"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

mercoledì 5 maggio 2010

Oggi sono proprio contento.

Sono contento per le dimissioni di Scajola. E lo sono per tante ragioni e senza remore buoniste. Scajola se ne doveva andare e non solo per questo presunto scandalo di cui, fra pochi giorni, si perderanno le tracce perché, forse, non c'è nulla di illegale. E poi, se confrontato a quello che ha combinato il suo capo e presidente del consiglio c'è veramente da ridere. Sono contento perché l'ormai ex-ministro dello sviluppo economico ha un discreto curriculum di incompetenze ed inefficienze. In pratica è una persona che solo in questo paese poteva essere riconfermato a una delle più alte cariche istituzionali. Non dimentichiamo che la carica di ministro è altamente prestigiosa e mal si addice a questo genere di persone. Ma in Italia ormai siamo di bocca buona e accettiamo di tutto. Dunque Scajola. Già si era dimesso a causa di quel funesto G8 del 2001, lasciando il posto a Pisanu, ma non prima di aver dato del 'rompicoglioni' a Marco Biagi. E forse fu proprio quello il motivo per cui è stato salvato, premiato e riproposto in un dicastero diverso. Ma andiamo per ordine. Scajola è sempre quello dell'aeroporto di Imperia, uno scalo che, a detta degli esperti, serve solo a lui. Ed è quello che, meraviglia delle meraviglie, ha proposto le centrali nucleari che finalmente porteranno l'Italia tra i paesi all'avanguardia nel mondo. Forse fra trent'anni, se mai riusciranno a costruirle in tempi così stretti. Infine Scajola è quello della banda larga. Lui voleva sbloccare subito i soldi già stanziati, pare che fossero ottocento milioni, ma nessuno li ha mai visti. I suoi colleghi ministri lo hanno lasciato sfogare, un po' come si fa con i bambini, poi hanno cominciato a lavorare sulle cose serie, ad esempio il digitale terrestre, che nel mondo non si usa più neanche in Babbuasia, tanto per non offendere nessuno. E poi la notizia nascosta che ha dato il via libera alla Shell per le trivellazione nel golfo di Taranto, proprio mentre nel Golfo del Messico monta la marea nera e perfino Schwarzenegger si è opposto a nuove trivellazioni
Si, sono proprio contento, e non è un maramaldeggiare su un uomo che ormai è politicamente morto, perché qui si tratta di avere ogni tanto, da cittadino, una soddisfazione, in attesa che, non essendoci due senza tre, venga riconfermato ministro della repubblica e ripresenti per la terza volta le dimissioni per chissà quale altra fesseria.

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