"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

lunedì 24 giugno 2013

Da rabbrividire

Ci sono notizie che fanno rallegrare, come l'elezione del nuovo sindaco della città di Ragusa. Si noti che non ho scritto la vittoria o il Movimento 5 Stelle ha preso, ecc. Questa è terminologia calcistica o, peggio, militare. Dobbiamo imparare a dare il giusto nome alle cose. L'elezione di una persona non va confusa con una vittoria, come si trattasse di un torneo a squadre. Da ora tutto è da vedere e il nuovo sindaco di Ragusa dovrà essere messo alla prova, come quello di Parma prima di lui.
Poi c'è la notizia per la quale molti si rallegrano, io sono tra quelli che rabbrividiscono. Abbiamo avuto un presidente del Consiglio, condannato in via definitiva per falso in bilancio (reato poi depenalizzato, ma penalmente rilevante nel momento in cui è stato commesso), in secondo grado per frode fiscale, ed ora, in primo grado, per concussione e prostituzione minorile. Un simile personaggio non sarebbe neanche degno di essere ospitato nelle patrie galere (pare che i detenuti che si macchino di reati contro i minori vengono giustiziati dagli altri detenuti), in Italia lo nominiamo presidente del Consiglio.
Poi c'è una notizia terribile, di quelle che non vorresti mai ascoltare e di cui speri sempre che ci sia stato un malinteso e che alla fine si dimostri la sua infondatezza. Pare che Miccoli abbia avuto contatti con la mafia, pare che abbia offeso la memoria del giudice Falcone, pare che alla fine si sia macchiato del reato di estorsione, mandando un mafioso a ritirare un suo credito da un suo debitore. Pare che ci siano delle intercettazioni che lo inchiodano e fino al momento che scrivo nessuna smentita è stata pronunciata dal calciatore. Nemmeno quelle di rito, che in genere si usano in questi casi, del tipo "sono sereno", "farò piena luce", "a mia insaputa", ecc. Tutto tace e il terribile sospetto cresce fino a diventare certezza e ad espellere il sentimento di ammirazione per quel ragazzo che aveva rifiutato il denaro del potere e aveva scelto, così pare, di rovinarsi una carriera folgorante, finendo per giocare in quel palermo che, a quanto pare, alla fine gli è stato fatale. Pare che sia andata proprio così, addio Fabrizio, il tuo sogno e la mia ammirazione si infrangono per sempre.

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