L'emozione e lo sdegno suscitate dai fatti calabresi di Rosarno, sono ancora negli occhi e nella mente di tutti. Ho ricevuto una mail da doctornews, relativa alle proposte di una associazione, l'AMSI, che potrebbero migliorare le condizioni di vita degli immigrati in Italia. Altrimenti emozione e sdegno sono solo ipocrisia.
Un appello perché si cerchino soluzioni adeguate a tutte le situazioni di disagio in cui si trovano molti immigrati, anche per garantire la tranquillità e la sicurezza ai cittadini italiani e di origine straniera, oltre alla pacifica convivenza. A lanciarlo l'Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) che esprime preoccupazione per ciò che sta ancora accadendo in Calabria, a Rosarno, e sottolinea "l'importanza di puntare su un'immigrazione programmata e qualificata ed il diritto al lavoro regolare per tutti". L'Amsi ribadisce inoltre la necessità di puntare su "un pacchetto integrazione" per la sanità come per tutti gli altri temi che riguardano l'immigrazione. Per il presidente dell'associazione, Foad Aodi, è necessario infatti mettere a punto un progetto condiviso da comunità straniere, cittadini e associazioni italiane e di origine straniera impegnati nel mondo dell'immigrazione. Per questo invita tutti quelli che vogliono collaborare a inviare via mail (amsi@libero.it) proposte che riguardano i diversi temi dell'immigrazione, non solo sanitari: integrazione, cittadinanza, cooperazione internazionale, sanità, scuola, università, lavoro, diritti e doveri , comunicazione, dialogo inter-religioso, medicina e religione, legislazione. Alcune proposte sono state già avanzate dall'Amsi in questi anni alle istituzioni. Eccone qualcuna: 1) Riduzione a 5 degli anni per la richiesta della cittadinanza italiana e concessione del voto amministrativo agli immigrati; 2) Diritto alla salute e allo studio per tutti; 3) Diritto a partecipare ai concorsi senza cittadinanza italiana per chi lavora da 5 anni in Italia; 4) Diritto al lavoro regolare; 5) Censimento del fabbisogno di operatori sanitari nel servizio sanitario italiano; 6) Inserimento dell'atto della circoncisione come prestazione nel Ssn; 7) Campagne di comunicazione ed informazione sull'accesso degli stranieri al Ssn; 8) Insegnamento della lingua, cultura e legislazione italiana; 9) Insegnamento della storia delle religioni; 10) Intensificare le campagne della conoscenza culturale per sconfiggere i pregiudizi e la paura del diverso tramite tv e giornali; 11) Intensificare la cooperazione internazionale e lo scambio socio-sanitario con l'Italia ed i nostri Paesi di origine; 12) Intensificare gli accordi bilaterali con i paesi di origine in materia di immigrazione.
Mi sembrano cose di buon senso, relative ad uno stato civile, e per questo ve le ho proposte, sperando di trovare anche nel lettore il mio stesso consenso.
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