Ancora un articolo pubblicato da Doctornews, che vi propongo volentieri, visto il clamore e le paure che ha rinnovato la morte della donna di Messina.
"Sono in arrivo, già entro questa settimana, le linee guida del ministero del Welfare sui casi gravi di nuova influenza A. "Mercoledì (oggi per chi legge) discuteremo nell'Unità di crisi del ministero le misure che abbiamo predisposto per questi casi acuti di polmonite. E mercoledì stesso, massimo giovedì, emaneremo una circolare o ordinanza per spiegare alle Regioni come devono comportarsi in questi casi". Lo ha annunciato il viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio. "Al momento attuale non si sono verificate mutazioni del virus H1N1. L'andamento di questa influenza continua a essere più benigno del previsto", aggiunge il viceministro, che nelle scorse settimane aveva stimato un numero di casi gravi in Italia pari a circa duecento. "Proseguiamo nella direzione intrapresa - conclude - non ci sono motivi di preoccupazione legati agli avvenimenti degli ultimi giorni. Un decesso come quello della donna di Messina ce l'attendevamo". Fazio ha anche rassicurato i presenti sui piani di distribuzione del vaccino: "Il vaccino anti-H1N1 sarà pronto come abbiamo sempre detto tra il 15 ottobre e il 15 novembre - ribadisce Fazio - non abbiamo motivo di pensare che ci siano ritardi importanti. Può darsi che ci siano" dei ritardi, puntualizza il viceministro, "ma le prime dosi dovrebbero arrivare nei tempi previsti".
Margaret Chan, direttrice generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), precisa inoltre che il virus H1N1 non è mutato. Chan ha sottolineato che lo sviluppo dei vaccini per contrastare il virus sta procedendo rapidamente e in modo efficace. "Il virus può mutare in ogni momento - spiega Chan - ma da aprile, in base ai campioni su cui stanno lavorando i laboratori a livello mondiale, non ci sono state variazioni sostanziali dell'A-H1N1". Stando alle stime, a livello planetario la produzione di sieri si attesterà a 3 miliardi di dosi l'anno. "Solo i pazienti ad alto rischio come le persone obese o con patologie croniche - sottolinea infine la numero uno dell'Oms - corrono il pericolo di ammalarsi gravemente a causa del virus".
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