"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

venerdì 2 luglio 2010

Requisiti richiesti.

Il consigliere provinciale del PDL Pierpaolo Zaccai è stato sospeso dal partito dopo aver partecipato ad un festino, non si sa bene in che veste, a base di droga e di sesso, con la presenza di trans.
Ora, io non voglio dire, certamente non si può infierire si una persona che era per i fatti suoi, fuori dai doveri d'ufficio e probabilmente, ma questo lo chiariranno gli investigatori, non aveva nulla a che vedere col contesto in cui è stato sorpreso. C'è però una cosa che mi appare lampante e volevo sottoporla all'attenzione dei lettori di questo blog. Da quanto accaduto negli ultimi mesi e soprattutto nelle ultime ore a molti esponenti del PDL, sappiamo che per far parte del partito non è necessario avere una condotta immacolata. Si può essere in odore di 'Ndrangheta (Nicola Di Girolamo), di camorra (Nicola Cosentino) e di mafia (Marcello dell'Utri). Per far parte del PDL si può essere corrotti e corruttori, e qui c'è solo l'imbarazzo della scelta, basti pensare che Cesare Previti è stato condannato per corruzione, radiato dall'albo degli avvocati e perfino cacciato dal parlamento ma mai sospeso dal partito. Per entrare a far parte del PDL si può anche essere stati affiliati alla P2, l'organizzazione segreta che tanto scandalo generò, soprattutto nelle fila della Democrazia Cristiana, negli anni '80 e anche qui gli esempi non mancano, basti pensare che Fabrizio Cicchitto, Presidente del gruppo PDL alla Camera dei Deputati, aveva la tessera n. 2232. Per entrare a far parte del PDL si può avere una vita, diciamo così, allegra, si possono cioè frequentare prostitute e perfino minorenni, nulla tange la possibilità di aderire al partito, che è appunto il cosiddetto Popolo delle LIBERTA'. Non importa infine se si lavora bene o si lavora male, non importa, ad esempio, se si fanno leggi che vengono sistematicamente bocciate dalla Corte Costituzionale, rallentando significativamente il corso della giustizia, come è accaduto al Ministro Angelino Alfano. Ma, come nell'Eden, anche qui c'è un limite e quello non deve essere, per nessuna ragione, superato: se qualcuno da adito al sospetto di attardarsi con debolezze sessuali fuori dal consentito, fuori cioè da quella che comunemente viene definita normalità, allora su di lui si abbattono senza pietà gli strali dei reggenti, che prontamente provvedono a rimettere le cose a posto, sospendendo il malcapitato, prima che possa essere lesa la cristallina evidenza mascolina e maschilista di tutta la compagnia.

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