Donato è un giovanotto di soli 85 anni. E' un vecchio appassionato alla politica, quella vera, quella legata alle lotte, alla coerenza, alla collaborazione rivolta al bene dei cittadini e quella, infine, della prigione, quella edificante dei reati d'opinione, non quella infamante dei ladrocini e delle tangenti.
Donato è un uomo che conosce ed ha vissuto la politica, per la quale si è impegnato ed ha pagato in prima persona e per la quale si impegna ancora, avendo egli istituito un'associazione che, con un po' di ambizione, ha definito l'università della politica. E' un piacere sentirlo parlare, anche se a volte ripete le stesse cose. Non importa, è comunque un piacere, perché ascoltandolo si finisce sempre per imparare qualcosa. Così mi capita di andarlo a trovare e di confrontarmi con lui. A volte ci si trova daccordo, a volte no, com'è normale che sia. Ma quello che più mi fa arrabbiare è che il disaccordo deriva dalla disinformazione. Certamente io non voglio ora arrogarmi l'esclusiva dell'informazione corretta, anche perché lui mi dice che legge tutti i giorni cinque giornali e quindi ha modo di farsi un'idea che certamente è meno faziosa della mia che, dovendo io selezionare, finisco per leggere solo le cose che più mi interessano e nelle quali mi ci rispecchio. Ma l'altra sera sono saltato sulla sedia. Sì, perché sentir dire da uno così che Andreotti lo hanno perseguitato e che alla fine è stato assolto, oppure sentirgli dire che Mannino lo hanno perseguitato e alla fine è risultato innocente, proprio non me lo aspettavo. Allora, tanto per precisare, Andreotti è stato certificato colpevole di mafia, almeno fino alla primavera del 1982, mentre Mannino, è risultato innocente dopo un regolare processo, portato avanti in maniera regolare, in quanto lui era stato visto in compagnia di mafiosi. Il fatto che sia risultato innocente è nel normale iter delle cose, perché non è detto che tutti i processi si concludano con una condanna, a volte gli imputati vengono assolti. Ecco è questo il punto, l'informazione, in Italia, è così contraffatta che ormai pensiamo, perfino i più esperti, che se un imputato eccellente viene assolto, allora c'è stata una persecuzione giudiziaria. Senza contare la vergognosa pubblicità che è stata fatta al senatore Andreotti, che da più parti viene ancora ritenuto innocente e a cui sicuramente dedicheranno una strada, nonostante una sentenza di condanna, contrabbandata come assoluzione.
Donato è un uomo che conosce ed ha vissuto la politica, per la quale si è impegnato ed ha pagato in prima persona e per la quale si impegna ancora, avendo egli istituito un'associazione che, con un po' di ambizione, ha definito l'università della politica. E' un piacere sentirlo parlare, anche se a volte ripete le stesse cose. Non importa, è comunque un piacere, perché ascoltandolo si finisce sempre per imparare qualcosa. Così mi capita di andarlo a trovare e di confrontarmi con lui. A volte ci si trova daccordo, a volte no, com'è normale che sia. Ma quello che più mi fa arrabbiare è che il disaccordo deriva dalla disinformazione. Certamente io non voglio ora arrogarmi l'esclusiva dell'informazione corretta, anche perché lui mi dice che legge tutti i giorni cinque giornali e quindi ha modo di farsi un'idea che certamente è meno faziosa della mia che, dovendo io selezionare, finisco per leggere solo le cose che più mi interessano e nelle quali mi ci rispecchio. Ma l'altra sera sono saltato sulla sedia. Sì, perché sentir dire da uno così che Andreotti lo hanno perseguitato e che alla fine è stato assolto, oppure sentirgli dire che Mannino lo hanno perseguitato e alla fine è risultato innocente, proprio non me lo aspettavo. Allora, tanto per precisare, Andreotti è stato certificato colpevole di mafia, almeno fino alla primavera del 1982, mentre Mannino, è risultato innocente dopo un regolare processo, portato avanti in maniera regolare, in quanto lui era stato visto in compagnia di mafiosi. Il fatto che sia risultato innocente è nel normale iter delle cose, perché non è detto che tutti i processi si concludano con una condanna, a volte gli imputati vengono assolti. Ecco è questo il punto, l'informazione, in Italia, è così contraffatta che ormai pensiamo, perfino i più esperti, che se un imputato eccellente viene assolto, allora c'è stata una persecuzione giudiziaria. Senza contare la vergognosa pubblicità che è stata fatta al senatore Andreotti, che da più parti viene ancora ritenuto innocente e a cui sicuramente dedicheranno una strada, nonostante una sentenza di condanna, contrabbandata come assoluzione.
Una informazione che non riesce a dare la giusta connotazione dei fatti, ma che anzi maschera e mistifica, opponendo un'abbondanza di bugie alle poche verità che riescono ad emergere è un pessimo servizio ai cittadini, al pari del pessimo servizio che attualmente viene dato dalla classe politica.
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