Quest'estate, in occasione di un viaggio, per la prima volta, ho effettuato un tratto di percorso via mare. Ho attraversato l'Adriatico ed ho riportato le mie sensazioni in una breve poesia che voglio regalare ai lettori, assidui od occasionali, di questo blog.
Naturalmente, vi prego, a caval donato non si guarda in bocca.
Braccio di mare
Gocce di schiuma che bagna la pelle
in questo braccio di mare e di stelle,
in questa notte di Mediterraneo,
vissuta mai, come un estraneo.
Vento di poppa scompiglia i capelli,
dormono scomodi due fratelli,
gente che giace nel corridoio,
ragazze parlano inglese, mi annoio.
Ora una timida alba si affaccia,
cerco i delfini, non ce n'è traccia,
si vedono i monti, la terra è vicina,
il luccichio di una cittadina
lento si spegne, per lasciare il posto
a un sole maestoso, che stava nascosto.
Si sfalda il buio, riappare il creato ...
Un nuovo giorno di luce è già nato.
in questo braccio di mare e di stelle,
in questa notte di Mediterraneo,
vissuta mai, come un estraneo.
Vento di poppa scompiglia i capelli,
dormono scomodi due fratelli,
gente che giace nel corridoio,
ragazze parlano inglese, mi annoio.
Ora una timida alba si affaccia,
cerco i delfini, non ce n'è traccia,
si vedono i monti, la terra è vicina,
il luccichio di una cittadina
lento si spegne, per lasciare il posto
a un sole maestoso, che stava nascosto.
Si sfalda il buio, riappare il creato ...
Un nuovo giorno di luce è già nato.
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