra era della tecnologia ci fornisce; coinvolgimento dei Circoli nelle scelte del PD.
Bersani: RIFORMA DELLE PRIMARIE, in modo che non siano aperte per l'elezione dei Segretari; diritto di voto per le cariche interne destinato ai soli tesserati del PD, gli altri possono contribuire solo dove lo Statuto lo permette; favorevole all'indizione di Primarie nel caso in cui si tratti di scegliere il candidato premier della coalizione di Governo.
Conclusioni: Franceschini e Marino auspicano un'apertura del Partito Democratico, che con Marino si verifica a tutto tondo, mentre con Franceschini si parla di contributo dei non iscritti solo in occasione delle grandi scelte. Bersani vuole che questi partecipino solo quando lo Statuto lo permette.Inoltre, Bersani si ritiene favorevole alle Primarie solo in occasione della scelte del leader della coalizione di Governo, ossia: PD + alleanze con altri Partiti.
2. La posizione del PD nel sistema politico; PD e Alleanze.
Franceschini: CENTROSINISTRA (senza trattino), il PD deve essere il perno della coalizione di Governo (= PD + alleanze). Non è da escludere un'alleanza con l'UDC (sponsorizzata da Francesco Rutelli), ma è disilluso in merito, differenze fra le due realtà di Partito; non vuole alleanze con Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani, che hanno portato in passato ad alleanze frammentarie e litigiose; alleanze sui punti programmatici del PD.ù
Marino: AREA PROGRESSISTA; vuole che gli alleati si organizzino intorno ai punti del Programma del PD; non auspica alleanze con Partiti definiti, bensì con tutta l'area progressista che voglia aderire e sostenere i punti programmatici della linea politica (che deve essere chiara e limpida) decisa dal PD; il PD deve essere il perno della coalizione di Governo.
Bersani: SINISTRA - CENTRO-SINISTRA; auspica alleanze con tutti, dall'UDC a Rifondazione Comunista, sulla base di punti programmatici (NB.: Casini ha rifiutato qualsiasi alleanza preveda anche la presenza di Rifondazione e dei Comunisti Italiani).
Conclusioni: Franceschini non chiude all'idea di un'alleanza con l'UDC, ritenendola però improbabile a causa delle differenze sostanziali fra le realtà dei due Partiti; Bersani vuole un'alleanza allargata a tutto il centro-sinistra. Sia Marino che Bersani - e anche Franceschini - vogliono alleanze sulla base dei punti programmatici del PD, ma la differenza sta nel fatto che Bersani vuole un'alleanza a base allargata a tutto il centro-sinistra, mentre Marino vuole alleanze non con Partiti bensì con persone che condividono i punti del Programma del PD e che si riconoscano nell'area progressista del Paese. Arrivederci alla prossima puntata.

lunedì 5 ottobre 2009

Nucleare: l'appello ambientalista spinge le regioni alla rivolta.

