"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

giovedì 14 aprile 2011

Inutili slogan elettorali

Avevano cominciato con i soldati per strada, poi hanno proseguito con le ronde. Il tutto per rispondere alla richiesta di sicurezza per via di una campagna scatenata nel periodo elettorale. Nello stesso periodo avevano stigmatizzato il comportamento del governo precedente, dipinto come novello Dracula che succhiava il sangue ai contribuenti. Mi preme dire due cose.

Contemporaneamente alla stigmatizzazione delle scelte del precedente esecutivo, quello attuale aumentava a sua volta il prelievo fiscale, passato da 41, 9 a 42,2 e questo nonostante la tanto strombazzata abolizione dell'ICI, quella parte rimasta, che di fatto agevolava solo i contribuenti facoltosi e metteva in ginocchio le entrate fiscali dei Comuni. Nel frattempo, con un'altra strombazzata mediatica, annunciava le già citate misure dell'esercito e delle ronde. Intanto, nascosto dall'informazione di massa, veniva fuori che la polizia di stato non aveva i soldi per fare il pieno alle proprie auto ed è di qualche mese fa la notizia piccola piccola secondo la quale alcuni poliziotti si sarebbero recati ad Arcore per contestare le scelte del governo in tema di sicurezza e lì, dopo il solito scarica barile ai danni questa volta del Ministro dell'Economia, avrebbero ricevuto la solita valanga di inutili promesse. E' di questi giorni l'emergenza degli immigrati, un problema che non doveva esistere, creato ad hoc per tornaconto elettorale, fino ad arrivare alla giornata di ieri, in cui si sono verificate due cose che la dicono lunga sulla vera politica di questo governo.

La prima è l'approvazione del cosiddetto processo breve, una norma irrazionale, che si inserisce in un sistema già di per sé irrazionale e che farà morire molti processi in corso, lasciando in libertà fior di delinquenti. La seconda è la redazione del Documento di Economia e Finanza che, tra le altre cose, dice: Pil 2010 all'1,1%, in calo rispetto alle previsioni precedenti (1,3%), e all'1,3% nel 2012 (le precedenti stime erano del 2%) mentre nel 2013, il Pil dovrebbe crescere dell'1,5% e nel 2014 dell'1,6%. Deficit/Pil 2010 al 3,9% e nel 2012 al 2,7% mentre la pressione fiscale (al 42,5% quest'anno) dovrebbe salire al 42,7% nel 2012 e al 42,6% nel 2013. Per quanto riguarda il debito, invece, si attesterà al 120% del Pil quest'anno per poi scendere al 119,4% l'anno prossimo.

Sì, avete capito bene, le tasse aumenteranno ancora. Quindi siamo passati dal più sicurezza e meno tasse, al meno sicurezza e più tasse per tutti ... o quasi.

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