"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

lunedì 11 luglio 2011

Un finale scritto da vent'anni

Così adesso è ufficiale, a capo del governo del nostro paese c'è un corruttore. Un uomo che ha corrotto un giudice per avere una sentenza a suo favore. La quale sentenza, vent'anni dopo si scopre falsa e quindi ribaltata a favore del suo avversario.

Non avevamo dubbi, credo che anche il più fedele dei sostenitori del premier avesse come minimo il dubbio che il suo beniamino non fosse propriamente limpido, ma ora c'è la certezza. Ora nessuno può più discutere, come diceva il compianto Boskov "è rigore quando arbitro fischia". E ora l'arbitro ha fischiato e ha stabilito che, fra i due contendenti, uno ha vinto e si vedrà riconoscere quell'indennità che aspettava da vent'anni. L'altro ha perso, ed ha perso soldi, faccia, rispettabilità. Sì, anche quella, perchè ha costruito le sue fortune grazie a questa truffa, sia politicamente che socialmente. Senza contare che, per anni, aveva bloccato la politica italiana su questa vicenda, confezionando leggi su misura che gli permettessero di sfangarla. Invece, nonostante avesse un ruolo di privilegio rispetto a chiunque altro, ha visto arrestare amici, complici e sostenitori, fino all'epilogo finale che lo ha visto definitivamente soccombere. E non è finita qui, a quanto pare. Sì, perchè la sentenza definitiva, quella della Cassazione, dovrebbe arrivare tra un anno, anno e mezzo. Qualcuno glielo dica fin da ora che potrebbe coincidere con la data delle prossime elezioni. No, perchè poi è inutile che i suoi parlino di giustizia ad orologeria. Lo sappiamo tutti fin da ora quali saranno i tempi della sentenza definitiva, a meno che lui non vi rinunci e si dichiari colpevole. in questo modo avrebbe un paio d'anni di tempo per ricostruirsi una verginità davanti a suoi elettori. In caso contrario continui pure a fare la vittima, tanto gli elettori gli hanno fatto abbondantemente capire che di quest'uomo della provvidenza non hanno più bisogno perchè si è rivelato per quello che è, inconsistente dal punto di vista politico, umano ed ora anche imprenditoriale.

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