"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

martedì 8 settembre 2009

Un giorno con Pannella

A causa del black out del mio computer, ieri mattina mi sono soffermato un po' davanti al monitor del mio televisore, così ho potuto assistere ad una breve intervista fatta da Corradino Mineo a Marco Pannella. Ne parlo perchè quest'ultimo, sarà pure un po' matto, ma quando parla bisogna ascoltarlo bene, con attenzione, perchè dice cose che nessuno dice. E infatti due cose, fra le altre, le ha dette.
In Italia è stata ripristinata la pena di morte. Nel senso che nel corso di quest'anno nelle carceri italiane si sono suicidati quaranta detenuti, mentre altri 13 sono morti per problematiche legate alle condizioni del sistema carcerario. A suffragio di tale affermazione è di stamattina la notizia che le carceri italiane ospitano oramai oltre 65.000 detenuti, un numero che è il più alto mai raggiunto. E di fronte a tutto questo non vi è nessuna urgenza di proporre una seria riforma della giustizia, perchè, a quanto pare, parte tutto da lì. Una legge che abbrevi i processi, svuotando gli istituti di pena di tutta quella gente in attesa di giudizio. Dall'altra parte, invece, si continua ad arrestare la gente per reati assurdi, come la detenzione di qualche spinello o di qualche piantina di marjuana in giardino.
Le due gambe del regime, come le ha chiamate lui, cioè il PDL e il PD (sorvoliamo sul fatto che vi sono nove radicali eletti nelle liste di quest'ultimo e andiamo al sodo), giocano sulla paura e sull'insicurezza della gente per tenere fermo il popolo, che è completamente insoddisfatto di come vanno le cose in Italia. E questa non è una novità, anche questo blog ha affrontato il tema a più riprese, è perfino inutile riportare gli articoli in cui si parla del tema della paura come del sentimento degli ignoranti. Viene creata, attraverso i media nazionali, una forma strisciante di insicurezza, nonostante i reati comuni, da diversi anni, registrano ormai un costante calo. Ha voglia Maroni a dire che grazie a lui e all'azione di questo governo sono diminuiti i reati. In questo modo la gente viene tenuta a bada ed è disposta ad avere i militari in strada o a prendersela con gli immigrati che, come già detto in un altro post, statistiche alla mano, c'entrano ben poco o assolutamente nulla, sia col fenomeno della delinquenza, sia con la mancanza dei posti di lavoro.
Pannella è un grande, con poche pennellate ha fatto un ritratto della società italiana con il suo irriducibile sorriso sulle labbra, come fa anche Beppe Grillo, che viene tacciato di essere un comico qualunquista. E quel che è peggio è che la descrizione reale e cruda non mi è piaciuta per niente.

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