Buone notizie dal fronte anti-nucleare! A seguito dell’appello rivolto l’11 settembre da Greenpeace, Legambiente e WWF ai Governatori e a tutti gli assessori competenti, Calabria, Toscana, Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Umbria, Puglia, Campania e Basilicata hanno impugnato di fronte alla Corte Costituzionale la Legge 99/2009. Con questa legge, infatti, il Governo cerca di imporre la localizzazione delle centrali, schiacciando le competenze delle Regioni e ignorando le scelte dei cittadini. Contro la delega nucleare al Governo si è scatenato un vero e proprio “effetto domino”. Una dopo l’altra le Regioni hanno alzato la voce. È il risultato che si voleva ottenere. Una valanga che ha travolto anche le cosiddette “regioni amiche”: nei Consigli Regionali di Sardegna, Veneto e Sicilia, governate dal centrodestra, si vede come la scelta nucleare ha messo in difficoltà la stessa maggioranza. La Legge 99/2009 è molto pericolosa. Mette completamente fuori gioco le Regioni sulla localizzazione degli impianti nucleari per la produzione dell’energia elettrica, sugli impianti per la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi o per lo smantellamento degli impianti nucleari. Tutto questo in contrasto con quanto stabilito dal Titolo V della Costituzione sui poteri concorrenti delle Regioni in materia di Governo del territorio e sul rispetto del principio di leale collaborazione. Il nucleare è una fonte energetica insicura e costosa. La gestione a lungo termine delle scorie nucleari non è stata risolta da nessun paese e non c’è una tecnologia che non possa essere utilizzata anche per produrre materiali per le bombe atomiche. Inoltre, il nucleare sottrae tempo e denaro allo sviluppo e utilizzo di fonti rinnovabili ed efficienza energetica. Alternative davvero sicure, energeticamente più rilevanti e con maggiore impatto occupazionale. Ora che undici Regioni, ovvero il 56 per cento del territorio italiano, hanno detto formalmente “no” al nucleare, il nostro governo ha una sola scelta: fare marcia indietro!
Naturalmente le associazioni ambientaliste ritengono che è stata vinta una battaglia, ma la guerra è ben lungi dall'essere vinta. Quindi contano sempre sul coivolgimento, anche economico, della gente e di chiunque sia in grado di fornire dati e informazioni utili alla causa.

