Ieri sera mi è capitato di ascoltare, come sempre mi capita, quando viaggio intorno alle otto della sera, il programma radiofonico condotto su RAI 1 da Aldo Forbice. Era da tempo che non avevo occasione di ascoltarlo e devo dire che mi ha molto sorpreso. Non dimentico mai, una volta, un ascoltatore disse al conduttore: "Io non riesco a capire se lei è di destra o di sinistra, le devo fare i complimenti e se la incontro per strada le pagherò un caffè". Questo la dice lunga sul modo di fare e sul taglio che il giornalista aveva dato a quella trasmissione. Ieri sera, invece, fin dalla presentazione degli ospiti si capiva che qualcosa, rispetto al recente passato, era cambiata. Certo, c'era stata l'ammonizione di Beppe Grillo e l'audio di un brano di una sua trasmissione, che girava nella rete. Ma quelle parole erano rivolte contro Grillo e i suoi seguaci e quindi era ovvio aspettarsi una reazione, anche forte, da parte di chi era stato il besaglio di quelle invettive. Ieri sera, invece, la musica era completamente cambiata. A parte la difesa ad oltranza di ogni cosa che riguardava l'operato, non del governo, ma del suo leader. Ma su questo si può anche soprassedere, dal momento che ognuno può esprimere le proprie idee e queste possono essere più o meno confutabili, ma comunque sempre rispettabili. La cosa che, invece, mi ha sorpreso, è stata la frase, pronunciata nei confronti di un ascoltatore: "Non condivido, l'ho lasciata parlare ma di quello che ha detto se ne assume personalmente la responsabilità". Un'affermazione che, in circostanze normali, sarebbe sembrata scontata e inutile da pronunciare, dal momento che ad una trasmissione parlano persone maggiorenni, che rilasciano il proprio numero di telefono, per poter essere richiamate, e quindi sono perfettamente identificabili. La scenetta mi ha fatto ritornare alla mente quella analoga di Lorena Bianchetti a Domenica in, in cui la presentatrice chiedeva scusa e scaricava la responsabilità di una battuta a Silvan che ne era stato l'artefice. In ultimo, Aldo Forbice ha letto un brano, tratto da un libro di Bruno Vespa, in cui il Presidente del Consiglio 'chiarisce' la sua posizione in merito al processo che lo vede coinvolto per corruzione all'avvocato Mills. In questo caso, non rilascia commenti e non si dissocia.
Non so, qualcuno mi dice che non riesco ad essere obiettivo, che sono troppo propenso ad attaccare il premier, che non vedo l'ora. Ma io non riesco a non vedere in queste cose un segno dei tempi. E comunque, tanto per non rischiare di essere incoerente con quello che penso, non ascolterò più quella che era un'isola felice nell'informazione italiana e che purtroppo si è allineata alle tante altre isole infelici che purtroppo siamo costretti a sorbirci.
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