"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

martedì 15 novembre 2011

La competenza e il nulla.

Ieri sera è andato in onda uno spettacolo condotto da Fiorello, il quale ha fatto circa il 40% di share. Questo significa che molto più di una persona su tre, fra quelli che guardavano la televisione erano sintonizzati sul suo programma. In contemporanea andava in onda l'ennesima edizione del Grande Fratello che ha totalizzato poco più del 16%. Mentre ero lì che guardavo la trasmissione di Fiorello, mi chiedevo: "Chissà chi sta guardando il Grande Fratello ... sicuramente, fosse anche una sola persona, qualcuno lo starà seguendo" Ecco, oggi mi chiedo, come è fatto uno che preferisce allo spettacolo di un istrione, competente, preparato e francamente bravo, quello in cui ci sono persone incompetenti, e non lo dico per offendere, ma perché è oggettivamente così. Come può essere fatta una persona che invece di seguire uno show completo e professionale, ha seguito una parata di nudi, parolacce, rutti e priva di ogni purchessia minima professionalità. Non erano molti, certo, ma, ripeto, fosse anche uno solo, cosa spinge una persona a scegliere dei protagonisti inconcludenti ad uno che ha passato la sua vita a prepararsi, ha sofferto, ha studiato ed ha nel sangue i ritmi del varietà.

Non sono riuscito a darmi una risposta, così come non riesco a capire perché, in alcuni momenti storici, il popolo sceglie leaders palesemente sbagliati, senza la benché minima capacità politica, ma con enormi capacità di attrazione, salvo poi pagarne le conseguenze e aprire gli occhi solo per favorirne in maniera a volte drammatica la cacciata. Il mistero resta inestricabile, la storia continuerà a proporci i suoi cicli. E le televisoni i suoi spettacoli.

4 commenti:

  1. me lo chiedevo anche io mentre facevo zapping tra Fiorello e Gad Lerner. m.teresa

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  2. IN UN POST SU FACEBOOK HAI DETTO "SCEGLIAMO SEMPRE IL MENO PEGGIO", FORSE LUI (B.) LO ERA (O LO SEMBRAVA)POCO TEMPO FA?

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  3. per chi lo ha votato, lui era il meglio, o il meno peggio, altrimenti non lo avrebberto votato. Grazie, chiunque tu sia

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