Ogni tanto mi chiedo cosa abbiamo fatto, noi italiani di male per meritarci di avere a capo delle istituzioni politici come l'attuale premier, il leader maximo dell'opposizione o il non segretario dell'UDC, ai quali ora, lentamente, si aggiunge un inaspettato presidente della Repubblica. Mi chiedo e vi chiedo cosa abbiamo fatto di male. Dell'attuale presidente del consiglio, chi frequenta questo blog, ha potuto leggere di tutto e di più, è una persona che non stimo né come uomo, né come politico, né tanto meno come imprenditore. A tale proposito ricordiamo che aveva fatto fallire le sue aziende, che già erano state alimentate da fondi di provenienza molto dubbia e che si è salvato solo col suo famigerato ingresso in campo. Ma andiamo avanti. A seguire c'è il non segretario dell'UDC, l'uomo della seconda repubblica, con i piedi ben piantati nella mentalità e nei metodi della prima. Non dimentichiamo che il nostro è allievo di Forlani che, con Andreotti e Craxi, formava il triumvirato, il famigerato CAF. Non ha dismesso nulla di quel periodo, continua a proporre soluzioni politici a problemi giudiziari che, per risolverli, basterebbe semplicemente applicare la legge. Continua a dire che lui non ci tiene al potere, perché era all'opposizione con il centro-sinistra, ma anche con il centro-destra, perchè lui è coerente con le sue idee e non è disposto a scendere a patti per rinunciarvi. E lo dice senza sbellicarsi dalle risate, dopo che ha mandato in parlamento, e più precisamente al senato della repubblica, un mafioso certificato, come Totò Cuffaro. E lo dice tralasciando di dire che, con questi metodi, ha buona probabilità di fare incetta di poltrone. E, infine, lo dice dopo aver, anche lui, nel partito dell'amore e della difesa dei valori cristiani e della famiglia, aver divorziato dalla moglie. Lo dice senza vergogna.
E veniamo al pezzo forte, il leader maximo, l'uomo che riuscì dove anche i più sfegatati sostenitori del centro destra hanno fallito. L'uomo che ha rovesciato i governi di Prodi, l'uomo che ha segato i nervi a Veltroni, il suo segretario di partito, fino a farlo cadere, l'uomo che ha fallito tutte le politche per il centro-sinistra. L'uomo che ha avvelenato le primarie del PD, per consentire l'elezione di Bersani, con quella strana vicenda americana di Ignazio Marino. L'uomo che ha consentito di silurare e rendere pressocché inaffidabile, il sindaco pugliese forse più credibile, e mi riferisco a Michele Emiliano. Infine l'uomo che stava cercando di silurare Vendola, per consentire l'elezione di Boccia, con un'altra vicenda americana che si è dimostrata inesistente, perché il professore di cui si parla non è stato mai assunto e Vendola non risulta indagato. Lo stesso leader maximo che, se lo si intervista, dice che lui non ricopre nesuna carica all'interno del partito. Dopo tutti i danni anche la beffa.
Del Presidente della Repubblica, dato l'argomento delicato, mi riservo di parlare in un altro post.
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