"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

martedì 5 febbraio 2013

Una luce in fondo al tunnel

E' vero, c'è un delinquente naturale che si aggira per l'Italia a fare promesse che non potrà mantenere. Infatti aveva promesso ai suoi alleati che non avrebbe fatto il presidente del consiglio in caso di vittoria. Quindi, o non manterrà la prima promessa fatta o non manterrà quelle successive. C'è un banchiere con il loden che promette che diminuirà le tasse che intanto ha aumentato fino a farci stramazzare tuti al suolo, mentre gli indici che doveva correggere peggiorano tutti tranne lo stramaledetto spread che ancora nessuno ha capito a cosa serve. C'è un uomo grigio, incolore, che non fa promesse, pigola credendo che sia il miglior modo per vincere elezioni, che ormai crede di aver vinto, ma che è ben lontano dall'averle vinte e per questo si è scordato il programma elettorale a casa. Ci sono poi presunti ladri, truffatori, mafiosi, candidati a rappresentare il popolo in Parlamento, che fanno vedere i loro faccioni che sorridono da manifesti abusivi incollati sui muri delle città e conditi da improbabili slogan che trasudano finto ottimismo.
E poi c'è una notizia, bellissima, e forse per questo poco evidenziata dagli organi di informazione di regime. I quali ostentano i loro sondaggi, uno al giorno, come se gli italiani stessero tutto il giorno al telefono a cambiare idea sulle loro intenzioni di voto. Come se, con la crisi che gira, non avessero nulla di meglio da fare che stare appresso a loro. La notizia è che fra gli under 23 il Movimento 5 Stelle è al primo posto.
Ecco, i giovani hanno già deciso che i partiti tradizionali hanno fallito, sono composti da mummie pietrificate in via di decomposizione, verranno spazzati via, se non a questa tornata elettorale, dove ancora forte è il voto di scambio, alla prossima, dove gli effetti saranno attutiti dalle corruzioni che ne avranno svuotato il contenuto. Perché nella prossima legislatura, c'è da crederlo, i partiti non cambieranno nulla delle proprie abitudini. Dopo aver riflettuto profondamente sugli esiti del voto per due lunghissimi nanosecondi, continueranno, come prima, più di prima, a cercare di sbranare quello che resta dei nostri sacrifici, pagati a lacruime e sangue con le tasse.
Ma, se così stanno le cose, una luce in fondo al tunnel c'è per davvero, se i giovani hanno deciso di cambiare allora siamo all'alba della speranza, si intravede l'aurora di un nuovo giorno. Allora l'Italia può davvero farcela.

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