"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

martedì 31 gennaio 2012

Italia unita contro un solo nemico.

E' di qualche giorno il sostegno che la Lega ha dato all'amico degli amici, Nicola Cosentino, napoletano e sospettato di camorra. Sono delle ultime settimane i dati che confermando l'allarme lanciato da più parti in Italia, non ultimo quello forte di Roberto Saviano, circa il fatto che nel Nord , in Lombardia, a Milano, vi è una forte presenza di famiglie in odore di mafia. In particolare la 'ndrangheta pare abbia messo solide radici nella città meneghina.

Ma non è vero, si diceva in un primo momento per nascondere. E poi, se anche fosse, si è detto in un secondo momento, la differenza fra nord e sud non è nella delinquenza che, certo, è presente un po' dappertutto e ci mancherebbe altro. Quello che cambia è la mentalità, al sud ci sono i pigri, un tessuto sociale che vive nella cultura del privilegio, i furbi che scansano il lavoro e cercano le prebende dello Stato. Al nord ci sono i lavoratori, la gente del fare. E poco importa se poi i lavoratori del nord sono anche meridionali o loro figli.

Ma dopo Cortina e Milano (ma anche Roma), dopo che il 30 (trenta) per cento degli esercenti dei servizi commerciali non erogava lo scontrino, dopo che il ricavato a Cortina è schizzato del 400 (quattrocento) per cento e a Milano del 200 (duecento) per cento, beh, allora io non credo che l'Italia sia poi così divisa su questo versante, soprattuto alla luce del fatto che la Lega, quella di 'Roma ladrona', ha portato in Tanzania il ricavato del finanziamento pubblico (rimborsi elettorali), e dopo che il capo assoluto del PDL è implicato in un processo in cui verrà certamente condannato per corruzione, dal momento che Mills, nello stesso processo, ha già ricevuto una sentenza definitiva di condanna in prescrizione.

Allora smettiamola con questi infantilismi. Nord e sud sono solo un luogo geografico, la gente, nel bene e nel male, è sempre uguale ed è chiamata, al nord come al sud, a drizzare la schiena, uniti contro un solo nemico: una crisi senza precedenti.

venerdì 13 gennaio 2012

Il caimano è vivo e lotta contro di noi.

Il padrone del Milan pone il veto e l'affare Pato non si fa. A cascata non andrà in porto il trasferimento di Tevez al Milan e forse ci saranno ricadute anche su altri contatti che avevano preso corpo negli ultimi giorni.

Il padrone del Parlamento pone un aut aut (si scrive così perché è un latinismo, non una citazione anglofona, come alcuni sono portati a credere) e l'arresto sacrosanto di Cosentino non viene autorizzato. Chissà quante cose aveva da dire quell'uomo, per tenere buona anche la Lega del duro e puro (si fa per dire) Bossi. Ora perfino a Radio Padania sono venuti alla luce molti mal di pancia da parte del popolo leghista, anche perché una parte dei deputati del Carroccio aveva votato per l'arresto (sacrosanto).

I giudici della consulta bocciano i referendum per l'abolizione della vigente legge elettorale e c'è in particolare uno che esulta per lo status quo (altro latinismo, me ne scuso, ma oggi è proprio giornata), perché questa legge che il suo stesso ideatore aveva definito "porcata" (da cui il famoso porcellum e sono tre ... i latinismi) gli aveva consentito, non solo di vincere le elezioni, ma di comprare secondo le necessità, uno o più parlamentari, utilizzando alternativamente soldi, posti di lavoro o semplicemente l'arma del ricatto, riducendo la Camera dei deputati in quel famigerato mercato delle vacche che era diventato, fino alle sue dimissioni spontanee (per la verità indotte dal rischio di fallimento delle sue aziende).

Tre avvenimenti hanno segnato la giornata di ieri. Apparentemente slegati l'uno dall'altro, ma in realtà molto sintomatici di una situazione in cui c'è sempre un uomo che continua ad imporre le sue decisioni, indipendentemente dalla volontà e dalle esigenze degli altri.