I giorni 19 e 20 febbraio scorsi ho partecipato ad un convegno sulla donazione degli organi e in quella sede ho prospettato al dott. Battista, il presidente regionale della associazione medici della mia categoria (ANMDO), un'idea per risolvere l'annosa questione del silenzio/assenso, in tema di donazioni d'organo, in Italia. In pratica l'attuale normativa prevede che siamo tutti potenziali donatori, a meno che non dichiariamo esplicitamente che non lo vogliamo essere. Ma, c'è sempre un ma, tutti dobbiamo essere contattati ed essere a conoscenza della questione. Fino ad allora, e questo non avverà mai, si continuerà a chiedere di volta in volta il consenso ai parenti del deceduto.
Lui mi ha detto di mandargli una mail, che eventualmente se ne sarebbe occupato. E così ho fatto. Il 26 febbraio è partita la mia mail:
"Caro dott. battista,
finalmente trovo il tempo per scriverti in merito a quella proposta cui ti avevo accennato in sede di convegno sui trapianti tenutosi a Bari il 19 e 20 febbraio scorsi.
L’idea è quella di applicare, a tappeto sulla popolazione italiana, quanto disposto dal D.M. 8 aprile 2000 “Disposizione in materia di prelievi e di trapianti di organi e di tessuti, attuativo delle prescrizioni relative alla dichiarazione di volontà dei cittadini sulla donazione di organi a scopo si trapianto”, dando per scontata la realizzazione dell’anagrafe informatizzata sanitaria su tutto il territorio nazionale. La richiesta di dichiarazione di volontà, cioè, viene notificata in allegato alla modulistica del censimento del 2011, facendo presente che, in caso si mancata resa dei moduli opportunamente compilati, verranno applicate le disposizioni di cui all’art. 4, comma 1 della Legge 1° aprile 1999 n.91. La resa dei moduli da parte dei cittadini, avverrà entro 90 giorni dal ricevimento, ai soggetti preposti:
1. ASL territorialmente competenti
2. ambulatori dei medici di medicina generale
3. aziende ospedaliere
Le dichiarazioni così raccolte verranno quindi trasmesse alle ASL di residenza degli assistiti.
Il problema attuale è la difficoltà a raccogliere le volontà di tutti i cittadini con i metodi attuali; in conseguenza il principio del silenzio-assenso non è mai partito e forse non partirà mai, con notevole dispendio di energie e soprattutto di potenziali donatori, dal momento che a decidere sono quasi sempre i parenti, nel momento in cui gli viene comunicata la morte del proprio congiunto.
Capisco le difficoltà di far emergere un progetto simile in un sistema che a volte deve fare i conti con un eccesso di garanzie per tutti i cittadini, ma confido nel fatto di vedere realizzata questa idea.
cordialmente ti saluto
paolo giannuzzi"
finalmente trovo il tempo per scriverti in merito a quella proposta cui ti avevo accennato in sede di convegno sui trapianti tenutosi a Bari il 19 e 20 febbraio scorsi.
L’idea è quella di applicare, a tappeto sulla popolazione italiana, quanto disposto dal D.M. 8 aprile 2000 “Disposizione in materia di prelievi e di trapianti di organi e di tessuti, attuativo delle prescrizioni relative alla dichiarazione di volontà dei cittadini sulla donazione di organi a scopo si trapianto”, dando per scontata la realizzazione dell’anagrafe informatizzata sanitaria su tutto il territorio nazionale. La richiesta di dichiarazione di volontà, cioè, viene notificata in allegato alla modulistica del censimento del 2011, facendo presente che, in caso si mancata resa dei moduli opportunamente compilati, verranno applicate le disposizioni di cui all’art. 4, comma 1 della Legge 1° aprile 1999 n.91. La resa dei moduli da parte dei cittadini, avverrà entro 90 giorni dal ricevimento, ai soggetti preposti:
1. ASL territorialmente competenti
2. ambulatori dei medici di medicina generale
3. aziende ospedaliere
Le dichiarazioni così raccolte verranno quindi trasmesse alle ASL di residenza degli assistiti.
Il problema attuale è la difficoltà a raccogliere le volontà di tutti i cittadini con i metodi attuali; in conseguenza il principio del silenzio-assenso non è mai partito e forse non partirà mai, con notevole dispendio di energie e soprattutto di potenziali donatori, dal momento che a decidere sono quasi sempre i parenti, nel momento in cui gli viene comunicata la morte del proprio congiunto.
Capisco le difficoltà di far emergere un progetto simile in un sistema che a volte deve fare i conti con un eccesso di garanzie per tutti i cittadini, ma confido nel fatto di vedere realizzata questa idea.
cordialmente ti saluto
paolo giannuzzi"
Qualche giorno fa, esattamente giorno 25, ho ricevuto la seguente mail:
"Caro Paolo, ti invio la nota trasmessa al prof. Girone (ISTAT) riguardante il prossimo censimento. Cordialità. Antonio Battista
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Caro Giovanni, qualche giorno fa ti ho parlato di una proposta per favorire la dichiarazione di volontà sulla donazione di organi. L’idea è quella di applicare, a tappeto ..."
Lo so che per i non addetti al settore questo potrebbe sembrare arabo e non so nemmeno se la proposta alla fine andrà in porto ma, ragazzi, permettetemi di dire so' soddisfazioni.
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