"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

martedì 15 gennaio 2013

La giustizia veloce

Riprendo da dove avevo lasciato un paio di giorni fa. Lo spunto sono due notizie di ieri ribaltate su tutti i giornali, cartacei e non.
Intanto la notizia che Jodie Foster ha avuto un figlio con l'inseminazione artificiale, in quanto omosessuale e convivente da tempo con una donna. Come la mettiamo di fronte a due persone che non adottano un figlio ma lo ottengono con tecniche artificiali e quei figli convivono e vengono educati da una coppia omosessuale. E' lo stesso che adottare un figlio o la cosa cambia quando il figlio è frutto del proprio materiale genetico? Lo so, non si dovrebbe parlare così dei bambini, anche perché questi dovrebbero restare sempre fuori dalle contese degli adulti che, a volte, sono meno sensati di chi ha meno anni di vita. Lo so che mettere al mondo dei figli è una cosa seria, essendo io padre di due figli. Ma so anche che un bambino forse crescerebbe meglio in una famiglia composta da una coppia omosessuale piuttosto che in un istituto, con tutto il rispetto per la professionalità con cui tali strutture vengono gestite. Allora la politica si deve muovere e deve legiferare in modo che non vengano fuori dei mostri, perché sappiamo dagli albori della storia che è la morte della ragione a generare i mostri.
Fa specie, dicevo a tale proposito, che sia la magistratura a dare le direttive sociali, in assenza di volontà da parte di chi dovrebbe invece assumersi le proprie responsabilità. E questo discorso vale anche per la seconda notizia. Il tribunale di Milano si è opposto all'istanza di legittimo impedimento presentata dall'ex presidente del consiglio in merito al processo che lo vede coinvolto e che maldestramente viene chiamato "Processo Ruby" (la ragazza, infatti, non solo non è nemmeno indagata, ma è addirittura parte lesa). Fa specie che, anche in questo caso, sarà la magistratura a ridurre il consenso elettorale di un uomo che, se fossimo in un Paese meno credulone, sarebbe da tempo ospite delle patrie galere. Non saranno infatti i suoi oppositori a sconfiggerlo alle urne, ma egli stesso con i suoi reiterati tentativi di infrangere la legge. Fa specie e fa disperare, anche perché lui ora potrà comodamente parlare di giustizia a orologeria, dimenticando che le tappe del processo erano già state stabilite da mesi e che è egli stesso la causa del fatto che la sentenza arriverà in piena campagna elettorale, perché è stato lui a far cadere il governo, forse nella speranza che il voto arrivasse prima della sentenza. Lui ci proverà, stiamone certi, e sicuramente troverà qualcuno disposto a credergli.

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