In questo mese ci saranno le primarie all'interno del PD per decidere chi presiederà la segreteria e, di pari passo, sono stati fatti i primi passi della campagna elettorale per le prossime elezioni regionali. Che ci piaccia o no, che ci interessi o no, la politica italiana si muove, di pari passo con sentenze giudiziarie che potrebbero scompaginare i programmi dei protagonisti. In questo clima prosegue la disamina, in sintesi e suddivisa in più post, dei programmi proposti dai candidati alla segreteria del PD. E' un documento scritto da una persona di nome Alice Bassi, che non conosco e che comunque ha autorizzato tutti i partecipanti al forum ad usufruire del suo lavoro in quanto la cosa non può che farle piacere. I punti di seguito elencati sono stati estrapolati e sintetizzati dalle mozioni dei singoli candidati. Buona lettura.
1. PD e mondo del Lavoro.
Franceschini: ABBATTERE LE STORICHE BARRICATE che vedono contrapposti lavoratori e imprenditori e renderli protagonisti di un unico progetto comune, secondo un principio di solidarietà reciproca.
Marino: LOTTA ALLA PRECARIETA'; superamento della concezione di "lavoratore dipendente" in favore della diffusione di una cultura "auto-imprenditoriale" = ogni persona spende la propria professionalità e il proprio talento in un MERCATO DEL LAVORO FLESSIBILE; RIFORMA PROFONDA DEL MERCATO ITALIANO in senso meritocratico e liberale, puntando tutto sulla FORMAZIONE PROFESSIONALE del singolo individuo, premiato per il TALENTO E NON per una RACCOMANDAZIONE; riforma degli ammortizzatori sociali -> REDDITO e quindi potere d’acquisto A CHI SI RITROVA MOMENTANEAMENTE SENZA LAVORO.FLESSIBILITA', quindi, ma NON PRECARIETA'.
Bersani: ABBATTERE LE STORICHE BARRICATE che vedono contrapposti lavoratori e imprenditori e renderli protagonisti di un unico progetto comune, secondo un principio di solidarietà reciproca.
Conclusioni: I progetti di Franceschini e Bersani sono identici: i lavoratori e gli imprenditori devono collaborare a un progetto comune, superando le storiche differenze fra loro.Marino amplia il programma: vuole una riforma del mondo del lavoro, che deve diventare flessibile, rispettoso di chi vi entra e anche di chi vi esce. Reddito a chi resta senza lavoro. Selezioni e premi basati sul talento e non sulle raccomandazioni. Formazione professionale continua.
2. Sistema politico.
Franceschini: BIPOLARISMO e NON PARLAMENTARISMO; le alleanze vanno scelte prima dell'elezione al Parlamento; no al sistema proporzionale (che favorisce la rappresentatività ma anche la frammentarietà); sostiene il sistema MAGGIORITARIO (che favorisce la governabilità e la compattezza).
Marino: BIPOLARISMO; le alleanze vanno scelte prima dell'elezione al Parlamento; no al sistema proporzionale (che favorisce la rappresentatività ma anche la frammentarietà); sostiene il sistema MAGGIORITARIO (che favorisce la governabilità e la compattezza); COLLEGI UNINOMINALI -> i cittadini scelgono i propri rappresentanti; NO alle LISTE BLOCCATE.
Bersani: PARLAMENTARISMO RAFFORZATO -> Rafforzamento della funzione legislativa del Parlamento; no al sistema maggioritario (che favorisce la governabilità e la compattezza); sostiene il sistema PROPORZIONALE (che favorisce la rappresentatività ma anche la frammentarietà).
Conclusioni: Franceschini e Marino conducono un'analisi simile, con la differenza che Marino aggiunge il suo no alle liste bloccate e il sì alla possibilità dei cittadini di scegliere singolarmente tutti i loro rappresentanti.Bersani preferisce il sistema proporzionale alla tedesca, fortemente voluto da D'Alema, che favorisce la rappresentatività per più Partiti ma che - ne abbiamo avuto esperienza - frantuma la maggioranza e la governabilità del Paese.
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