"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

venerdì 13 agosto 2010

Il delirio della Regione Salento

Con disappunto, ho appena visto un servizio, l'ennesimo, su questa fantomatica Regione Salento, su cui tutti, sembra, sono d'accordo. Personalmente non condivido. Partendo dal fatto che bisognava abolire le province, qualcuno mi sa spiegare a cosa serve questa ennesima moltiplicazione di poltrone in un periodo di crisi? I politici si riempirebbero le tasche, se mai ce ne fosse ancora bisogno, invece di muovere il fondoschiena e andare a Bari a pretendere, battendo i pugni, quello di cui hanno bisogno per i propri territori. E' sicuramente più facile e più redditizio spacciare per una esigenza del popolo una propria esigenza. In questi casi si dice sempre "E' il popolo che ce lo chiede", quando invece al popolo non interessa proprio nulla, tranne che avere servizi che funzionano, un lavoro stabile, uno stipendio adeguato ad una vita dignitosa. Insomma tutto quello che Pertini, riassumeva nello slogan libertà e giustizia sociale. Questo chiede la gente, non le loro capriole, non i loro schifosi gargarismi, fatti per nascondere le loro incapacità e la loro ingordigia che ormai non si ferma più davanti a nulla.
Non bastano le miserie di un sud Italia sempre più lontano dal nord e sempre più avvitato su se stesso, non basta una crisi economica ancora ben lungi dall'essere superata, non bastano le mille promesse elettorali sull'abolizione delle province, perché bisognava risparmiare, ora questi, senza vergogna, si permettono pure il lusso di chiedere, a spese nostre, si capisce, una nuova moltiplicazione di poltrone. Se raggiungeranno l'accordo per un referemdu, mi auguro che la gente per bene li faccia risvegliare dal delirio nel quale si sono irrimediabilmente persi.