"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

mercoledì 17 giugno 2009

Succede intorno a noi.

Succede che un ministro della repubblica (Mariastella Gelmini) venga invitata alla presentazione di un libro e, contestata, lasci la manifestazione prima del tempo. Succede poi che oltre un migliaio di terremotati sbarchi a Roma al grido di 'Buffoni, fuori i soldi che ci avevate promesso, vogliamo tornare nelle nostre case' e che non vengano ricevuti da nessuno, nè quasi ripresi dalle TV di regime che preferiscono intervistare, chissà perchè, Formigoni, governatore della regione Lombardia, che parla della tempestività delle operazioni di ricostruzione. Che fine ha fatto il governatore della Regione Abruzzo, per esempio? Succede che il capo del governo parli di golpe, senza che nessuno batta ciglio, come se stesse parlando del caviale che gli è rimasto sullo stomaco. Succede anche che uno di leader (?) della più sgangherata opposizione del dopo guerra, D'Alema, parli di scosse, generando un vespaio nella maggioranza. Ora, io dico, o sono tutti impazziti, oppure c'è qualcosa che non va e che andrebbe indagato meglio. Succede che si vada in America a fare visita al Presidente e che, per una volta, vada tutto bene, niente gaffes, nessuna parola di troppo. Poi leggi i giornali italiani che ti dicono: "Obama a Silvio 'aiutami' ", dimenticando di aggiungere che, con due pacche sulle spalle, ci hanno rifilato due grane, una per ogni pacca: tre detenuti di quantanamo e 450 militari in più in Afganistan, senza proferir parola. Succede che i giornali stranieri abbiano chiosato, per fortuna prima, circa la visitra di Gheddafi, che aveva definito gli States come al Qaida, su Putin e la sua amicizia con l'Italia guardata con sospetto dal Congresso americano, sulle differenze tra il virtuoso Obama e lo scandaloso Berlusconi. Ma per fortuna lo hanno fatto prima, se qualcosa fosse andato storto non lo avrebbero perdonato.
Succede di abitare in Puglia, regione storicamente di destra che, che un fortuito gioco del destino, ha un governatore, cinque presidenti di provincia e il sindaco della città capoluogo di sinistra. Succede spesso di sentir parlare male di tutti costoro e succede che uno dei candidati presidente della provincia di Brindisi venga dipinto come un delinquente, o poco ci manca. L'elezione si deciderà domenica prossima con il ballottaggio. Io non conosco nessuno dei due candidati, non sono un elettore della provincia di Brindisi, ma ai denigratori di quel candidato vorrei dire che ormai, in Italia, non ha più alcun senso parlare di questione morale in politica, soprattutto se a parlarne sono quelle persone che hanno eretto a loro rappresentante un uomo che ha continuamente a che fare con storie di corruzione, sospettato di mafia, ex piduista e noto frequentatore di minorenni. Non credo che il candidato che voi temete, per quanto pessimo, possa arrivare a tanto e non credo che la questione morale possa portare voti al mulino dell'altro candidato, ormai il sistema si è completamente sfasciato. Tenendo anche conto che la provincia è un ente inutile, da abbattere. Sarebbe meglio dunque astenersi, dal voto e dai commenti.

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