"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

domenica 24 marzo 2013

Responsabili

C'è una parola che da qualche mese, ma forse è il caso di dire da un paio d'anni, circola in Italia, assumendo connotati che ogni volta si allontanano rispetto al significato iniziale: "RESPONSABILI". La responsabilità politica, perché è di questo che voglio parlare, è un concetto giuridico, politico e filosofico in base al quale si determina se un soggetto operante nello stato ed investito di una carica politica debba o meno rispondere (ed eventualmente a chi) delle scelte politiche compiute (Wikipedia). La parola responsabile deriva dal latino respondere, che significa appunto rispondere. Quindi il parlamentare eletto, se responsabile, deve rispondere agli elettori del suo comportamento e delle sue scelte. E qui nasce l'inghippo. Nella precedente legislatura alcuni parlamentari, per un fantomatico senso di responsabilità, hanno varcato il Rubicone accordandosi con l'opposizione politica e facendo sopravvivere un governo destinato a cadere pochi mesi dopo, fra le contumelie degli elettori che sono andati in piazza a festeggiare per la sua dipartita. Erano responsabili quei parlamentari? Non credo. I loro elettori li avrebbero volentieri crocifissi, invece sono stati rieletti, anzi nominati, nello schieramento avverso, quello che avevano contribuito a salvare.
Da qualche giorno si chiede ai parlamentari del Movimento 5 Stelle di essere responsabili e votare un governo, contravvenendo al proprio mandato elettorale, quello che gli elettori gli hanno conferito al momento del voto. Personalmente, da elettore, non condivido. Se quei parlamentari vogliono comportarsi da responsabili devono tenere la barra dritta e continuare a chiedere di poter governare, dato che né il centro-destra, né il centro sinistra hanno dimostrato di volere il bene del popolo italiano. Infatti, da oltre vent'anni, coprono vicendevolmente le proprie vergogne, nascondendo il fatto che mai il centro-destra ha abolito una sola tassa del centro-sinistra, anzi aggiungendone a sua volta, e mai il contro-sinistra ha abolito una sola legge-vergogna del centro-destra, anzi aggiungendone a sua volta. Non meritano niente e la vera responsabilità è inchiodare questa gente a fare quelle cose che dicono di voler fare ma che non faranno mai se non vi sono costretti dal senso di responsdabilità di chi non ha nulla da chiedere in cambio, ma agisce solo per senso di responsabilità verso i propri elettori (vedere l'abolizione delle province in Sicilia).
Visto che il PD ha "non vinto", scelga quindi di non governare e dia la fiducia a un governo gradito al Movimento 5 Stelle. In questo modo otterrebbe una scusa per disobbedire ai ricatti del PDL e, in caso di fallimento, potrebbe scaricare la colpa al Movimento 5 Stelle e vincere, finalmente, le prossime elezioni.
In caso contrario si rassegni a fare un governo con il PDL e continui ad essere massacrato dagli elettori e dalla Storia.

4 commenti:

  1. Il pd si trova, come al solito, con l' acqua in gola.
    Ha remato per anni per arrivare al potere cercando di sconfiggere il berlusconismo ed ora annaspa nel ginepraio del "COSA FARE".
    Per me paga tutti gli errori commessi dal conflitto di interessi di mr, D' Alema alla legge porcellum ed altre amenità che hanno allontanato i suoi elettori verso lega e grillo.
    "CHI E' CAUSA DEL SUO MALE PIANGA SE STESSO".

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  2. si potrebbe anche fare come dici ma se non ha vinto il pd altretanto è vero che non hanno vinto neanche gli altri,lasciare fare ha uno come grillo che si è dimostrato presuontoso arrogante e pure deposta visto che non lo si può criticare ho dirgli niente xchè la ragione è solo la sua ,ma criticare è un conto trovare le soluzioni è altra cosa visto che alle sue teorie economiche mancano coperture x 50miliardi,vedi programma suo,ha proposito di conflitto,casaleggio sai quanto guadagna dal sito di grillo,vedrai che alle prossime elezioni grillo ne prende molti meno di voticome a fatto la legache ha perso il 10&

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    1. intanto a governare non sarebbe grillo ma un uomo di fiducia, poi sarebbe un governo di scopo, poi il PD, ripeto, in quanto ricattabile avrebbe la scusa di rovesciare le responsabilità di un eventuale fallimento (al quale io non credo) sul Movimento 5 Stelle, insomma tutto gli girerebbe a favore, ma, ripeto il PD è suicida o in malafede, altrimenti avrebbe fatto in modo di vincere queste elezioni con una nuova legge o con una buona campagna elettorale ... grazie per il commento

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