Riporto qui di seguito una intervista di Doctornews a Ignazio marino sull'approvazione della riforma dela sanità in Anerica. Al di là della retorica e del facile entusiasmo, le parole del senatore danno l'idea del ctraguardo ragiunto e forniscono una risposta a tutti quelli che dicono che è una goccia nell'oceano. Certo si doveva fare di più, ma il solco è stato traciato, là dove nessuno finora ci era riuscito.
«Una giornata storica per gli Stati Uniti, che fanno un importantissimo passo avanti nella direzione della giustizia sociale e della solidarietà». Così il senatore Ignazio Marino, nella doppia veste di presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul Servizio sanitario e di medico che ha lavorato per anni negli Usa, commenta l'approvazione da parte della Camera dei rappresentanti della riforma della sanità. «Grazie a questa riforma, fortemente voluta e sostenuta dal presidente Barack Obama, gli Usa vanno nella direzione di colmare una grave carenza per un grande Paese democratico». «Una nazione che mette a disposizione le risorse per mantenere più di mille basi militari in giro per il mondo - continua Marino - non può ignorare le esigenze dei suoi cittadini in termini di cure mediche. Non dimentichiamo che negli Usa se non hai un'assicurazione privata - ricorda il senatore - non hai nessuna possibilità di accedere alle cure: se per esempio hai un tumore nessun ospedale ti opererà, se hai il diabete nessuno ti fornisce i farmaci». «Con il voto di ieri gli Stati Uniti - dice - riconoscono il principio che la salute va garantita e va considerata come un fondamento di uno stato democratico, evitando gravi ingiustizie tra chi può permettersi di curarsi e chi può solo sperare nel destino. Ma va ricordato anche che l'assenza di garanzie sociali e di diritti come quello alle cure rischiano di dare origine a instabilità sociale, tensioni, conflittualità».
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