"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

giovedì 24 dicembre 2009

Senato USA spiana la strada alla nuova Sanità

Ormai sembra del tutto spianata la strada della riforma sanitaria americana verso l'approvazione al Senato prima di Natale. Con un voto nel cuore della notte, infatti, è stato superato lo scoglio principale e quello che ha costretto a tanti compromessi al ribasso, del voto procedurale che permette di bloccare il dibattito in aula e passare alla votazione finale. E i democratici hanno avuto il "magic number", i 60 voti necessari a impedire l'ostruzionismo a oltranza da parte della minoranza repubblicana che ha votato compatta, 40 voti, contro il passaggio alla votazione in aula. Ora è previsto entro oggi il voto finale sul testo della riforma del Senato che, nelle trattative estenuanti per ottenere il sostegno compatto dei 60 del gruppo democratici, ha perso componenti importanti della riforma voluta da Barack Obama, a partire dalla public option, l'ente pubblico di assicurazione. Come sempre ci si deve accontentare per evitare di mandare tutto in gloria, ma alla fine da qualche parte bisogna pur cominciare, accontentarsi, cogliere sempre il meglio da ogni situazione e poi proseguire testardamente verso l'obiettivo ottimale, è questo il dono dei grandi. Ad ogni modo, secondo quanto affermato dai leader democratici, la riforma mantiene l'impianto di fondo, che permetterà a 31 milioni di americani, ora senza assistenza sanitaria, di essere assicurati. E difenderà tutti gli americani dalle pratiche spregiudicate attuate dalle assicurazioni private. Il testo ha comunque molte differenze rispetto a quello approvato alla Camera, che per esempio prevede la public option, e quindi dopo la sua approvazione inizieranno dei, si presume complicati, negoziati tra le due Camere per arrivare a un testo comune. Un processo che la Casa Bianca spera si concluda entro la fine di gennaio-inizio di febbraio. Chi ha scommesso su Obama può continuare a sperare anche se la strada è ancora molto lunga e i graffi delle lobbies si fanno sentire ad ogni piè sospinto.

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