"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

martedì 24 novembre 2009

La raccolta differenziata dei rifiuti. Un piccolo episodio di periferia

Da qualche settimana, nel mio comune, è cambiato qualcosa nell'organizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti. In generale, l'organizzazione prevede che, nei giorni indicati, avviene la raccolta porta a porta di un certo tipo di rifiuti. Il lunedì l'indifferenziato, il martedì la carta, il mercoledì l'indifferenziato, il giorvedì la plastica, il venerdì l'indifferenziato, il sabato il vetro. Questa l'organizzazione originaria. Poi è cambiata l'amministrazione ed è cambiato il gestore del servizio. Ed arriviamo a qualche settimana fa, quando è stato comunicato ai cittadini il cambiamento di organizzazione. Il lunedì l'indifferenziato, il martedì la raccolta mista di materiali riciclabili, il mercoledì l'indifferenziato, il giovedì il vetro, il venerdì e il sabato l'indifferenziato. Il lettore si chiederà come mai l'interesse per un così banale cambiamento. Mi spiego.
Se nell'organizzazione della raccolta si diminuisce lo spazio per il differenziato e si aumenta lo spazione per l'indifferenziato, diamo al cittadino la possibilità di tornare alla vecchia organizzazione familiare, perché se uno da anni è abituato a non differenziare, vede la raccolta differenziata come il fumo negli occhi, come un peso, un'imposizione che non sempre viene rispettata, per cui spesso si tende a buttare nell'indifferenziato anche ciò che si dovrebbe differenziare. E' qui che dovrebbe intervenire l'amministratore, facendo due passaggi importanti. In primo luogo l'educazione del cittadino e la predisposizione di azioni, anche diverse dalla semplice raccolta domestica dei rifiuti, come ad esempio la predisposizione di cestini nella città, il miglioramento del servizio di raccolta, anche nei posti più difficili da raggiungere, eventualmente l'incentivo ai cittadini più virtuosi, attraverso la pesatura del differenziato, come già avviene in qualche realtà. E poi, col tempo, la diminuzione dei giorni di raccolta per l'indifferenziato. Qui invece si è fatto il contrario. I cestini in giro per la città sono un miraggio, di ampliare la coscienza ecologica dei cittadini non se ne parla, ed ora ci propongono di diminuire i giorni per il differenziato, in favore dell'indifferenziato. Questo piccolo episodio è l'ennesima dimostrazione di come la politica ha smesso di educare i cittadini.

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