domenica 4 ottobre 2009

Per non dimenticare; i morti sul lavoro dal 26 agosto al 9 settembre

Continua il viaggio intrapreso da questo blog nel mondo delle mortalità sul lavoro. L'obiettivo è quello di rendere omaggio a quei piccoli eroi quotidiani, vittime di tante cause, ma anche, e a volte soprattutto, di una politica che disattende i propri doveri, per inseguire spesso obiettivi a breve scadenza e con mera finalità elettorale. Per loro chiedo un pensiero e, per chi ci crede, una preghiera durante la messa domenicale.
Giovanni Natale, 43 anni, operaio, Chieti9 09 2009
Giovanni Natale, 43 anni, capo officina, è morto per essere precipitato da una piattaforma mobile in avaria in una azienda a Chieti. Categorie : abruzzo, meccanica
Luciano Runco, 56 anni, operaio, Martellago9 09 2009
Luciano Runco, operaio verniciatore di 56 anni, è morto travolto da una trave in ferro mentre lavorava in una azienda metalmeccanica a Martellago. Categorie : meccanica, veneto
Daniele Treppo, 46 anni, imbianchino, Artegna9 09 2009
Mario Menis, di 80 anni, imprenditore, e Daniele Treppo, di 46 anni, artigiano imbianchino, sono morti ad Artegna per il cedimento di un tetto mentre lo stavano ispezionando. Categorie : edilizia, friuli venezia giulia
Mario Menis, 80 anni, Artegna9 09 2009
Mario Menis, di 80 anni, imprenditore, e Daniele Treppo, di 46 anni, artigiano imbianchino, sono morti ad Artegna per il cedimento di un tetto mentre lo stavano ispezionando. Categorie : edilizia, friuli venezia giulia
Gennaro Goglia, 55 anni, autista, Forlì8 09 2009
Gennaro Goglia, 55 anni, è morto nel piazzale di un’isola ecologica a Coriano di Forlì, schiacciato tra la motrice e il rimorchio del suo mezzo pesante. Categorie : emilia romagna, trattamento rifiuti
C.G., 72 anni, Milano7 09 2009
C.G. di 72 anni è morto precipitando da un balcone del secondo piano mentre riparava la caldaia di un conoscente a Milano. Categorie : idraulica, lombardia
Anonimo, boscaiolo, Aldino3 09 2009
Un boscaiolo è morto travolto da un albero mentre tagliava il bosco nella zona di Aldino. Categorie : silvicoltura, trentino alto adige
Aldo Carlotti, 79 anni, Lunano1 09 2009
A Lunano un uomo di 79 anni, Aldo Carlotti, è morto colpito al torace dalla pala meccanica azionata dal figlio, mentre era impegnato in un lavoro di contenimento di un muro. Categorie : lavori vari, marche
Michele Doria, 36 anni, operaio, Grottaglie1 09 2009
Michele Doria, 36 anni, è morto in una marmeria di Grottaglie, colpito alla testa da una lastra di marmo. Categorie : estrazioni minerarie, puglia
Donato Trombetta, 50 anni, operaio, Serino1 09 2009
Donato Trombetta, operaio di 50 anni, è morto cadendo da una tettoia a Serino, all’interno di un’azienda agricola per la produzione e il commercio di castagne, mentre era impegnato nella rimozione della copertura in lamiera di una tettoia per il ricovero degli attrezzi. Categorie : agricoltura, campania
Alfonso Curto, 52 anni, operaio, Messina1 09 2009
E’ morto dopo due mesi Alfonso Curto, 52 anni, operaio edile, rimasto ferito dopo un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere nella zona tra Catania e Messina. Categorie : edilizia, sicilia
Gianni Petrelli, 46 anni, operaio, Bagnacavallo31 08 2009
Gianni Petrelli, operaio di 46 anni, è morto investito da un’automobile mentre lavorava in un cantiere sull’A14 bis all’altezza dell’autogrill Sant’Eufemia, nel tratto tra Fornace Zarattini e Bagnacavallo in direzione di Imola. Categorie : emilia romagna, lavori stradali
Antonino Di Diego, 34 anni, operaio, Vignole Borbero29 08 2009
Antonino Di Diego, operaio di 34 anni, mentre stava facendo una saldatura presso una azienda di carpenteria di Vignole Borbera, è morto travolto da una pesante struttura di ferro. Categorie : meccanica, piemonte
Maurizio Biancalani, 48 anni, imprenditore, Quarrata29 08 2009
Maurizio Biancalani, 48 anni, co-titolare di una ditta che produce materiale plastico, ha perso la vita schiacciato da un carico a Quarrata. Categorie : chimica, toscana
Cezar Ungurianu, 30 anni, operaio agricolo, Genzano di Lucania28 08 2009
Cezar Ungurianu, rumeno di 30 anni, è morto a Genzano di Lucania (Potenza) dopo essersi ribaltato con il trattore. Il rumeno era domiciliato proprio presso l’azienda agricola in località Monteserico. Categorie : agricoltura, basilicata
Gheorge Wladut Asavei, 28 anni, operaio, Bardineto27 08 2009
A Bardineto Gheorge Wladut Asavei, romeno di 28 anni, è morto per schiacciamento della cassa toracica forse investito da un mezzo agricolo mentre era impegnato nei campi. Categorie : agricoltura, liguria
Paolo Marchesi, 28 anni, operaio, Gorgonzola26 08 2009
Paolo Marchesi, 28 anni, operaio, è morto mentre lavorava alla manutenzione di un elevatore per auto in un condominio di Gorgonzola. Categorie : lavori stradali, lombardia

venerdì 2 ottobre 2009

Vicina l'approvazione della nuova legge sul testamento biologico.

