"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

venerdì 7 maggio 2010

Ma non è una nuova tangentopoli.

Non se ne può più. Ogni giorno ce n'è uno nuovo. Moggi radiato dal calcio, Verdini rinviato a giudizio, Scajola dimesso, assessori regionali e provinciali del PDL si dimettono a ripetizione su tutto il territorio nazionale. In Puglia, pare che Frisullo avesse costituito una specie di cupola con altri suoi soci, per non parlare di Cosentito per il quale era partita la richiesta d'arresto bloccata dal parlamento, così come già era successo per il ministro Fitto il quale, anche lui, ha fatto finta di dimettersi, non per la richiesta di arresto ma a causa di una brutta figura elettorale, rimediata per opera di Vendola. Ancora un ministro, e siamo a tre, Altero Matteoli, accusato di favoreggiamento in una storia di mazzette e lottizzazioni abusive all’isola d’Elba. Nel frattempo è scoppiato lo scandalo di Bertolaso e soci, il presidente del senato Schifani sospettato di contatti con ambienti mafiosi, così come il presidente della regione Sicilia e il dondatore di Forza Italia Marcello dell'Utri. Andreotti, anche lui, riconosciuto colpevole in via definitiva e prescritto, non assolto, così' come prescritto e non assolto è stato Mills, corrotto dal presidente del consiglio che, a tutti gli effetti, può essere considerato un corruttore. E poi gli scandali sessuali, Marrazzo e lo stesso presidente del consiglio. Senza contare che, nel frattempo è crollata, a causa degli scandali, la giunta della regione Abruzzo, guidata da Del Turco, anche lui arrestato. E infine, sopra tutti, quello che da più parti è considerato il grande vecchio, il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, il grande tessitore, quello la cui sorella abusa del suo potere nell'ambito della Croce Rossa Italiana, quello che cuce i rapporti tra la politica e il Vaticano che, tra un'invasione di campo e l'altra nelle questioni politiche, non si è fatto mancare l'ennesimo scandalo dei preti pedofili.
E pensare che, di fronte a questo sfascio totale, c'è ancora qualcuno che continua a dire che non siamo di fronte a una nuova tangentopoli, che in fondo si tratta di pochi ladruncoli isolati. Fin quando il bubbone non scoppierà perché sta arrviando il tempo di mettere le mani nelle tasche degli italiani, così come si sta facendo in Grecia. La manovra da 25 miliardi è in arrivo e, Dio non voglia, accanto ad essa arriveranno tumulti e proteste da parte di chi ancora non riesce a levarsi il prosciutto dagli occhi.

1 commento:

  1. E' vero siamo sulla rotta della Grecia, ma come si fà a spiegarlo agli italiani in anticipo? Quando arriverà quest'altro salasso scatterà certamente il pronto intervento Bertolaso, e le TV "LIBERE" grideranno al miracolo o al solito complotto rosso.

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