Anni fa commentavo con un amico l'ennesimo disastro ambientale e riflettevo sulla necessità di risolvere il conflitto che l'uomo ha con l'ambiente, se si voleva realmente porre un freno alla crisi economica imminente, che già da qualche anno lanciava le sue prime avvisaglie. Consideravo che le finanziarie erano inutili, così come lo erano i fondi destinati a risollevare le sorti del mezzogiorno o a politiche di aiuto alle fasce sociali più deboli, o infine quelli destinati a recuperare un debito pubblico disastroso. Nulla poteva avere effetto se non si fosse messo mano ad una seria politica di risanamento ambientale, perchè ad intervalli regolari i governi dovevano farsi carico di disastri che, oltre a causare vittime innocenti, costringevano e costringono tutt'ora a spese extra. Senza contare, ma questo lo aggiungo oggi, dopo aver acquisito nuovi dati sulle possibilità che abbiamo di andare incontro alle esigenze dell'ambiente, senza contare, dicevo, che le politiche pro-ambiente portano risparmio energetico, di risorse in generale e nuovi posti di lavoro. A proposito, poi, del risparmio delle risorse, bisogna capire che queste non sono infinite. Proprio ieri sera mi trovavo a parlare con il rappresentante di una ditta che produce depuratori domestici di acqua. Il tecnico mi spiegava che l'acqua depurata va a finire in un deposito di dieci litri, quando quel deposito si consuma, bisogna aspettare dai cinque ai dieci minuti, perchè il filtraggio è lento, prima di poter usufruire di nuova acqua depurata. Ora immaginiamo il pianeta Terra, con risorse limitate, in cui i suoi abitanti consumano più di quello che la natura riesce a produrre. Ad un certo punto le risorse finiranno e bisognerà aspettare chissà quanti anni prima di poter attingere ad altre risorse. Mi chiedevo cosa accadrà in quel periodo di pausa biologica del pianeta. Saremo tutti poveri, anche i ricchi. Ci sarà una guerra tra poveri per l'accaparramento delle poche risorse disponibili. Non ci saranno più nè Re, nè servitori. Finchè lentamente si abbasserà il livello tecnologico e torneremo, tutti i pochi abitanti rimasti, a consumare come i primitivi, in attesa della nuova linfa. Uno studio scientifico accreditato ha appurato che un pianeta non basta più per soddissfare il livello di consumo delle risorse dei suoi abitanti, quindi ci stiamo avviando verso il punto del non ritorno. La strada maestra è rappresnetata intanto dalle piccole cose, come utilizzare pannolini pluriuso, riciclare quanti più rifiuti possibili fino, magari, ad arrivare ai rifiuti zero e quindi, in quest'ottica, consumare prodotti alla spina senza in consumo di bottiglie (e mi riferisco soprattutto al latte). Per queste cose possono fare molto i sindaci, anche attraverso convenzioni con i grandi magazzini locali. Viaggiare meno con i mezzi privati e cercare fin dove è possibile di usufruire di mezzi pubblici. Ridurre i percorsi. In una livello più avanzato, si dovrebbe abbassare il consumo di energia da fonti non rinnovabili e ampliare l'utilizzo di fonti rinnovabili, sole e vento, senza dimenticare una più generale riduzione del consumo di energia. Queste ed altre cose si possono fare e si devono cominciare a fare da subito, pena la tragedia di una guerra tra poveri prossima ventura e il ritorno molto probabile ad un'era evolutiva precedente.
"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento