"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

giovedì 4 giugno 2009

I guai e le bugie dell'imbonitore/2

Naturalmente quello di ieri non poteva che essere un primo capitolo di una saga, dal momento che i guai di questo periodo, per l'esecutivo che ci governa, sembrano non finire proprio più. Quindi riprendiamo il viaggio iniziato con l'articolo di ieri e continuiamo a parlare dei rifiuti che avvelenano Palermo e che ricominciano ad affiorare anche a Napoli perchè, come più volte è stato rappresentato in questo blog, il problema dei rifiuti, in Campania, non è stato mai risolto veramente. Tanto che il nostro premier parla di Palermo, Roma e Napoli come di città sporche. Naturalmente ne parla dal suo punto di vista perchè aggiunge che, per esempio, a Roma la colpa non può essere di Alemanno perchè amministra la città da poco più di un anno, ma deve essere imputata a chi l'aveva amministrata in precedenza. Evidentemente, preso dalla foga di accusare come al solito le sinistre, causa di tutti i mali, il nostro non si è accorto che lui aveva annunciato di aver ripulito la Campania in meno di due mesi. Ora delle due una: o il nostro premier è un bugiardo o Alemanno non sta facendo bene il suo mestiere. Ma restiamo a Palermo. Anche qui l'accusa della città sporca ha dovuto beccarla Orlando, che però è stato sindaco di Palermo fino al 2001. E' credibile o è incredibile questa accusa?
Sempre restando a Palermo, poi, è di questi giorni la scollatura fra il governo centrale e la giunta della regione Sicilia che viene sciolta dal suo governatore, il quale lamenta promesse non mantenute da parte del premier (finalmente se ne è accorto anche lui). La giunta viene ricomposta senza alcuni partiti che avevano contribuito a formare la giunta originale e con le minacce che i consiglieri del PDL che avessero accettato di partecipare alla nuova giunta sarebbero stati espulsi dal partito, alla faccia delle libertà e del suo popolo. Naturalmente tutte le vendette e le possibili ripercussioni di questa faccenda vengono rimandate a dopo le elezioni.
Un'altra notizia di questi giorni è il caso, fatto scoppiare da un fotografo, tale Zappadu, che dice di avere 7-800 scatti, disponibili per il giornale che li avesse voluti comperare. Non ricordo la cifra, ma è qualcosa di stratosferico , una cifra che fa venire quantomeno la curiosità circa il contenuto di tali foto. Infatti Panorama, e in particolare il dipendente Belpietro, che ne è il direttore, ha chiamato l'avvocato del premier, Ghedini, il quale ha chiamato la procura di Roma che, pur non avendo competenza territoriale sulla faccenda, si è affrettata a sequestrare il tutto, per bloccarne la pubblicazione. Salvo poi, con calma, ammettere che non era competente e trasmettere tutto a Tempio Pausania, cioè alla procura competente. E poi parlano di toghe rosse. Una piccola parentesi riguarda l'arresto del presidente della provincia di Benevento, delle fila del Partito Democratico. Così, tanto per dire che non tutte le toghe sono rosse e non tutte le operazioni della magistratuta hanno un solo fine lettorale: i delinquenti sono delinquenti e basta, di destra o di sinistra che siano. Ma state tranquilli, il premier ci ha rassicurato che non vi era nulla di compromettente in quelle foto. Così come non vi era nulla di compromettente nelle telefonate inercettate al precedente premier, ma prontamente pubblicate da Panorama, non senza la solidarietà pelosa e interessata dell'attuale premier, rifiutata con disprezzo perchè tanto non c'era nulla di cui vergognarsi. E' di questi giorni anche la notizia che il padre di Noemi è indagato per associazione mafiosa. In un precedente articolo, da questo blog, è stato avanzato il sospetto che la vicenda Noemi non era solo gossip, ma che poteva avere agganci con la camorra, sono sicuro che anche da questo fronte ne vedremo delle belle, basta aspettare. Ci sono altre cose da dire perchè i guai, come gli esami di De Filippo, non finiscono mai. Ma non voglio appesantire oltremodo quest'articolo, quindi rimando a domani per la conclusione di questa breve sintesi.

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