E' vicino il tempo in cui si deciderà per la nuova legge sul testamento biologico, dopo che anche la Germania si è dotata di una normativa nel settore. Sentiamo il perere recente di due dei maggiori protaginisti nel parlamento.
Ignazio Marino, durante la presentazione di un libro, la scorsa settimana, a Viareggio, ha dichiarato: "Ci sono degli interrogativi, sul fine vita e sulla fecondazione, che non possiamo ignorare e non possiamo affrontare senza ascoltare il parere della comunità scientifica. Uno stato può anche decidere di non darsi una legge riguardo a questi temi, cosa che peraltro ritengo sbagliata, ma non può fare una legge del genere ignorando il parere degli esperti. Ed è questa la strada che è stata imboccata in Italia sul testamento biologico e sulla fecondazione assistita. E' necessario lasciare al paziente la scelta se sottoporsi o meno a determinate cure. Una legge è necessaria - incalza il senatore del Pd - non dobbiamo pensare che in sua assenza nessuno prenda decisioni del genere: in questo stesso momento, probabilmente, in una delle rianimazioni d'Italia, un medico sta facendo una scelta di vita o di morte riguardo a un paziente. Perché non dovremmo poter intervenire su un dilemma di questa importanza o lasciare che una persona a noi cara possa farlo?"
Di tutt'altro tenore le dichiarazioni di Eugenia Roccella: "Marino stia tranquillo: gli esperti vengono opportunamente consultati, ma le decisioni legislative spettano, in democrazia, a Governo e Parlamento. Sui temi di biopolitica assistiamo spesso a uno strano spettacolo. Chi si appella alla scienza ha spesso un atteggiamento profondamente antiscientifico e ideologico. Le certezze scientifiche in materia di stati vegetativi, capacità di coscienza e sensibilità al dolore sono pochissime, tanto che la comunità scientifica internazionale, dopo aver bocciato la definizione di stato vegetativo 'irreversibile' o 'permanente', sembra ormai orientata a cambiarla completamente. Non sembra possibile infatti definire - aggiunge - una condizione patologica in base al livello di coscienza; tutto questo dovrebbe farci ricorrere sempre di più al principio di precauzione che è alla base del dubbio laico".
Le parti hanno iniziato ad affilare le armi in vista della discussione parlamentare. Quello che mi preme sottolineare è che stiamo parlando, oltre che di scienza, anche di diritti e, in un paese democratico, l'ultima parola dovrebbe spettare ai cittadini, anche perchè, qualunque decisione in merito, avrà conseguenze importanti su alcuni di loro.

giovedì 1 ottobre 2009

E' morto un bambino ...

A Martano è morto un bambino, aveva solo 11 anni. Passeggiava con la sua bicicletta, si è fermato ad un incrocio semaforizzato, era rosso. Gli si è affiancato un camion, allo scattare del verde, pare che il veicolo abbia svoltato a destra, una manovra vietata, mentre il piccolo, con la sua bici, ignaro del pericolo sia andato dritto. Le ruote del camion hanno travolto il bambino decretandone la morte. Pare che il camionista, un ragazzo di 22 anni, abbia cercato di fuggire, in preda al panico, dopo essersi reso conto della disgrazia. Lo hanno ritrovato i carabinieri della locale stazione e lo hanno arrestato. Subirà un processo per omicidio colposo ed omissione di soccorso. Una notizia drammatica, tragica, come lo sono tante altre. Pochi attimi, una vita si spegne, una cittadina sotto shock, due famiglie straziate, per motivi diversi, da un dolore atroce. Una storia come tante purtroppo ne accadono per le strade del mondo. Perché ne parlo.
A parte l'emozione del momento, creata da un fulmine abbattutosi, in tutta la sua violenza distruttiva, nella mia sfera d'azione abituale, mi ha colpito, di tutta questa vicenda, la domanda che mi ha fatto mio figlio, più o meno della stessa età del ragazzo scomparso. A scuola, una maestra gli ha detto che Dio aveva bisogno di un angelo. Così, mio figlio, che lì per lì ha accettato quelle parole, poco a poco ci ha riflettuto su, ha ripercorso la drammatica sequenza degli eventi e poi, con la dolcezza di un bambino, mi ha chiesto: "Ma, papà, se Dio aveva bisogno di un angelo, perchè ha scelto un modo così tragico, doloroso, per farlo morire. Lui che era il migliore ragazzo dell'oratorio, l'unico che non diceva parolacce. Davvero non c'era un modo più sereno per prenderselo?"
Che volete che vi dica, gli ho spiegato che non c'è un modo sereno o doloroso per morire, la morte è sempre un evento drammatico. Ho cercato di dargli delle risposte ma, credetemi, in fondo in fondo, sono rimasto senza parole.