Il ministro della salute, Ferruccio Fazio, ha affermato, nei giorni scorsi, che esistono spazi per il via libera alla installazione dei body scanner in Italia. Un'apertura che arriva dopo le iniziali perplessità dello stesso ministro. "Anche se inizialmente ho detto che occorreva cautela, i dati della Commissione" chiamata a valutare la sicurezza di questi macchinari 'spoglia-passeggeri' "indicano che la strada intrapresa dall'Italia verosimilmente verrà portata avanti, con assoluta tranquillità per i cittadini - sottolinea Fazio - e magari con delle regole". L'importante "è andare avanti con la massima tranquillità. A brevissimo - assicura - avremo i risultati del lavoro della Commissione, ma - conclude - credo che la direzione sarà quella intrapresa".
Detto questo, conoscendo i miei polli, io mi chiedo perché il ministro abbia abbandonato le iniziali perplessità, chi lo ha convinto e con che cosa. Ricordo a quanti non lo sapessero che i body scanner non garantiscono la sicurezza, costano davvero troppo e, ciliegina sulla torta, essendo una tecnologia che utilizza i raggi X, sono potenzialmente dannosi per la salute, per quanto tutti si affannino a dire che non fanno nulla. Tutto questo mi fa pensare alle rassicurazioni che lo stesso Fazio, quando non era ancora ministro, dava sul vaccino H1N1, in occasione dell'arrivo della pandemia, nell'autunno scorso. Una strategia, quella del neo-ministro che si è rivelata fallimentare, viste le confezioni di vaccino rimaste inutilizzate. Da un articolo dell'Espresso, invece, scopriamo che esistono i 'Puffer', cabine hi-tech in grado di individuare in una manciata di secondi le più piccole tracce di esplosivo fino ad un miliardesimo di grammo. Questa è una soluzione che il noto settimanle chiama l'uovo di Colombo per la sicurezza negli aeroporti italiani e non solo. Inoltre è in corso il lavoro di una commisione che ci dirà in un futuro prossimo quali è consigliabile che siano i comportamenti dei governi in questo delicato settore. Si tratta solo di aspettare prima di comperare cose costosissime che poi saremo costretti a buttare perché carenti nei requisiti di tutela dei viaggiatori. Spero che questa volta, al contrario di quello che è accaduto con il vaccino contro l'H1N1, la ragione e gli interessi di tutti prevalgano sull'impeto e sugli interessi di pochi.
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