"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

giovedì 16 aprile 2009

Vauro, il governo e Padre Raniero Cantalamessa ...

Io non credo che nella vignetta proposta da Vauro ci sia nulla di immorale. Sono piuttosto propenso a credere che l'immoralità sia in quelle persone che approfittano del nulla per portare avanti i propri propositi di epurazione. La vignetta incriminata è questa:
Ma acccanto a questa Vauro ne ha pubblicate altre, sul terremoto, tutte in linea con quanto è già stato detto e scritto da altre persone nelle trasmissioni e nelle riviste locali e nazionali. In quelle vignette si parla non solo dei morti, ma anche delle responsabilità, dei profitti di alcuni ricevuti a danno dei molti. Cose bollate pubblicamente perfino da Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, con queste parole: «Si fanno analisi a non finire della crisi economica in atto nel mondo e delle sue cause, ma chi osa mettere la scure alla radice e parlare di peccato? L’elite finanziaria ed economica mondiale era diventata una locomotiva impazzita che avanzava a corsa sfrenata, senza darsi pensiero del resto del treno rimasto fermo a distanza sui binari. Stavamo andando tutti “contromano”. L’Apostolo definisce l’avarizia insaziabile una “idolatria” (Col 3,5) e addita nella sfrenata cupidigia di denaro “la radice di tutti i mali” (1 Tim 6,10). Possiamo dargli torto? Perché tante famiglie ridotte al lastrico, masse di operai che rimangono senza lavoro, se non per la sete insaziabile di profitto da parte di alcuni? E perché, nel terremoto degli Abruzzi di questi giorni, sono crollati tanti palazzi costruiti di recente? Cosa aveva indotto a mettere sabbia di mare al posto del cemento?» Niente di nuovo, dunque, soprattutto se si pensa che, ad esempio, all’indomani della sciagura abruzzese, il sottosegretario alle Infrastrutture del governo, il leghista Roberto Castelli, ha liquidato il ponte sullo stretto, mentre il ministro Raffaele Fitto ha rinviato sine die il “piano casa” con la soave espressione dorotea della «pausa di riflessione». Infine la ciliegina sulla torta.
Nella bozza originaria del piano casa, protagonista dell'incriminata vignetta di Vauro, fino al testo dato alle regioni, poi avallato con l'intesa del 31 marzo scorso, non compariva la parola terremoto, se non all'articolo 6, dove c'era scritto: "Semplificazioni in materia antisismica". Cioè citavano i sismi per smantellare le norme, non per aggiungere nuovi vincoli da rispettare. Dopo il terremoto, invece, quello stesso articolo 6 è stato intitolato: “Misure urgenti in materia antisismica”. Ora, al di là della polemica politica, è chiaro che il terremoto ha cambiato il modo di pensare, che evidentemente fino ad allora non era proprio in linea con la sicurezza dei cittadini, ma inseguiva altre priorità. Ma ci ha pensato la natura a farci rinsavire tutti, prima che fosse troppo tardi.
Niente di nuovo, dunque, lo ripeto, niente di nuovo ma, ancora una volta, da parte del governo, dopo i casi Biagi, Santoro, Luttazzi, Vulpio, De Magistris, Forleo, si è usato il collaudato metodo della epurazione, evidentemente funzionale agli obiettivi censori a tutto campo di questa politica liberticida.

1 commento:

  1. La vignetta, anche se triste, è assolutamente vera. L'aumento di cubatura in affari attraverso merci scadenti ha causato i danni maggiori in Abbruzzo. Questo a quanto pare da molto fastidio che venga detto agli attuali ladroni e truffatori che sono al potere.

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