"Non bisogna solo essere onesti, ma apparire onesti. E c’è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l’ha condannato, ergo quell’uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be’ ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest’uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest’uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!”. (Paolo Borsellino)

sabato 24 dicembre 2011

Ad esempio l'ICI.

Io credo che bisogna tornare alla funzione originaria delle tasse. La società in cui viviamo è strutturata in modo che tutti siamo legati, poco o molto, agli altri. In questo senso le tasse giocano un ruolo di collante, perché rappresentano un contributo che ciascuno è chiamato a dare per avere in cambio servizi socialmente utili. Poi, certo, c'è il privato che lavora a scopo di lucro e si interessa di un certo settore, completando la fornitura delle pubbliche istituzioni. In questo senso, il fu ministro Padoa Schioppa disse che le tasse sono bellissime, prendendosi un marea di improperi. E' bello contribuire tutti insieme ad una causa comune, serve alla causa e serve a noi per sentirci una comunità. E' triste sapere che vi sono soggetti che evitano di contribuire e pretendono di far parte ugualmente della comunità.

Ad esempio, l'ICI è una tassa che i cittadini, possessori di un immobile, sono chiamati a versare per contribuire alle opere di urbanizzazione e di manutenzione che i comuni devono effettuare per servire quelle strutture. In quest'ottica è senz'altro giusto pagare questa tassa, così come è ingiusto e insensato che questa tassa vada a finire nelle casse dello Stato (l'idea che ha avuto Monti, che ha sostituito l'ICI con l'IMU). Così come non ha senso che alcuni titolari di immobili siano esentati dal pagamento. Ora, io non ce l'ho espressamente con il Vaticano, ma mi chiedo perchè l'ICI , o IMU che dir si voglia, non viene fatta pagare a tappeto, a tutti, ma proprio a tutti. Io credo che lo spirito non debba essere quello punitivo e vessatorio del fisco ma, alla luce di quello che ho detto, può e deve essere considerato un contributo di solidarietà e di appartenenza ad una comunità, una cosa bella, insomma, da pagare volentieri. Come quando, da ragazzi, giocavamo una schedina in comune e poi, se ci scappava una piccola vincita, si divideva da buoni amici o magari si andava in pizzeria. Allo stesso modo io credo che l'ICI la debbano pagare anche gli immobili appartenenti alle istituzioni, Palazzi comunali, provinciali e regionali, ministeri, parlamento, Quirinale e quant'altro. Così come luoghi di culto e non. Alla fine il sindaco, nel comporre il bilancio, inserisce anche la quota spettante al comune e la pone in bilancio. In questo modo finirebbero tutte le zone d'ombra, lucro, non lucro, e culti vari. Questa sarebbe la vera svolta democratica auspicabile. Pagare tutti per pagare, finalmente, meno.

2 commenti:

  1. beh beh, ricordati che le tasse e le imposte finanziano anche sprechi e corruzioni a gogò!
    ps: inquietante la foto di benvenuto :)

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  2. infatti ho esordito dicendo che bisogna tornare alla funzione originaria delle tasse. buon natale e sereno anno nuovo! p.s. la foto me l'ha scattata per caso mio figlio piccolo

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