"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

giovedì 1 ottobre 2009

E' morto un bambino ...

A Martano è morto un bambino, aveva solo 11 anni. Passeggiava con la sua bicicletta, si è fermato ad un incrocio semaforizzato, era rosso. Gli si è affiancato un camion, allo scattare del verde, pare che il veicolo abbia svoltato a destra, una manovra vietata, mentre il piccolo, con la sua bici, ignaro del pericolo sia andato dritto. Le ruote del camion hanno travolto il bambino decretandone la morte. Pare che il camionista, un ragazzo di 22 anni, abbia cercato di fuggire, in preda al panico, dopo essersi reso conto della disgrazia. Lo hanno ritrovato i carabinieri della locale stazione e lo hanno arrestato. Subirà un processo per omicidio colposo ed omissione di soccorso. Una notizia drammatica, tragica, come lo sono tante altre. Pochi attimi, una vita si spegne, una cittadina sotto shock, due famiglie straziate, per motivi diversi, da un dolore atroce. Una storia come tante purtroppo ne accadono per le strade del mondo. Perché ne parlo.
A parte l'emozione del momento, creata da un fulmine abbattutosi, in tutta la sua violenza distruttiva, nella mia sfera d'azione abituale, mi ha colpito, di tutta questa vicenda, la domanda che mi ha fatto mio figlio, più o meno della stessa età del ragazzo scomparso. A scuola, una maestra gli ha detto che Dio aveva bisogno di un angelo. Così, mio figlio, che lì per lì ha accettato quelle parole, poco a poco ci ha riflettuto su, ha ripercorso la drammatica sequenza degli eventi e poi, con la dolcezza di un bambino, mi ha chiesto: "Ma, papà, se Dio aveva bisogno di un angelo, perchè ha scelto un modo così tragico, doloroso, per farlo morire. Lui che era il migliore ragazzo dell'oratorio, l'unico che non diceva parolacce. Davvero non c'era un modo più sereno per prenderselo?"
Che volete che vi dica, gli ho spiegato che non c'è un modo sereno o doloroso per morire, la morte è sempre un evento drammatico. Ho cercato di dargli delle risposte ma, credetemi, in fondo in fondo, sono rimasto senza parole.

2 commenti:

  1. Tante volte mi sono chiesta perchè escono da questo mondo le persone +buone, + umili e altruiste, quelle che sanno vedere la felicità nelle piccole cose, e sanno dare sorrisi. Forse è proprio per questo: riescono ad arrivare al confine di questo mondo, ad innalzarsi fino ad arrivare a Dio.

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