Questo mese di ottobre è importantissimo per la politica italiana. E' iniziato col botto della sentenza sul lodo Mondadori, proseguitrà con la decisione sul lodo Alfano, ci saranno le primarie allì'interno del PD per decidere chi presiederà la segreteria e, di pari passo, sono stati fatti i primi passi della campaghna elettorale per le prossime elezioni regionali. Che ci piaccia o no, che ci interessi o no, la politica itasliana si muove, di pari passo con sentenze giudiziarie che potrebbero scompaginare i programmi dei protagonisti.In questo clima voglio proporvi una sintesi, suddivisa in più post, dei programmi proposti dai candidati alla segreteria del PD. E' un documento scritto da una persona di nome Alice Bassi, che non conosco e che comunque ha autorizzato tutti i partecipanti al forum ad usufruire del suo lavoro in quanto la cosa non può che farle piacere. I punti di seguito elencati sono stati estrapolati e sintetizzati dalle mozioni dei singoli candidati. Buona lettura.
1. La forma del Partito Democratico.
1. La forma del Partito Democratico.
Franceschini: DIFESA DELLE PRIMARIE sia per l'elezione del Segretario nazionale che per quelli delle singole Regioni e locali; gli elettori non iscritti al PD contribuiscono in occasione delle grandi scelte. Restituire pieni poteri all'assemblea costituente, che viene eletta con le Primarie dai cittadini, e che invece ultimamente è stata sostituita dalla "Direzione Nazionale".
Marino: DIFESA DELLE PRIMARIE; COINVOLGIMENTO E COSTANTE APERTURA DEL PARTITO a tutti i suoi aderenti e sostenitori; partecipazione costante dei cittadini alle decisioni del Partito, anche attraverso gli strumenti che la nostra era della tecnologia ci fornisce; coinvolgimento dei Circoli nelle scelte del PD.
Bersani: RIFORMA DELLE PRIMARIE, in modo che non siano aperte per l'elezione dei Segretari; diritto di voto per le cariche interne destinato ai soli tesserati del PD, gli altri possono contribuire solo dove lo Statuto lo permette; favorevole all'indizione di Primarie nel caso in cui si tratti di scegliere il candidato premier della coalizione di Governo.
Conclusioni: Franceschini e Marino auspicano un'apertura del Partito Democratico, che con Marino si verifica a tutto tondo, mentre con Franceschini si parla di contributo dei non iscritti solo in occasione delle grandi scelte. Bersani vuole che questi partecipino solo quando lo Statuto lo permette.Inoltre, Bersani si ritiene favorevole alle Primarie solo in occasione della scelte del leader della coalizione di Governo, ossia: PD + alleanze con altri Partiti.
2. La posizione del PD nel sistema politico; PD e Alleanze.
Franceschini: CENTROSINISTRA (senza trattino), il PD deve essere il perno della coalizione di Governo (= PD + alleanze). Non è da escludere un'alleanza con l'UDC (sponsorizzata da Francesco Rutelli), ma è disilluso in merito, differenze fra le due realtà di Partito; non vuole alleanze con Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani, che hanno portato in passato ad alleanze frammentarie e litigiose; alleanze sui punti programmatici del PD.ù
Marino: AREA PROGRESSISTA; vuole che gli alleati si organizzino intorno ai punti del Programma del PD; non auspica alleanze con Partiti definiti, bensì con tutta l'area progressista che voglia aderire e sostenere i punti programmatici della linea politica (che deve essere chiara e limpida) decisa dal PD; il PD deve essere il perno della coalizione di Governo.
Bersani: SINISTRA - CENTRO-SINISTRA; auspica alleanze con tutti, dall'UDC a Rifondazione Comunista, sulla base di punti programmatici (NB.: Casini ha rifiutato qualsiasi alleanza preveda anche la presenza di Rifondazione e dei Comunisti Italiani).
Conclusioni: Franceschini non chiude all'idea di un'alleanza con l'UDC, ritenendola però improbabile a causa delle differenze sostanziali fra le realtà dei due Partiti; Bersani vuole un'alleanza allargata a tutto il centro-sinistra. Sia Marino che Bersani - e anche Franceschini - vogliono alleanze sulla base dei punti programmatici del PD, ma la differenza sta nel fatto che Bersani vuole un'alleanza a base allargata a tutto il centro-sinistra, mentre Marino vuole alleanze non con Partiti bensì con persone che condividono i punti del Programma del PD e che si riconoscano nell'area progressista del Paese. Arrivederci alla prossima puntata.
Nessun commento:
Posta un commento