"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

venerdì 14 maggio 2010

Sedetevi comodi, lo spettacolo sta per cominciare.

La lista che compare nel computer di Anemone ha tanto l'aria della lista degli aderenti alla Loggia P2. Non tanto per le similitudini politiche, che non ci sono. Lì si trattava di vagheggiare un colpo di stato, un nuovo sistema di governo, qui si tratta di corrotti che hanno accettato di far parte di un sistema di corruzione ormai diffuso in molti settori della vita pubblica italiana, ovunque ci sia un centro, anche piccolo, di potere. Quindi non sono politico, ma anche di altro genere, vedasi, ad esempio, la Protezione Civile, o il calcio.
Il problema della similitudine con la P2 sta nella minaccia della pubblicazione di una lista che ogni tanto affiora nella tempesta degli scandali italiani. Come ad esempio la famigerata lista Genchi, il dossier che avrebbe dovuto far tremare l'Italia politica, ma che poi si è rivelato una bolla di sapone. Di lista in lista, di ricatto in ricatto, tipici della seconda repubblica, si è giunti a questa ennesima minaccia, con molti interessati pronti a smentire e a sventolare i propri assegni con cui potranno dimostrare, nelle sedi opportune, la loro estraneità ai fatti attribuiti.
Ma la similitudine con la P2 salta agli occhi quando due ex piduisti, precisamente la tessera n. 1816 e la tessera n. 2232, si sono affrettati a smentire il coinvolgimento di un'intera categoria e a parlare di liste di proscrizione. Beh, signori miei, che vi devo dire, se lo dicono loro, che se ne intendono, c'è solo da sedersi in poltrona e aspettare che arrivi il terremoto.

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