"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

mercoledì 19 maggio 2010

Alla ricerca di soluzioni di buon senso

C'è stato un incontro organizzato dai Radicali Italiani sul tema delle energie alternative. Devo dire che vi ho partecipato con entusiasmo e alla fine non me ne sono pentito. In queste cose c'è sempre il rischio di unirsi a uno sterile coro di proteste sponsorizzato dal solito 'Partito del no'. Credo nelle energie rinnovabili, quali l'eolico e il fotovoltaico, così come credo che ci sia bisogno di una regolamentazione, sia per non cedere terreno alle varie mafie, sia perché, per intenderci, non si possono costruire pale eoliche intorno al Colosseo o in prossimità della Valle dei Templi. Quindi pale e pannelli non possono devastare la belleza di alberi di ulivo secolari o altre bellezze paesaggistiche e architettoniche a volte troppo sottovalutate. Io credo che bisogna vedere le pale eoliche alla stregua dei mulini, che tanta poesia sapevano esprimere ma, detto questo, è giusto regolamentare e soprattutto controllare. Qui di seguito il resoconto di Sergio D'Elia, sia della riunione, sia soprattutto del colloquio avuto sul tema con l'assessore regionale Fratoianni.
"Come preannunciato nel corso dell'Assemblea di Martano, ieri mattina, a Bari, io, Annarita Di Giorgio, Vito Lisi e Oronzo Maruccio, abbiamo incontrato Nicola Fratoianni, assessore alla Attuazione del Programma. L'incontro è durato un'oretta e abbiamo discusso di due questioni, il caso della statale 275 e quello della Collina dei fanciulli e delle Ninfe a mo' di esempi della questione più generale della politica energetica regionale e del suo pesantissimo impatto sull'ambiente, il paesaggio e la salute, in particolare nel Salento.
Fratoianni ci ha confermato che nella seconda riunione di Giunta fatta alcuni giorni fa, con all'ordine del giorno proprio la politica energetica regionale, è stato deciso politicamente di passare dalla fase della promozione delle energie rinnovabili a quella della loro regolamentazione secondo criteri più rigorosi a tutela dell'ambiente, del territorio, del paesaggio, incentivando quindi le rinnovabili sviluppate in forme ecocompatibili. Rimane il problema delle centinaia di progetti presentati sulle rinnovabili industriali su cui la Regione non intende fare moratorie o impegnarsi in onerosi e interminabili contenziosi, ma seguire la via progetto per progetto - di più serie (e rispondenti alle norme vigenti) valutazioni di impatto ambientale.
Sulla 275, Fratoianni ha rimandato a un incontro con l'assessore ai trasporti per esaminare nei dettagli tecnici la soluzione dopo la sentenza del Consiglio di Stato, incontro al quale si è impegnato a far partecipare Vito Lisi, presidente del Comitato 275.
Per quanto riguarda la Collina dei fanciulli e delle Ninfe e i suoi tre impianti di mega-eolico, dopo la sentenza negativa del Consiglio di Stato relativa all'impianto di Monte San Giovanni (su cui dobbiamo tentare anche la via del ricorso alla giustizia europea), abbiamo chiesto alla Regione quantomeno di ritirare l'appello presentato dalla sola Regione al Consiglio di Stato contro la sospensiva decisa dal Tar di Lecce sull'impianto di Palmariggi (il terzo impianto, quello di Minervino è ancora in fase di valutazione di impatto ambientale). Fratoianni si è impegnato a verificare la fattibilità di questa proposta-segnale politico. In generale, su questo come su altri casi analoghi, l'incontro si è risolto con la indicazione di incontri a tempi brevi con gli assessori competenti (Ambiente, Territorio)
Questo quanto. Aspettiamo (senza rimanere inerti) gli incontri su indicati. Un abbraccio, Sergio

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