Leggevo, in questi giorni, che il ministro degli interni ha diffuso dati circa una sensibile flessione della criminalità rispetto al recente passato. Leggevo inoltre che il ministro della giustizia vuole ancora costruire nuove carceri per affrontare il sovraffollamento. Così mi sono chiesto il senso di queste due notizie, cioè perché c'è il sovraffollamento delle carceri se la criminalità è diminuita? E quali sono i reati che causano tale sovraffollamento? Ho pensato che una delle risposte possibili è stata che i detenuti si sono macchiati di quei reati che non rientrano nelle statistiche in quanto non costituiscono una minaccia diretta alla popolazione, tipo tenere in giardino qualche piantina di marjuana, tenere qualche spinello in più, vizi legati a permessi di soggiorno o cose di questo genere. Mentre ero lì che pensavo, mi sono imbattuto in un articolo, di cui vi propongo alcuni stralci. Buona lettura.
Sono 63.460 i detenuti nelle carceri italiane, ben 20mila in piu' rispetto alla capienza regolamentare. E' questo il dato fornito dall'Associazione Antigone nel suo rapporto. L'alta percentuale di detenuti in attesa di giudizio rappresenta, si legge nel rapporto, "un'anomalia tipicamente italiana" che oggi ha raggiunto "livelli inaccettabili" data anche la crescente percentuale di stranieri tra i detenuti, per i quali il ricorso alla custodia cautelare è molto più frequente che per gli italiani. Gli extracomunitari presenti nei nostri penitenziari sono infatti 23.530, di cui 13.825 in custodia cautelare. Il 58,75% degli stranieri è quindi in carcerazione preventiva contro il 43,77% degli italiani ... Quasi il 40% del totale dei detenuti, e la meta' dei detenuti stranieri, e' imputato o condannato ai sensi dell'art. 73 del Testo Unico di disciplina degli stupefacenti, inerente l'acquisto, la ricezione e la detenzione di droghe. Da tempo diminuisce il numero delle persone che transitano nelle comunità terapeutiche (17.042 nel 2006 contro i 16.433 nel 2007) mentre cresce il numero di segnalazioni all'Autorità Giudiziaria e delle sanzioni amministrative, nonché quello delle condanne e dei procedimenti pendenti per l'art. 73. Gli ergastolani, invece, sono 1.434, tra cui 25 donne, reclusi in circa 50 istituti; 600, invece, sono i detenuti sottoposti a regime di carcere duro previsto dall'art. 41bis e 8mila quelli ristretti nelle sezioni di alta sicurezza. La detenzione speciale riguarda quindi tra un quinto e un sesto dell'intera popolazione reclusa. La media dei bambini con eta' inferiore ai 3 anni presenti in carcere si assesta a poco meno di 70 unita', per poco più di 60 madri detenute ... Il rapporto di Antigone, poi, punta il dito contro i pochi fondi investiti per gestire le carceri: nonostante il costo medio giornaliero di un detenuto sia di 157 euro, poco più di 3 euro sono destinati ai pasti e circa 5 alla salute. Dal 2000 al 2008 vi sono stati 34 milioni di euro in meno nella sanità penitenziaria, eppure 36 detenuti su 100 hanno forme di disagio psichico, un detenuto su due è soggetto occasionalmente a trattamento con psicofarmaci, il 2,7% è affetto da Hiv ... Dal 1° gennaio di quest'anno, il loro numero (dei carcerati) risulta aumentato di 5.500 unità ... L'Associazione, poi, ricorda che nel 2008, a fronte di 121 decessi nelle carceri, 42 sono stati per suicidio. Il problema del sovraffollamento vede dunque un aumento di circa 1.000 unità al mese di detenuti: se questa tendenza dovesse continuare, si legge nel dossier, a fine anno ci saranno 70mila persone ristrette nei penitenziari e nel giugno del 2012 verrebbero raggiunte le 100mila unità, con tassi di detenzione paragonabili ai Paesi dell'Est europeo. Omicidi e furti, però, sono reati che risultano in calo e la crescita del numero di detenuti appare una conseguenza di una maggiore repressione penale del consumo e del traffico di droga, dell'immigrazione clandestina e dei recidivi. Sono solo 9.406 coloro che godono delle misure alternative al carcere. Solo lo 0,45% di questi (42 persone) ha commesso reati durante l'esecuzione della misura. Nel dossier, poi, si descrivono casi di carcere 'vivibile' come la casa di reclusione di Bollate (Milano) dove 450 detenuti seguono un programma lavorativo interno ed esterno al carcere, mentre, tra i penitenziari in condizioni 'peggiori' spicca quello di Poggioreale, forse il carcere più affollato d'Europa, con 2.700 detenuti a fronte di 1.300 posti. Per quanto riguarda il personale penitenziario, i poliziotti in organico sono 42.268, ma quelli che lavorano effettivamente per l'amministrazione penitenziaria sono 39.482 ... "Sono tre le riforme da fare - spiega il presidente di Antigone, Patrizio Gonnella - ossia ridurre i termini di custodia cautelare per i reati meno gravi, rivitalizzare le misure alternative al carcere e ridurre le pene per chi commette fatti di lieve entità in violazione della legge sugli stupefacenti". Gonnella, inoltre, parla di un "tasso di incoscienza politica molto alto" in relazione al nuovo piano di edilizia penitenziaria "non coperto finanziariamente" e "all'approvazione di leggi che manderanno in galera decine di migliaia di persone" come quelle previste nel pacchetto sicurezza. Con il reato di immigrazione clandestina, ad esempio, "vi sarà prima di tutto una congestione giudiziaria - osserva - poi, nel giro di uno o due anni una congestione carceraria". (30-06-09 clandestinoweb.com).
Ho riflettuto molto su quest'articolo e mi sono venuti i brividi al pensiero che l'unico sbocco possibile rispetto alla linea dell'esecutivo potrebbe essere un nuovo indulto. Che si andrebbe ad aggiungere alla speculazione edilizia per la costruzione di nuovi stabili e al perseverare nell'abbandono di quelli già esistenti e potenzialmente utilizzabili. Naturalmente spero con tutto il cuore di sbagliarmi.