Sono contento per le dimissioni di Scajola. E lo sono per tante ragioni e senza remore buoniste. Scajola se ne doveva andare e non solo per questo presunto scandalo di cui, fra pochi giorni, si perderanno le tracce perché, forse, non c'è nulla di illegale. E poi, se confrontato a quello che ha combinato il suo capo e presidente del consiglio c'è veramente da ridere. Sono contento perché l'ormai ex-ministro dello sviluppo economico ha un discreto curriculum di incompetenze ed inefficienze. In pratica è una persona che solo in questo paese poteva essere riconfermato a una delle più alte cariche istituzionali. Non dimentichiamo che la carica di ministro è altamente prestigiosa e mal si addice a questo genere di persone. Ma in Italia ormai siamo di bocca buona e accettiamo di tutto. Dunque Scajola. Già si era dimesso a causa di quel funesto G8 del 2001, lasciando il posto a Pisanu, ma non prima di aver dato del 'rompicoglioni' a Marco Biagi. E forse fu proprio quello il motivo per cui è stato salvato, premiato e riproposto in un dicastero diverso. Ma andiamo per ordine. Scajola è sempre quello dell'aeroporto di Imperia, uno scalo che, a detta degli esperti, serve solo a lui. Ed è quello che, meraviglia delle meraviglie, ha proposto le centrali nucleari che finalmente porteranno l'Italia tra i paesi all'avanguardia nel mondo. Forse fra trent'anni, se mai riusciranno a costruirle in tempi così stretti. Infine Scajola è quello della banda larga. Lui voleva sbloccare subito i soldi già stanziati, pare che fossero ottocento milioni, ma nessuno li ha mai visti. I suoi colleghi ministri lo hanno lasciato sfogare, un po' come si fa con i bambini, poi hanno cominciato a lavorare sulle cose serie, ad esempio il digitale terrestre, che nel mondo non si usa più neanche in Babbuasia, tanto per non offendere nessuno. E poi la notizia nascosta che ha dato il via libera alla Shell per le trivellazione nel golfo di Taranto, proprio mentre nel Golfo del Messico monta la marea nera e perfino Schwarzenegger si è opposto a nuove trivellazioni
Si, sono proprio contento, e non è un maramaldeggiare su un uomo che ormai è politicamente morto, perché qui si tratta di avere ogni tanto, da cittadino, una soddisfazione, in attesa che, non essendoci due senza tre, venga riconfermato ministro della repubblica e ripresenti per la terza volta le dimissioni per chissà quale altra fesseria.
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