"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

mercoledì 2 settembre 2009

La Comunità cenacolo di Medjugorje

L'esperienza più sorprendente del mio viaggio a Medjugorje è stata l'incontro con una comunità di ex-tossicodipendenti, la Comunità Cenacolo di suor Elvira. Certamente di comunità ce ne sono tante in Italia e nel mondo e tutte hanno dei metodi, più o meno giusti, per cercare di ricondurre quei poveri disgraziati sulla giusta via. Fin qui, dunque, nulla di nuovo. La cosa sorprendente, e credo unica, rispetto alle altre è il metodo utilizzato dalla comunità Cenacolo. A coloro che vengono accolti viene proposto, oltre che uno stile di vita semplice, familiare, disciplinato, la riscoperta della preghiera e del lavoro (“ora et labora”), dell’amicizia vera, del sacrificio e della fede viva in Gesù. La spiritualità della Comunità è profondamente eucaristica e mariana. Si alternano nella giornata momenti di preghiera (Rosario, Adorazione Eucaristica, Liturgia delle Ore), di lavoro, di condivisione profonda della propria vita davanti alla Parola di Dio e ai fratelli, di gioco, di festa. Alla base di questo metodo c'è la convinzione che la vita cristiana nella sua semplicità e pienezza sia la risposta vera ad ogni inquietudine del cuore, e che l’incontro con Dio fa rinascere l’uomo alla speranza. In Comunità non si fuma, non si beve, non c’è la televisione (si vede solo qualche film o partita) nè i giornali, la musica viene opportunamente selezionata, non c’è tempo libero da “autogestirsi”, non si ricevono telefonate per un periodo, se non in casi indispensabili. Tutto questo è fatto perché uno possa concentrarsi al massimo su se stesso senza “fughe” e distrazioni esterne, affinché sia un periodo fruttuoso per la vita. Questo metodo dà una maggiore opportunità di conoscenza e di stima reciproca e la consapevolezza che la gioia vera non nasce dalle cose che hai, non dipende dalle cose fuori di te, ma da ciò che sei dentro. In sostanza, l'insegnamento è che quando si ha tutto, difficilmente si riesce ad avere una felicità piena, invece, una vita semplice, vera e pulita, riesce a dare la gioia nel cuore e la voglia di vivere. Insomma, l’obiettivo che viene testardamente perseguito è quello di imparare a vivere la propria vita in modo sereno alla luce della Parola di Dio e di un vero confronto con i fratelli e le sorelle della Comunità. La persona che ci ha illustrato questo metodo ha utilizzato la parola Cristoterapia. E' questa la novità, una terapia che passa attraverso il sacrificio e la preghiera. E' questo il miracolo, la conversione e la fede in una vita migliore, oltre che in un'entità sovrumana. Un evento straordinario e quotidiano che si inserisce perfettamente nel contesto del luogo, fermo restando che la Comunità conta ormai 60 case in tutto il mondo ed applica ovunque lo stesso fruttuoso metodo.

1 commento:

  1. Aironeazzurrochevola12 giugno 2010 alle ore 17:04

    Mi hanno parlato di questa comunità a Medjugorie e mi piacerebbe visitarla....

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