"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

lunedì 14 novembre 2011

La strada è tracciata.

Non mi pare che la sera di sabato ci siano stati incidenti nelle manifestazioni di giubilo seguite alle dimissioni dell'ex premier. Erano critiche legittime, così come erano legittime le manifestazioni di solidarietà, poche o molte che fossero. Allora, mi chiedo, perché Alfano ha stigmatizzato quegli atteggiamenti, quasi fossimo ancora in periodo di lesa maestà. Forse qualcuno dovrebbe spiegargli che il suo capo, politicamente, è finito. Forse bisognerebbe anche spiegare all'ex presidente del consiglio che non aveva titolo ad uscire con un video il giorno dopo le sue dimissioni, quasi si trattasse di dare il messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica. Mai nessun altro lo aveva fatto. Solo Cossiga ha provato a lasciare delle lettere testamentarie dopo la sua morte, ma pare che non abbiano avuto nessun seguito, o perlomeno nessuno ne ha più parlato. Si può morire, anche politicamente, e dopo non può esserci un seguito. Dovremmo imparare tutti a convivere con questa realtà. Dovremmo imparare tutti ad uscire lentamente da un sistema, il berlusconismo, che ci ha avvolto e che pian piano deve appartenere al passato. Ci vorrà tempo, certo, e in questo senso ben venga Monti, pur con tutti i suoi probabili retroscena. La falla che spurgava letame è stata chiusa, ora si tratta di fare pulizia, ci vorrà del tempo. I problemi dell'Italia non sono finiti con quelle dimissioni, ma il percorso è avviato e tutti siamo chiamati a collaborare per completarlo nel più breve tempo possibile. Alla fine, e solo alla fine, potremo godere della luce.

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