"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

sabato 15 giugno 2013

Pochi ma buoni

Non so che cosa accadrà da qui a qualche mese nel panorama politico italiano. Voci insistenti danno per certa una scissione del Movimento 5 Stelle, chi dice che non si riesca a formare un nuovo gruppo parlamentare, quindi meno di venti unità, chi invece parla additittura di sessanta parlamentari pronti a cvambiare casacca. Tale evenienza vedrebbe Beppe Grillo costretto a ritirare il proprio simbolo e forse a porre fine alla sua avventura. Personalemte non mi appassiona l'evoluzione del Movimento 5 Stelle o del governo che potrebbe trarre giovamento da tale scissione o vedere la propria morte politica in funzione di un nuovo governo sostenuto dal PD, da SEL e dai dissidenti M5S. Non mi appassiona per diverse ragioni. Intanto perché non credo che le forze appena citate possano fare cose diverse da quelle che sta facendo l'attuale esecutivo, prono ai voleri non solo del PDL e del suo leader, ma anche di Napolitano e di forze internazionali. Ricordo infatti che il PD ha avuto potere e modo di fare cose diverse quando era al governo e non ha eliminato una sola legge ad personam senza parlare che mai ha voluto cambiare la legge elettorale. Per cui nulla mi aspetto da loro, né da SEL che, a parte qualche dichiarazione di principio nulla di diverso sta facendo in Puglia. Per non dire di quelli che sono i probasbili dissidenti del M5S, che se ne vanno per trenta denari. Tutto cambierà per lasciare tutto com'è ora e come era ai tempi del PDL prima e di Monti poi e dobbiamo pure dire grazie se non faranno un'amnistia per salvare i soliti noti dalla galera, che è l'unico posto che gli compete. Altro che parlamento!
Quello che mi amareggia in tutta questa vicenda, invece, è il solito trattamento feroce, che il Movimento 5 Stelle subisce quotidianamente, non solo dalla stampa nazionale che, vabbè, ormai ci si è abituati e non ci si fa più caso. Basti pensare che sono loro i primi a soffiare sul fuoco, senza nemmeno avere elementi precisi per informare i cittadini. La cosa grave è quello che tanta gente pensa e dice del Movimento 5 Stelle. Molti ridono soddisfatti dei suoi problemi, come se questa crisi fosse un punto a favore del partito che hanno votato, come se si trattasse di un continuo campionato, in cui la crisi di una squadra avvantaggiasse un'altra a vincere. A questo siamo ridotti, a fare il tifo in piena crisi, invece di pretendere provvedimenti improcrastinabili che non vedremo forse mai. Dimenticando che la crisi del M5S, se portata alle estreme conseguenze, potrebbe portare alla perdita di un'opportunità, perché dove non c'è pluralità non c'è democrazia. Senza contare le battaglie che, nel silenzio generale, il Movimento 5 Stelle, ha già vinto. E mi riferisco al fatto che ora, come mai prima, si parla di riduzione dei costi della politica. Per non dire di tutte le battaglie parlamentari di cui fa una breve sintesi Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano di oggi. Personalmente vedo chi ride della crisi del Movimento 5 Stelle, come Lucignolo e Pinocchio che ridono l'uno delle orecchie dell'altro, mentre stanno tutt'e due trasformandosi in asinelli.

2 commenti:

  1. Ti dò pienamente ragione. Io non accetto tutto del M5S però era quel nuovo che ci stimolava a sperare che forse si poteva incominciare a cambiare qualche cosa a favore del cittadino e non la solita politica delle prese per il k.... e vedere politici governare sempre e solo x se stessi, e noi impotenti senza poter fare nulla !! Era un cambiamento e non una protesta, come dicono i vecchi politici x giustificare i voti del M5S. Il popolo italiano è da mezzo secolo che protesta e i politici non lo hanno mai ascoltato, a che vale protestare ancora? Il voto è x cambiare e non x protestare. Mi auguro che si trovi un accordo e che riflettano prima di dividersi, distruggendo così quelle neonate speranze che avevamo incominciato ad avere.
    Fabrizio

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    1. grazie, Fabrizio, era proprio quello che intendevo dire
      a presto

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