"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

lunedì 29 giugno 2009

Riflessioni al tramonto di un impero

Riflettevo, in questo fine settimana, sulla morte di Michael Jackson. Era certamente un uomo torbido, di lui si dice che abbia fatto violenza a dei bambini, violenza sessuale, la più odiosa da raccontare. Si dice anche che abbia fatto numerosi interventi chirurgici per cambiare la sua natura, la forma del naso, il colore della pelle ... Si dice che abbia fatto cambiare l'impianto idraulico dell'albergo in cui alloggiava solitamente per soddisfare un suo capriccio. Si dice anche che alla sua morte siano emersi centinaia di milioni di debiti. E poi le droghe, le ha usate, non le ha usate, erano solo farmaci analgesici per una gamba troppo dolorante per il lavoro che era chiamato a svolgere. Si dicono tante cose, di lui, ma nessuno può togliergli la grande sensibilità che metteva in ogni sua canzone. E' vero, una volta Al Bano lo ha denunciato e mi pare anche che abbia vinto una causa per plagio. Ma, mi sia consentito, la stessa canzone cantata dall'uno o dall'altro era completamente diversa. Michael Jackson, senza nulla togliere a certe esibizioni del cantante pugliese, faceva venire i brividi, qualunque cosa facesse, regalava emozioni e ne ha regalate tante a tutto il mondo, e soldi. A parte quelli che faceva girare con il suo lavoro, anche quelli in beneficienza essendo lui l'autore di We are the world scritta in occasione di USA for Africa. Perché, da che mondo è mondo, è così. Lo fu per Michelangelo, per Tulouse Lautrec, per Maradona. Si chiama genio e sregolatezza ed ha affascinato l'uomo da secoli.
Accade anche in politica. Nessuno si è mai sognato di far rilevare che Churchill beveva un pò troppo. Nessuno si è mai sognato di rinfacciare a John Fitzgerald Kennedy i suoi difetti, perchè gli americani, a torto o a ragione, vedevano in lui l'illuminato; basti pensare che per molto meno Clinton fu messo sulla graticola e mancò per pochissimo l'impeachment.
Riflettevo invece su che cosa hanno avuto in cambio gli italiani dall'avere un presidente del consiglio sregolato come quello attuale. In questi 15 anni di potere assoluto, cosa ha dato agli italiani? Continuiamo ad avere il debito pubblico tra i più alti del mondo senza che si faccia nulla per aggredirlo in qualche modo, anzi aumentandolo, non è mai stato affrontato il problema della mortalità sul lavoro, non è mai stato affontato il problema del conflitto di interessi, non solo quello legato alle televisioni, ma in tutti i settori della vita pubblica, sono aumentati i condannati in parlamento e con essi i rapporti tra politica e mafia. Potrei continuare ma sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. I benefici di ritorno che noi possiamo vantare, a mio avviso, sono ben pochi. Una discreta legge sul fumo, molto apprezzata anche a livello europeo. La geniale patente a punti, una legge praticamente perfetta, la cui unica pecca è stata l'organizzazione successiva, la mancanza o la carenza dei controlli e quindi l'aggiornamento sistematico dei punti dei singoli automobilisti e la mancanza o l'insufficienza dei corsi per chi rimane a zero punti. Per il resto ricordo tutte cose discutibili, che avrebbe potuto fare chiunque al suo posto, sicuro di essere apprezzato o denigrato secondo gli schieramenti e il momento politico contingente.
Francamente mi sembra un po' poco per uno che aveva annunciato un nuovo miracolo italiano e che alla fine del suo impero verrà ricordato per aver reso l'Italia lo zimbello del mondo intero.

Nessun commento:

Posta un commento