Ieri, nel corso di un noioso pomeriggio domenicale, il mio telecomando è finito su un programma Mediaset, dove era in corso un'intervista al Ministro Meloni. Sarà che la cosa era confezionata bene, e questo alle Tv del premier non fa difetto, dobbiamo ammetterlo, sarà che sono un inguaribile romantico o, se vogliamo, un ingenuo, ma a me quella ragazza piace molto. Già in un vecchio post evidenziai il ministro della gioventù rispetto al grigiore che esprimeva il centro-destra italiano, pieno zeppo di pseudo politici affaristi, menefreghisti, quando non proprio in odore di mafia, ma ieri, anche oltre la confezione luccicante che le avevano preparato, mi è parso che avesse delle idee. Certo, lo spazio dedicato ad argomenti politici veri e propri non è stato tanto e forse non era neanche adeguato. Così come, d'altro canto, hanno dedicato molto ad aspetti inconsueti legati alla vita, anche privata, del ministro, che ad un certo punto ha preso anche a fare imitazioni. Ma lasciando queste cose, da quello che ha espresso e dalle cose che ha detto in merito alle politche giovanili, ai progetti, alle idee espresse e dal modo con cui sono state espresse, al fatto che, ad esempio ha parlato non di politiche di nicchia, ma di un modo giovane di interpretare tutti i temi politici, questo mi ha fatto pensare che, sì, è stata trattata proprio male, quando le hanno dedicato una brutta vignetta, o striscia, non ricordo bene, in cui veniva etichettata come "ministronza". Non so se meritava quel trattamento, perchè devo ammettere che non la conosco bene, ma mi pare che la ragazza abbia stoffa e ieri lo ha dimostrato.
"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)
lunedì 19 aprile 2010
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C'HA UNA FACCIA DA STRONZA CHE NON FINISCR MAI!
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