L'evidenza della prova rende ancora più bruciante il giudizio e il rammarico per la rappresentanza parlamentare che siede a Montecitorio.
Sapevamo da tempo di avere a che fare con un premier su cui si nutrono forti dubbi di moralità, così come sapevamo che lo stesso signore è in forte odorato di vera e propria delinquenza ma, non essendo mai stato condannato, semmai prescritto o graziato da leggi che sembrano create ad hoc, dobbiamo considerarlo innocente, a meno di non voler sostenere che, se ha commesso dei reati nel momento in cui le leggi non c'erano ancora, ha comunque scavalcato la legge vigente e quindi si potrebbe considerare comunque un delinquente. Ma questa è filosofia giurisprudenziale, la realtà è un'altra cosa. Sapevamo, dicevo, che il nostro frequenta prostitute, ma probabilmente a sua insaputa, e comunque questo non cambia nulla, probabilmente molti italiani si comportano come lui, molti frequentano prostitute e non si meravigliano se il proprio premier fa altrettanto, in barba al ruolo istituzionale che ricopre e alle battaglie per la famiglia che continuamente cavalca, fianco a fianco con la Chiesa. E siamo ai giorni nostri, con la frequentazione di prostitute, questa volta minorenni, e con la effettuazione di reati tesi a nascondere questa squallida realtà. Sappiamo anche questo da mesi, checché se ne dica, al di là delle scuse inventate, prima con Noemi Letizia, poi con Ruby. Con la sua morale e con la legge se la vedrà lui, dentro e fuori dai tribunali, non è affar nostro. E' affar nostro invece un Paese bloccato, che sprofonda sempre di più, ed è affar nostro il fatto che in un grigio giorno d'inverno, il più basso dell'Italia Repubblicana, 315 parlamentari, negando l'evidenza delle prove poi riscontrata dai giudici, un'evidenza talmente importante da giustificare un processo immediato, hanno sfilato davanti ad un'urna e hanno addirittura chiesto di intervenire e di parlare, per dire che per lui Ruby era veramente la nipote di Mubarak e che è intervenuto unicamente per salvare i rapporti diplomatici con l'Egitto, da grande statista. Ora io mi chiedo: ma quanto è corrotta e ricattabile la nostra classe politica (e dico classe politica, non maggioranza, perché un'opposizione degna di questo nome avrebbe già fatto saltare tutto da un pezzo)? Può una classe politica ridotta in queste condizioni esprimere riforme e leggi in grado di salvare il nostro Paese da una decadenza inesorabile? E qual'è la differenza fra le escort e i parlamentari se non che fra le escort si è aperto un fronte, perché loro un po' di dignità ce l'hanno, mentre i parlamentari la dignità non sanno neanche dove stia di casa?
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