"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

martedì 21 aprile 2009

Brevi pensieri sul razzismo

E' un periodo che, tra problemi di salute, computer che non girano e altro ancora, non riesco ad avere la serenità e la possibilità di postare con una certa continuità. Ma sono convinto che, come ha detto il presidente di confindustria (con la minuscola), Emma Marcegaglia, a proposito della crisi, il peggio è alle spalle (anche se, dall'ultima dichiarazione catastrofica sono passate poche settimane e la grave penalizzazione di un terremoto, che strano).
Nel frattempo abbiamo scoperto di essere un pò più razzisti, l'Europa ci ha condannato, gli unici arrestati per sciacallaggio durante il terremoto e sbattuti in prima pagina erano dei rumeni che poi si sono rivelati innocenti, la Juve giocherà a porte chiuse per un turno a causa di episodi di razzismo di alcuni suoi tifosi nei confronti del giocatore dell'Inter Balotelli. Naturalmente non siamo ancora all'altezza di Ahmadinejad, ma ci possiamo arrivare, basta un pò di impegno in più e il perseverare con l'alleanza con certi soggetti politici che di tolleranza non vogliono sentir parlare. Continuiamo così, e teniamo presente che l'unica cosa del fascismo che viene condannata all'unanimità anche da parte di chi si reputa un nostalgico, sono proprio le leggi razziali, definite dai più un errore. Ma noi non siamo razzisti, l'Italia solidarizza, accoglie, insomma cerchiamo di convincerci in tutti i modi che non c'è alcun pericolo di scivolare verso l'intolleranza assoluta nei confronti dello straniero. E' tutto sotto controllo, si dice per rassicurare, mentre ormai scorgiamo il fondo. Una volta lessi una scritta su un muro: " Si dice che quando tocchi il fondo puoi solo risalire, io ho cominciato a scavare". Per il razzismo che ci circonda, ma anche per tutto il resto, io spero proprio di non dover rammentare quella vecchia scritta.

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