"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

lunedì 19 aprile 2010

L'utilizzo della pillola RU486.

Ho partecipato, su facebook e nella vita reale, a dialoghi e scambi di idee sulla pillola RU486, dopo l'utilizzo, comunicato ai quattro venti, della prima donna in Italia, e precisamente in Puglia. Francamente mi è venuto da pensare che forse alla notizia era stato dato troppo spazio da parte dei media che, come sempre più spesso accade di questi tempi, enfatizzano cose banali e nascondono notizie reali. Detto questo, fermo restando che in merito non c'è nulla da pensare, nel senso che non ci sono posizioni da prendere perché esiste già una legge che regolamenta il tutto ed è a quella che si devono rifare tutte le decisioni del settore, vi propongo un articolo pubblicato su Doctornews, in cui viene evidenziato un dibattito avuto in occasione di un recente question time fra il ministro Fazio e il deputato dell'IDV, Antonio Palagiano.
«Il 6 aprile è stata istituita una commissione chiamata a predisporre linee guida sull'utilizzo» della pillola abortiva Ru486. Direttive «che recepiscano i tre pareri espressi dal Consiglio superiore di sanità (Css)» sull'annosa vicenda. «La Commissione è già al lavoro: la prossima seduta è prevista per il 15 aprile» e sarà sempre la stessa Commissione ad attuare un "monitoraggio" sull'uso del farmaco. Lo precisa il ministro della Salute Ferruccio Fazio, intervenendo al question time nell'Aula di Montecitorio. «Le linee guida emesse - precisa il ministro rispondendo all'interrogazione del gruppo dell'Italia dei valori - approderanno in Conferenza Stato-Regioni proprio per garantire l'omogenea distribuzione» sul territorio del farmaco. Un medicinale, tiene a precisare il responsabile della sanità, «il cui uso è previsto solo in regime ospedaliero». Polemica la risposta del capogruppo dell'Idv in Commissione Affari sociali Antonio Palagiano, che nel replicare al ministro afferma «che non dev'essere certo il Governo ad imporre una coscienza di Stato». Palagiano denuncia inoltre l'esistenza di «campagne mediatiche ostili» alla Ru486: «nessuna legge e nessun Governo - conclude polemico parlando dello 'scandalo del ricovero' - potrà costringere le cittadine italiane ad un carcere nei nostri ospedali. Deve dire loro - chiede al ministro - che potranno andar via quando vorranno apponendo una firma».

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