Ieri ho incontrato il mio amico Fulvio e con lui discutevamo di come si sia degradato l’ambiente politico in Italia. Si discuteva di come si sia passati a parlare di prostitute e non di programmi. Lo facevamo da posizioni diverse, certo, ma le conclusioni erano pressocché identiche. Tutto ruota sulle gesta di un uomo e non sulla società civile e su cosa si potrebbe fare per migliorarla. La colpa, che io davo a quell’uomo, il mio amico la dava alla stampa. Certamente, ragionandoci un po’ su, fuori dalla concitazione della discussione, la stampa ha le sue colpe, perché ha seguito quell’uomo sul suo terreno. Ma non riesco a smettere di pensare che comunque la scintilla di tutto sta nel comportamento di una persona, e dei suoi collaboratori, che dovrebbero essere un punto di riferimento per la gente e che invece non lo è. Immaginiamo ad esempio un padre che trascura il suo aspetto, dice parolacce, fuma, beve, porta donne in casa in presenza dei suoi figli. Allo stesso tempo, però, non gli fa mancare nulla rispetto agli insegnamenti, alla nutrizione e quant’altro. Certo a quel padre non si potrebbero togliere i bambini, ma d’altra parte bisogna anche dire che non dà loro un buon esempio. Ecco, è questo il punto, se un ministro continua a dire ‘fannulloni’, ‘panzoni’, oppure ‘io con la bandiera mi ci pulisco il culo’, o ancora se un primo ministro va a letto con donne che non sono la propria moglie e lo fa senza il minimo pudore, accampando la scusa che non le ha pagate, e questo dopo che su di lui ci sono sospetti di corruzione, mafia, massoneria, allora è chiaro che c’è qualcosa che non va. Io credo che il governo di un Paese democratico debba essere asettico, laico, né di destra, né di sinistra, debba fare cose rivolte a dare ai cittadini sempre maggiori diritti, accompagnati da doveri, perché è giusto regolamentare i diritti, perché sennò ognuno fa come gli pare. Ad esempio, per assurdo, un governo dovrebbe fare una legge sulle unioni civili anche se non ci crede. Deve comunque regolamentare l’aborto, il divorzio, il testamento biologico, poi all’interno di una legge si cerca di fissare dei paletti, quanto più larghi possibili, di modo che ognuno, secondo coscienza sceglie per sé. Contemporaneamente si cerca di elevare la morale del popolo con campagne di educazione sociale e con un comportamento rigoroso che possa essere da esempio per tutti.
Ma mi rendo conto che questa è utopia, sogni probabilmente irrealizzabili, ma migliorare rispetto alla realtà attuale si può. E devono esserci ampi margini di miglioramento se anche il mio amico Fulvio, che pure non la pensa come me, a tratti, comincia a darmi ragione.
Ma mi rendo conto che questa è utopia, sogni probabilmente irrealizzabili, ma migliorare rispetto alla realtà attuale si può. E devono esserci ampi margini di miglioramento se anche il mio amico Fulvio, che pure non la pensa come me, a tratti, comincia a darmi ragione.
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